Un personaggio quindi che non ci si aspetta di vedere nei panni del bravo ragazzo che deve salvare il mondo, ed infatti il nostro prode Yusuke muore praticamente subito per salvare la vita ad un bambino…bel colpo di scena ed adesso? Da qui cominciano le disavventure del nostro eroe tra un mondo fatto di spiriti, magia e tanti combattimenti spettacolari che lo vedranno impegnato con una serie di amici che si aggregheranno ad esso durante le vicende per scoprire la verità sul padre, i suoi poteri ecc. ecc.
Queste in grandissime linee le vicende di un manga basato sui combattimenti e sulla fantasia che vede l’uomo combattere contro i demoni per la salvezza del mondo. Passando al videogioco vero e proprio andiamo ad analizzare nel dettaglio inizialmente quali opzioni di gioco ci vengono fornite. Come da tradizione avremo un classico Arcade Mode nel quale affrontare 10 personaggi per vincere il gioco, niente di eccezionale ed abbastanza spoglia come modalità. Il vero succo del gioco però è rappresentato dal Dark Tournament che da il titolo al gioco e che per i fan sarà la cosi detta “manna dal cielo”, qui infatti affronterete i vari combattimenti seguendo fedelmente la storia principale del manga con le sequenze della serie televisiva ad accompagnare il tutto. Attenzione perché seguire le vicende esattamente come nella storia originale comporta anche dei limiti, ovvero in alcuni combattimenti perderete per forza senza possibilità di poter vincere poiché se ad esempio con Yusuke affronterete Younger Toguro questi essendo più forte vincerà l’incontro. Come sempre non mancherà la modalità Versus per divertirvi con gli amici, arricchita da un Tag Battle che una volta sbloccato finendo il Dark Tournament aumenterà il divertimento rendendo il titolo più simile ad un Marvel vs Capcom ed aumentando l’interesse del giocatore che avrà una valida alternativa al combattimento one-on-one, ed il Survival Mode. Da segnalare anche un gioco di carte per aumentare un po’ la longevità del prodotto che comunque non desterà molto il vostro interesse vista la sua macchinosità e la noia che provocherà..
Essendo principalmente un picchiaduro ad incontri andiamo a vedere come i programmatori hanno riprodotto gli scontri della serie televisiva sulla Playstation 2 di Sony. I pulsanti principali vi permetteranno di effettuare un attacco forte, uno debole, un calcio, le classiche prese e la parata. Combinando i tasti con le sequenze ormai famose dei picchiaduro otterremo gli attacchi energetici che varieranno a seconda del potere a disposizione di ogni combattente. Da segnalare che alcuni atleti avranno a loro disposizione delle armi e che le combo a disposizione sono molto ridotte riducendo al minimo la varietà del titolo (aggiungeteci che oltre all’aspetto esteriore alcuni lottatori hanno le stesse combo di altri…) vista la loro semplicità. Ben poco quindi c’è da spiegare, in linea di massima infatti finirete per usare gli attacchi di energia cercando di eliminare il nemico il più velocemente possibile, cosa che non sarà difficile visto che in generale l’intelligenza artificiale dei personaggi usati dalla CPU è molto bassa (gli attacchi e le combo che eseguono sono sempre le stesse, rendendoli prevedibili e facendo sì che si riesca ad anticiparli con estrema disinvoltura). Una pecca che abbiamo riscontrato risiede nei controlli, che, nonostante l’azione di gioco non sia fulminea, non sono comodissimi ed immediati come ci si attenderebbe da un titolo di questo genere e finiscono spesso per il condizionare le nostre partite in negativo.
Graficamente il gioco si presenta con l’ormai collaudato stile del cell shading, che oltre a rendere il gioco molto più simile alla controparte animata lo avvicina alle ultime produzioni di questo tipo (proprio come Dragon Ball Z). Da notare l’elevato numero di colori utilizzato che rende le ambientazioni ed i personaggi ricchi di particolari e da una sensazione di vivacità al gioco che con tonalità più scure lo avrebbe reso meno fedele allo spirito dell’originale. Anche gli effetti speciali utilizzati e le animazioni delle combo rendono il titolo molto fedele all’opera a cui s’ispira essendo realizzati molto bene e con cura, sicuramente uno degli aspetti meglio riusciti del prodotto. Anche il sonoro non è male, con effetti sonori, musiche e voci (della versione americana della serie) riprodotte in maniera impeccabile dai programmatori.
Il nuovo titolo di Atari è ancora una volta un gioco dedicato esclusivamente ai fan della serie di Yu Yu Hakusho, i quali, grazie all’ottima realizzazione tecnica, ai vari filmati ed all’atmosfera generale che i programmatori sono riusciti a portare su schermo, si immedesimeranno con i loro eroi con estrema semplicità, non badando ai vari difetti che colpiscono il gameplay. E’ proprio nella giocabilità che infatti questo picchiaduro non decolla restando tra la mediocrità generale della softeca della console Sony. Troppo semplice, troppo ripetitivo e con pochissime mosse e combo per stuzzicare il patito delle mazzate virtuali, il quale ovviamente è preferibile che punti su altri giochi…ma di sicuro visto la recente uscita di un certo Tekken 5 non avranno neanche il tempo di pensare ad altro almeno fino all’uscita di Soul Calibur 3
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