Vivarium: la prigionia suburbana di una coppia persa nella quotidianità

Vivarium è un film che mescola fantascienza e horror, diretto da Lorcan Finnegan e uscito nel 2019. I protagonisti sono Imogen Poots e Jesse Eisenberg, nei panni di una giovane coppia che cerca una casa dove iniziare una vita insieme. Ma il loro sogno si trasforma in un incubo quando vengono portati da un misterioso agente immobiliare in una comunità residenziale chiamata Yonder, dove tutte le case sono identiche e non c’è via di fuga. Qui, i due si ritrovano a dover crescere un bambino che non è il loro, ma una creatura aliena che imita i loro comportamenti e li tormenta con le sue richieste.

Il film è una metafora dell’alienazione e della perdita di identità che affliggono la società moderna, soprattutto in ambito familiare e sessuale. Il titolo Vivarium si riferisce infatti a un ambiente artificiale in cui vengono allevati animali o piante per scopi di studio o di divertimento. Il film denuncia così la condizione umana, ridotta a un esperimento di una forza superiore e invisibile, che impone dei ruoli e delle aspettative rigide e oppressive.

Il film ha ricevuto pareri contrastanti dalla critica. Da una parte, è stato lodato per le sue atmosfere angoscianti e surreali, per le ottime interpretazioni dei protagonisti e per la sua sceneggiatura ricca di risonanze politiche e culturali. Molti hanno paragonato il film a un episodio allungato della serie televisiva Black Mirror, per il suo modo di mostrare il lato oscuro e distopico della moderna vita suburbana. Dall’altra parte, è stato criticato per la sua eccessiva ripetitività e prevedibilità, per la sua mancanza di sviluppo dei personaggi e per la sua scarsa originalità. Alcuni hanno trovato il film troppo basato su cliché e stereotipi del genere fantascientifico e horror, senza offrire una vera profondità o complessità nella sua trama e nei suoi messaggi.

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