Nel mondo dei videogiochi, la confusione tra titoli dal nome simile non è certo una novità, ma l’arrivo di Wukong Sun: Black Legend sull’eShop di Nintendo Switch ha davvero fatto sorridere molti fan. Se, infatti, il nome vi ricorda subito Black Myth: Wukong, sappiate che non siete i soli a fare questa associazione. Tuttavia, vi perdoniamo se vi siete confusi, perché, purtroppo, i due giochi non hanno praticamente nulla in comune, se non l’ispirazione tratta dalla mitologia cinese e dalla figura leggendaria di Wukong, il Re Scimmia, protagonista de Il Viaggio in Occidente. Ma vediamo cosa c’è dietro a questa strana sorpresa.
Nel dicembre del 2024, quando è stato annunciato Wukong Sun: Black Legend, il gioco ha subito sollevato curiosità, ma anche una buona dose di scetticismo. Nonostante i fan più entusiasti di Black Myth: Wukong, il titolo sviluppato da Game Science, abbiano subito fatto il parallelo con il gioco appena sbarcato su Switch, è subito chiaro che la somiglianza si ferma al nome. Mentre Black Myth: Wukong è un ambizioso action RPG in terza persona che ha conquistato i fan con trailer mozzafiato, grafica spettacolare e un gameplay sofisticato, Wukong Sun: Black Legend è un titolo completamente diverso. Un gioco d’azione a piattaforme a scorrimento orizzontale, con un budget decisamente più basso e una proposta che, a dire il vero, non sembra avere alcuna pretesa di innovare.
Il gioco, venduto a un prezzo contenuto di otto dollari, sembra cercare di attrarre l’attenzione dei giocatori distratti, sfruttando la somiglianza visiva con il gioco di Game Science. La descrizione ufficiale parla di un “mondo caotico denso di mostri potenti” e di “abilità caricate e combattimenti folli”, ma chiunque abbia provato il gioco può confermare che queste promesse sono ben lontane dalla realtà. Il gameplay, infatti, è piuttosto lineare e la grafica, purtroppo, non riesce a reggere il confronto con quella di Black Myth: Wukong. Il tutto sembra più un tentativo di sfruttare un nome popolare per attirare giocatori senza realmente offrire un’esperienza di gioco memorabile.
La reazione dei fan non si è fatta attendere, e i commenti su forum come ResetEra sono stati pungenti e ironici. In molti hanno notato la palese somiglianza con il titolo di Game Science e, scherzosamente, hanno suggerito di aspettare il Game of the Year del 2025 per premiare Wukong Sun: Black Legend – sebbene fosse chiaro che la qualità del gioco non fosse all’altezza delle aspettative. Tra le risate dei fan, qualcuno ha anche sottolineato che, nonostante la similitudine con Black Myth: Wukong, la figura di Wukong, il leggendario Re Scimmia, non è un’invenzione del gioco di Game Science, ma un personaggio proveniente dalla mitologia cinese che da secoli ha ispirato numerose opere, come Il Viaggio in Occidente. Pertanto, anche se l’ispirazione era legittima, l’approccio adottato dal gioco sembra più un tentativo di sfruttare la “scia” di un successo annunciato.
E sebbene Wukong Sun: Black Legend non stia facendo nulla di illegalmente scorretto, la sua esistenza solleva alcuni interrogativi. La scelta di usare una copertura visivamente simile a quella di Black Myth: Wukong sembra una mossa di marketing piuttosto spinta, destinata a sfruttare l’effetto di un nome che ha già fatto scalpore. Tuttavia, se questo è il gioco che i fan si aspettano, la delusione è dietro l’angolo. La situazione è emblematica di una tendenza nell’industria videoludica, dove spesso ci sono titoli che cercano di capitalizzare sul successo di altri senza realmente portare nulla di nuovo o interessante.
In definitiva, Wukong Sun: Black Legend potrebbe sembrare allettante sulla carta per il suo prezzo contenuto, ma chiunque sia in cerca di un’esperienza di gioco che rispecchi le promesse fatte nella sua descrizione, rimarrà probabilmente deluso. La mossa di chiamarlo così, del resto, sembra solo un escamotage per attirare l’attenzione dei fan di Black Myth: Wukong – ma senza aggiungere nulla che giustifichi davvero l’investimento. La lezione, ancora una volta, è che i titoli “simili” non sempre sono sinonimo di qualità, e che, se volete qualcosa di veramente epico, forse è meglio aspettare un gioco che riesca a essere all’altezza delle aspettative.
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