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Walter Golden e il bosco al di là del mondo

Walter Golden e il bosco al di là del mondo è un libro di William Morris pubblicato da Kappalab.

Il giovane Walter Golden vede la sua vita crollargli davanti agli occhi: colpito da una serie di tradimenti che portano alla morte del padre per mano di un clan rivale, decide di lasciare la terra natale e salpa verso l’ignoto. Ma la sorte gli è avversa per l’ennesima volta, e una tempesta di proporzioni inaudite lo trascina fuori da ogni rotta conosciuta, costringendolo ad approdare sulle sponde di una landa misteriosa la cui esistenza non è segnata su alcuna mappa. Walter scoprirà che quella terra è irta di insidie, di creature mai viste prima, di stregoneria, e di una civiltà con regole del tutto differenti a quelle a cui era abituato; ma, proprio grazie a tutto questo, avrà modo di affrontare la più grande avventura della sua vita, nel tentativo di riscattarsi eroicamente o rischiando di venire inghiottito da essa.

Questo romanzo, riconosciuto da J.R.R. Tolkien (“Il Signore degli Anelli”) come «la pietra miliare della letteratura fantastica moderna», è scritto da William Morris, pittore, architetto, poeta, disegnatore, traduttore, politico, editore e filantropo, una delle figure più significative e controverse della Gran Bretagna, nonché il riconosciuto creatore del genere fantasy.

William Morris, compiuti gli studi allo Exeter College di Oxford, divenne amico del pittore E. Burne-Jones e di Dante G. Rossetti. Nel 1862 aprì uno studio di arredatore divulgando le proprie ricerche sulle arti applicate. Esordì come poeta nel 1858 con La difesa di Ginevra (The defense of Guenevere), a cui seguirono Il paradiso terrestre (The earthly paradise, 1868-70), Poesie lungo il cammino (Poems by the way, 1891) e versioni di saghe norvegesi in prosa e in versi: La storia di Sigurd il volsungo (The story of Sigurd the volsung, 1876). Appassionato del medioevo e delle età primitive, fu poeta originale soprattutto nelle brevi liriche ispirate a temi e simboli cavallereschi. Dopo la sua adesione al socialismo, alla cui causa contribuì con denaro, discorsi e articoli, scrisse numerose opere di ispirazione radicale: tra esse, la più conosciuta (e insieme la più notevole di tutta la sua produzione letteraria) è il romanzo utopistico Notizie da nessun luogo (News from nowhere, 1891). Nutriti di romanticismo, gli scritti di M. oppongono una visione di vigore e di bellezza e un mitico medioevo (il gotico magnificato da J. Ruskin) alla società mercantile e industriale.

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