Wicked – La Magia del Musical di Broadway sul Grande Schermo

Recensire un film, quando fai parte del fandom del materiale di origine (che si tratti di fumetti Marvel, romanzi di Stephen King, della saga letteraria di Potter o di un musical teatrale, in questo caso) non è facile. Si rischia sempre di perdere imparzialità, di essere troppo pignoli nel voler ritrovare intatto ogni piccolo particolare, di storcere il naso davanti ad ogni scelta registica o cambiamento apportato dalla sceneggiatura. Nel caso di Wicked (parte prima – o primo atto, se vogliamo – la seconda è prevista per il novembre 2025) il problema non si pone: adattamento dell’omonimo successo di Broadway, il film di Jon M. Chu – che aveva già dato prova di saperci fare con Sognando a New York – In the Heights adattamento dell’acclamato musical omonimo di Lin Manuel Miranda – è un prodotto assolutamente impeccabile che non deluderà gli appassionati. Forse il miglior musical cinematografico da molti anni in qua, sicuramente il più fedele in assoluto alla propria controparte teatrale (Bubble Gown di Glinda a parte: è stato ripreso l’abito rosa tratto dal film del 1939 lasciando da parte quello azzurro iconico di Broadway).

Visivamente spettacolare (ma con poca CGI: tutte le scenografie sono state appositamente costruite, dal villaggio di Munchkinland all’università di Shiz, fino alla città di Smeraldo ed alla residenza del Mago. Sono stati piantati migliaia di bulbi di tulipano e persino il treno è stato modificato ‘fisicamente’ e non digitalmente, uno sforzo produttivo notevole) e con coreografie mozzafiato; il film si basa principalmente sulla potenza canora e sulla straordinaria bravura delle due protagoniste Cynthia Erivo ed Ariana Grande. E se la prima era già una certezza tanto quanto cantante che come attrice (non per niente è ad un passo dal diventare la più giovane EGOT della storia), la seconda ha stupito tutti con un talento comico fuori dal comune: una Glinda meravigliosa!

Accanto a loro Jonathan Bailey, ottimo Fiyero da cui mi aspetto grandi cose nel secondo atto; Peter Dinklage nel ruolo (lui sì in CGI) del Professor Dillamond; Marissa Bode ed Ethan Slater rispettivamente Nessarose e Boq; Jeff Goldblum nel ruolo del ‘Grande e Potente’ Mago di Oz e Michelle Yeoh in quelli di Madame Morrible (entrambi vocalmente un po’ più scarsi del resto del cast ma li perdoniamo, suppliscono alla grande con la perfezione con la quale incarnano i rispettivi personaggi). Una piccola novità: il personaggio della Morrible si è sdoppiato: lei rimane la regale e carismatica insegnante di magia, ma la direttrice della scuola è Miss Coddle, con il volto di Keala Settle la Lettie Lutz di The Greatest Showman. E parlando di sorprese…senza fare spoiler vi dirò, se siete fan del musical teatrale, che troverete una chicca da applausi a scena aperta nel bel mezzo di One Short Day. State ben aggrappati ai braccioli della poltroncina!

Come era già stato fatto con Les Miserables, tutte le canzoni sono state registrate dal vivo sul set e non in studio, operazione che aggiunge senz’altro pathos e profondità interpretativa. Se volete godere (nel senso più letterale del termine) delle voci dei protagonisti, ricordatevi di andare a vedere il film in lingua originale: nella versione italiana sono state infatti doppiate anche le canzoni.

Scritto da Stephen Schwartz e Winnie Holzman, Wicked ha debuttato a Broadway nel 2003 (facendo incetta di premi) ed è tutt’ora in scena, quarto titolo più longevo dopo The Phantom of the Opera, Chicago, and The Lion King. Nel west End londinese è in scena ininterrottamente dal 2006. La storia la conosciamo bene tutti: si svolge prima dell’arrivo di Dorothy dal Kansas e racconta la storia di Elphaba, la futura Strega ‘Cattiva’ dell’Ovest (ma ricordiamoci che il termine ‘Wicked’, in modo informale, può essere tradotto anche come ‘fantastico, meraviglioso’) e di Glinda, la Strega ‘Buona’ del Nord. La ragazza nerd bullizzata che troverà la propria rivincita e la cheerleader bionda e svampita, come le ha giustamente definite qualcuno, nemiche-amiche nel mondo di Oz in tumulto.

Se amate il genere musical correte al cinema, lo adorerete! (e portate i fazzoletti). Se invece siete fra quelli che “ah, ma cantano ancora?” state pure a casa, non è il film che fa per voi.

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