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WandaVision, finalmente il Marvel Cinematic Universe rientra…con un grande mistero

WandaVision unisce televisione classica e Marvel Cinematic Universe e vede protagonisti Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) e Visione (Paul Bettany), due individui dotati di super poteri che conducono vite di periferia idealizzate, che iniziano a sospettare che ogni cosa non sia come sembra. La nuova serie è diretta da Matt Shakman mentre Jac Schaeffer è il capo sceneggiatore.

È innegabile che dopo tanta astinenza, da “Avengers: Endgame” nel 2019, rivedere finalmente i credits Marvel su un progetto originale dà i brividi. Quindi eccomi qui ancora tremolante per parlare del debutto della serie “WandaVision”, disponibile nei primi due episodi in streaming su Disney+ da venerdì 15 gennaio, e che episodi!

WandaVision è una serie televisiva statunitense sviluppata da Jac Schaeffer per Disney+ e basata sugli omonimi personaggi della Marvel Comics, Wanda Maximoff e Visione. La serie unisce lo stile classico delle sitcom con il Marvel Cinematic Universe dove Wanda Maximoff e Visione, due esseri con i superpoteri, vivono le loro vite suburbane ideali e cominciano a sospettare che non tutto è come sembra. La serie si svolge dopo Avengers: Endgame, e i suoi eventi si uniscono al film MCU del 2021 Doctor Strange in Multiverse of Madness, che include la stessa Maximoff. Schaeffer ha assunto otto sceneggiatori per la stanza degli scrittori della serie, tra cui quattro donne e diverse persone di colore a causa della sua convinzione che “le storie sono migliori più prospettive hai”.. Nel dicembre 2019, Feige ha descritto la serie come un’opportunità per raccontare la storia di Maximoff e Visione, mostrare di più su ciò che Wanda può fare, esplorare ulteriormente chi è Visione e introdurre il nome del fumetto “Scarlet Witch” nel MCU “in modi diversi che sono del tutto divertenti, del tutto divertenti, un po ‘inquietanti e avranno ripercussioni per l’intero futuro della Fase 4 dell’MCU “.

Se dovessi scegliere un solo aggettivo direi straniante: “WandaVision” parte sulla scia della nostalgia, i crediti ultramoderni della Marvel che si dissolvono in una grafica retrò, in bianco e nero e in 4:3 ci accompagnano in un mondo televisivo ormai così lontano che i membri più giovani del pubblico faranno anche fatica a riconoscere e apprezzare. È il mondo delle sit-com americane, di “Lucy e Io” o “Vita da Strega”, quello con la camera fissa frontale, con il pubblico dal vivo e le risate registrate, le battute di buon gusto e lo stile americano degli albori della serialità televisiva.

Wanda e Visione sono la perfetta coppia della tv, casalinga lei e impiegato lui, e nella loro vita quotidiana incarnano alla perfezione il sogno americano… ma è davvero un sogno o è forse un incubo? La dinamica tra i due è finta, lontana anni luce dalla vera affinità vista in “Avengers: Infinity War”, artificiale come le risate in sottofondo, la sensazione che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato è forte e fondamentalmente corretta e noi spettatori siamo portati a dubitare di tutto quello che vediamo sullo schermo. L’ultima volta abbiamo visto i due nella loro struggente ultima ora e questa situazione è così strana e irreale che non ci si può aspettare niente di buono.

Infatti abbiamo già visto dal trailer che la realtà non è esattamente quello che sembra e già dai primi due episodi si cominciano a vedere delle crepe inquietanti che troveranno la risposta nelle prossime puntate.

Ma la serie incuriosisce proprio per questo, per l’assoluta mancanza di appigli ai quali fare riferimento per inserire gli eventi della serie nelle convolutissime trame Marvel del post-Endgame. “WandaVision” merita decisamente una chance; sebbene abbia trovato i due episodi un po’ troppo lenti ad entrare nel vivo della storia (in fondo lo sappiamo tutti che questa non è la realtà delle cose, forza andiamo avanti con la trama e arriviamo al punto) non mancherò all’appuntamento settimanale. In fondo è troppo tempo che sono in astinenza da Marvel Cinematic Universe, qualsiasi cosa arriva sullo schermo la divorerò senza ritegno.

Shuela Subrizi

Shuela Subrizi

Sono Shuela e sono una fangirl da quando essere fangirl era molto difficile perché non esisteva Internet! La mia carriera di nerd inizia negli anni '90 con i primi manga che arrivano in Italia, con le fanzine di Star Trek, con l'immancabile lettura dei classici della letteratura fantasy e soprattutto con Dylan Dog portato di nascosto a scuola.
Le mie passioni e i miei interessi all'interno della cultura nerd, con alti e bassi, mi hanno accompagnato per tutta la vita: oggi mi diverto tantissimo con i cinecomics, seguo milioni di serie televisive, partecipo con entusiasmo alle dinamiche di diverse fandom (l'ho detto che sono una fangirl?) e ho scoperto il cosplay come modo per esprimere in un solo gesto tutto il mio entusiasmo per questo mondo.
Il mio motto? I'm too old for this s**t, but I don't give a crap!

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