Marta Jarvela è conosciuta in vari ambienti per i suoi mille interessi. Appassionata del mondo giapponese, si avvicina presto al mondo fieristico del fumetto e del videogioco e dal 2006 inizia per caso anche a fare cosplay. Felice di ritrovarsi con persone con le sue stesse passioni in modo semplice e genuino, Marta continua a frequentare eventi e fiere, le sue preferite diventano Lucca C&G e Riminicomics per la possibilità di incontrarsi con i suoi amici sparsi per l’Italia. Successivamente inizia a lavorare “dietro le quinte”, nell’organizzazione, nelle vendite, nell’intrattenimento: viaggia per tutta Europa partecipando a eventi importanti tra cui il Japan Expo. Ma non solo: la passione per la cultura giapponese la porta a esplorare contemporaneamente lo shibari, chiamato più comunemente bondage, e da lì scopre un altro suo grande interesse: il Bdsm, che da allora studia nelle sue varie sfaccettature partecipando a workshop ed eventi a tema. Marta è anche un’appassionata di cocktails: nei weekend si dedica da anni a lavorare nel club metal più famoso di Roma, il FullMoonClub, dove diventa bartender.
La musica, altra grandissima passione sin da quando era bambina, la lega fortemente alla Scandinavia, terra per la quale Marta sceglie di laurearsi in lingue e culture nordiche. Le passioni costanti per l’Oriente e la Scandinavia, binomio peculiare, la spingono verso il proprio personale percorso spirituale: Marta sviluppa negli anni e con lo studio un modo di “sentire” sincretico. Ma crescere in una piccola città non è stato facile: da sempre sentita troppo soffocante, solo con il trasferimento a Roma a 18 anni cominciò a esprimersi totalmente e liberamente. Sin da bambina, quando già alcune passioni stavano affiorando (anime, videogiochi) ha dovuto vivere la problematica del “diverso” in prima persona, e non solo per quanto riguarda gli interessi personali. Marta è sempre stata bisessuale, vivendo sulla propria pelle anche l’omofobia. Trasferitasi a Roma, da sola, come studentessa fuorisede, ha sempre lavorato e studiato, continuando a non rinunciare mai a esprimere se stessa, nonostante l’incessante giudizio non richiesto e a volte molesto. Un atto di estremo coraggio e forza verso un mondo che spinge alla “normalizzazione” e all’appiattimento soprattutto della creatività e della personalità. Pensiamo banalmente alle “mode giovanili” a cui guardiamo adesso con un sorriso, che non esistono più: Questo ci può dare l’idea del forte cambiamento. Fortunatamente dall’altra parte, grazie anche ai social, le parole “nerd” o “alternativo” non sono più un insulto o un aggettivo scomodo come in passato e anzi, tramite le piattaforme online molte persone hanno la possibilità di fruire di contenuti considerati una volta di nicchia. Alcune sono anche diventate famose prima all’estero, poi in Italia, soprattutto o solo online: basti pensare al fenomeno degli youtuber, influencer e affini, sempre più spesso giovanissimi.
