Yog-Sothoth: il Caos rivelato secondo Lovecraft

Yog-Sothoth è  una diretta emanazione di Azathoth, rispetto al quale costituisce il Caos rivelato: è il mediatore tra Azathoth e il piccolo e limitato mondo umano ed è attraverso di lui che il caos penetra in quest’ultimo. Yog-Sothoth è una divinità immaginaria presente nel Ciclo di Cthulhu e nelle Storie Oniriche di H. P. Lovecraft. Yog-Sothoth  è detto la Porta finale o il Guardiano della porta convessa, dal momento che esistono due porte per accedere allo spazio esterno: una, quella convessa custodita appunto da Yog-Sothoth, l’altra, quella concava, da Umr-At-Tawil. Si può presentare come una massa smisurata, gelatinosa e tremolante, al cui interno vi è un occhio che, qualora rivolgesse lo sguardo su un essere umano, lo ridurrebbe in cenere.

Nella trilogia Illuminatus! di Robert Anton Wilson e Robert Shea, Yog-Sothoth viene descritto come un’entità extradimensionale, i cui attributi differiscono enormemente da quelli dei Miti di Cthulhu. Adorato come un dio da alcune incarnazioni degli Illuminati, è conosciuto come il Divoratore delle Anime per la sua abitudine di nutrirsi di sacrifici umani. È incorporeo e invisibile, ma può possedere degli umani e può essere imprigionato in forme pentagonali; per diversi decenni è stato imprigionato nel Pentagono dagli Illuminati e nutrito con vittime di incidenti stradali.

Nell’opera Non fermarmi! appare Yog-Sothoth, evocato da padre Nicola e dai suoi seguaci allo scopo di aprire un varco per proiettarsi nell’oltreverso.

Compare nel finale del racconto in stile lovecraftiano di Stephen King “Jerusalem’s Lot” contenuto nella raccolta A Volte Ritornano.

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