Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha avuto un impatto profondo su molti aspetti della nostra vita quotidiana, e la messaggistica non è stata da meno. WhatsApp, una delle piattaforme più utilizzate al mondo, ha cominciato a integrare l’AI per migliorare l’esperienza degli utenti e aiutare le aziende a gestire meglio le interazioni con i clienti. Meta ha sviluppato un sistema che consente alle aziende di rispondere rapidamente alle domande frequenti e ha creato un’AI capace di suggerire nuovi prodotti o di proporre consigli personalizzati in modo efficiente.
Copilot su WhatsApp
La vera svolta è arrivata quando Microsoft ha integrato il chatbot AI Copilot in WhatsApp. Questo strumento ha reso la messaggistica ancora più potente, consentendo agli utenti di generare contenuti multimediali e interagire con l’AI in modo facile e naturale, sfruttando tecnologie avanzate come DALL·E 3 e GPT-4.
ChatGPT su WhatsApp
Oggi, però, la rivoluzione continua con l’annuncio di OpenAI che ha portato ChatGPT su WhatsApp, aprendo a un nuovo modo di interagire con l’intelligenza artificiale. Basta aggiungere il numero 1-800-CHATGPT (1-800-242-8478) alla propria lista contatti e, con un semplice messaggio o una chiamata vocale, si può entrare in dialogo con una delle AI più avanzate al mondo, senza la necessità di un’app dedicata o di un browser. La grande novità è che non è richiesto nemmeno un account OpenAI per cominciare: una volta inviato un messaggio o cliccato su un link o un QR code fornito da OpenAI, il gioco è fatto.
La bellezza di questo nuovo strumento risiede nella sua semplicità: non c’è bisogno di preoccuparsi di messaggi invasivi o notifiche improvvise, perché la conversazione parte solo quando sei pronto tu. ChatGPT è sempre a disposizione per aiutarti con consigli creativi per i tuoi progetti, suggerimenti su viaggi, ricette, hobby, o anche per rispondere a curiosità su cultura pop e attualità. Sebbene manchino alcune funzioni avanzate rispetto all’app ufficiale di ChatGPT, come la generazione di immagini o l’integrazione con strumenti di ricerca, l’esperienza di conversazione rapida e intuitiva è perfetta per chi cerca risposte veloci e pratiche.
Una delle funzionalità più affascinanti è la possibilità di effettuare chiamate vocali con l’AI, come se stessi parlando con un amico. Ma c’è un limite: ogni mese sono disponibili solo 15 minuti di chiamate gratuite. Per sfruttare al meglio questa possibilità, è consigliabile trovarsi in un ambiente silenzioso e attivare funzioni di isolamento acustico, come “Voice Isolation” su iOS, per una conversazione ancora più chiara e coinvolgente.
Tuttavia, essendo un servizio ancora in fase sperimentale, ci sono delle limitazioni. Non è possibile inviare un numero illimitato di messaggi al giorno, e le chiamate vocali hanno un tetto mensile. Questi limiti potrebbero cambiare in futuro, a seconda della domanda e della capacità del sistema, ma OpenAI invia notifiche per informare gli utenti quando vengono raggiunti. Naturalmente, se i limiti venissero superati, è sempre possibile continuare la conversazione tramite l’app ufficiale di ChatGPT o il sito web.
Un tema che non può essere ignorato è la privacy: OpenAI informa che tutte le conversazioni effettuate tramite il numero 1-800-CHATGPT vengono archiviate temporaneamente e potrebbero essere revisionate per garantire la sicurezza e prevenire abusi. Gli utenti, comunque, possono richiedere la cancellazione o l’esportazione dei propri dati. In aggiunta, essendo il servizio integrato con WhatsApp, le comunicazioni sono soggette anche alle politiche di privacy e ai termini d’uso di Meta.
L’introduzione di ChatGPT su WhatsApp sembra uscita direttamente da un episodio di “Black Mirror”. Non è più un assistente vocale separato o un’app a parte: l’AI è ora parte della nostra quotidianità, pronta a interagire con noi attraverso la stessa piattaforma che usiamo per parlare con amici e familiari. Con ChatGPT su WhatsApp, possiamo dire che il futuro cyberpunk che avevamo solo immaginato nei romanzi di William Gibson è finalmente qui. L’intelligenza artificiale è diventata una presenza costante, e l’interazione uomo-macchina è ormai realtà.
Se il futuro è davvero quello descritto dai romanzi di fantascienza, possiamo dire con certezza che non siamo più spettatori, ma protagonisti di una storia che sta già scrivendo il nostro presente.
Aggiungi commento