Credendo fortemente nella libertà di potersi esprimere anche attraverso il vestiario, Marta ha portato avanti la community romana del vestiario alternativo, fino a creare l’Harajuku Fashion Walk (un evento preso in prestito: in Giappone, i giovani si riunivano per passeggiare in gruppo vestiti in maniera molto particolare esprimendo se stessi in modi variegati e variopinti, utilizzando quel nome). Recentemente però, Marta ha dovuto affrontare un attacco personale estremamente deplorevole: essere fotografata contro la sua volontà, di nascosto, mentre si stava recando a un evento, per essere derisa pubblicamente su gruppi e pagine social discutibili solamente perché vestita in modo “diverso”, dovendo poi evitare di uscire di casa per minacce molto gravi come l’essere malmenata brutalmente, o peggio, per un vestito che a vederlo non sembra molto distante dalla moda attuale. Il caso è arrivato addirittura alla televisione, ma Marta ha preferito agire per vie legali e avvisare la community nazionale che ha tutt’ora a cuore, per evitare che la stessa situazione si potesse verificare in seguito a Romics (suddette pagine e gruppi avevano addirittura prenotato un banco e avevano intenzione di perpetrare il reato ai danni di ragazze ignare, cosa che è stata evitata grazie alla preventiva azione di Marta e del Romics). Non le è mai interessato diventare famosa sotto quel punto di vista: ha sempre preferito continuare a essere una persona reale e non l’ennesimo personaggio con un copione da seguire, magari non scritto da lei. In seguito alla spiacevole vicenda, nonostante le varie proposte di collaborazioni con personaggi televisivi conosciuti, ha sempre voluto continuare per la sua strada, cercando altri canali più efficaci per continuare ad essere se stessa ed anche ad aiutare le numerose persone che nel frattempo la avevano presa come esempio da seguire. Infatti, oltre a essere rimasta admin dei maggiori gruppi di compravendita di vestiario alternativo, Marta ha deciso di continuare a voler vivere la sua vita normalmente anche per quanto riguarda un argomento delicato come la sessualità alternativa, affrontata dai media spesso in modo retrogrado e sbagliato. Sta tutt’ora lavorando a un progetto di inclusività e di sicurezza soprattutto rivolto ai giovani che si approcciano a un modo di intendere genere e sessualità non convenzionale. Dopo il celebre film che recentemente ha spopolato, che crea pregiudizi e idee sull’argomento molto sbagliati e lontani dalla realtà, Marta crede che sia necessaria un’azione di informazione capillare agli interessati a questi argomenti. Per questo motivo, con una sua collega, anche lei da anni in un’altra parte del mondo considerato “nerd” (giochi di ruolo cartacei e live) hanno deciso di fare video informativi e fornire strumenti di comprensione e discussione, mettendosi in gioco come figure di riferimento eventuali.
Non è finita qui: Marta ultimamente sta anche avviando una start-up nuovissima per quanto riguarda il “live streaming” online, che mano a mano sta sostituendo la televisione: essendo testimone della generale insoddisfazione rispetto ai vari palinsesti tradizionali, vuole investire nella piattaforma di Twitch, avendo molto ben presente il nuovo target e le nuove realtà internazionali. Avendo vissuto in prima persona tutta l’evoluzione del mondo considerato “nerd”, è anche entrata in contatto con le varie personalità dell’ambiente e insieme a loro spera di creare un network con tantissimi contenuti di ogni genere.
Marta non si è mai ispirata a nessuno in particolare, ma ha sempre guardato e ammirato personalità del passato come Ipazia d’Alessandria, essendo la storia e la filosofia altri suoi due grandissimi interessi, oltre la sociologia e l’antropologia. Il profondo interesse nella comunicazione, unito allo studio delle lingue, ha fornito le basi per condurre vari esperimenti sociali e poter indagare vari aspetti della società moderna, intrecciando la sua sensibilità personale e il proprio vissuto per meglio comprendere le dinamiche stesse della comunicazione e della società. A questo proposito sono innumerevoli gli esempi che può riportare, anche divertenti, del problema sempre piu’ presente dell’incapacità di comunicare davvero nei più svariati temi.
Una domanda che riceve in modo ricorrente è come fare a essere se stessi, come potersi sentire più liberi, più felici. E il suo consiglio principale è uno solo: esplorarsi mettendosi in discussione. Ma nel senso di lavorare su se stessi, anche e magari con un aiuto professionale, perché prima di tutto, per capire come essere davvero liberi e felici, si deve capire chi si è. Esiste una bellissima metafora taoista a proposito: il “chiudere gli occhi e rivolgerli all’interno”. Capire se stessi, seriamente, è il primo passo, ed è fondamentale.
Per conoscere un po’ Marta e la sua creatività vi invitiamo a consultare i suoi profili personali
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