Con il suo segno eclettico, ironico e sorprendente Gradimir Smudja guida i lettori in avventure sempre nuove, in compagnia degli artisti più importanti dell’Ottocento. Nell’opera “Vincent e Van Gogh“, il tratto tecnicamente elevato, l’attenzione infinitesimale ai dettagli, l’amore per le citazioni e i numerosi livelli di lettura delle tavole vengono sempre accompagnati dalla leggerezza di una visione affettuosa dell’arte e delle sue declinazioni.
Van Gogh ha un solo desiderio nella vita: diventare un pittore di talento. Le opinioni in merito sono però contrarie, almeno fino a quando il caso non accorre in suo aiuto. Durante una tipica serata in cerca d’ispirazione ad Arles, Van Gogh salva la vita a un gatto arancione, Vincent, che solo in seguito scoprirà essere un pittore straordinario e molto altro: un incallito rubacuori, un ladro di alto profilo, un bugiardo infelice. Un furfante in piena regola. Van Gogh lo convincerà presto a insegnargli a dipingere, almeno finché il destino non giocherà uno scherzo sinistro.
Da sempre innamorato dell’arte, Gradimir Smudja immerge i suoi eroi in un’avventura piena di colori, dove umorismo, sogno e surrealismo si mescolano sulla sua tavolozza per raccontare il mondo del celebre pittore olandese, dando così vita a una storia follemente ottimista e maliziosa.