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Vikings: la serie epica sui Vichinghi che ha conquistato il mondo

Vikings, la serie storica che ha catturato l’immaginazione di milioni di spettatori, ha preso vita grazie alla mente creativa di Michael Hirst, già noto per aver scritto la pluripremiata serie The Tudors. Trasposta in un formato televisivo che mescola accurata ricostruzione storica e narrazione romanzata, Vikings ha debuttato il 3 marzo 2013 e ha conquistato il pubblico fino al suo epico finale, il 3 marzo 2021, con un totale di sei stagioni e 89 episodi. La serie, frutto di una coproduzione canadese e irlandese, è stata trasmessa sulla rete televisiva canadese History e in Italia ha avuto una diffusione su Rai 4, TIMvision e Prime Video.

Ambientata nel IX secolo, Vikings racconta la storia del leggendario guerriero vichingo Ragnar Loðbrók, interpretato da Travis Fimmel. Con un misto di fiction e verità storica, la serie esplora le complesse dinamiche di potere, tradimenti e conquiste dei vichinghi, tra la Scandinavia e le Isole Britanniche. Il protagonista, Ragnar, è un uomo ambizioso che, accompagnato dalla sua famiglia e dal fedele amico Floki, intraprende audaci spedizioni verso terre sconosciute. Il suo viaggio comincia con il celebre attacco al monastero di Lindisfarne, che diventa un simbolo della brutalità delle incursioni vichinghe e segna l’inizio di un’epoca di espansioni in cui Ragnar cresce in potere, ma anche in nemici.

A far da sfondo alla sua lotta personale e politica, ci sono figure storiche come Lagertha (Katheryn Winnick), la sua prima moglie, il fratello traditore Rollo (Clive Standen), il monaco Athelstan (George Blagden), e il re Aelle di Northumbria (Ivan Kaye). Questi personaggi, pur prendendo ispirazione dalla storia, sono descritti attraverso una lente di dramma e conflitti interni che esaltano le motivazioni personali e le complesse relazioni familiari. Lagertha, in particolare, emerge come una figura di grande forza, combattiva e determinata, mentre Rollo, sempre in bilico tra fedeltà e ambizione, rappresenta il tormento dell’animo umano diviso tra amore e gelosia.

La serie si distingue non solo per l’accuratezza storica, ma anche per l’intensità delle sue trame politiche. Nella seconda stagione, ad esempio, Ragnar si trova coinvolto in una lotta per il potere che lo porta a confrontarsi con alleati e nemici, con il conflitto che diventa personale quando il fratello Rollo tradisce Ragnar, un atto che porterà a una serie di scontri decisivi. Nel frattempo, l’arrivo della principessa Aslaug, che diventerà la seconda moglie di Ragnar, segnala l’inizio di un’altra grande fase nella sua vita, ma anche una nuova fonte di conflitti familiari.

La terza stagione introduce ulteriori complicazioni: la spedizione vichinga verso Parigi, che segnerà un punto cruciale per la trama, poiché, sebbene i vichinghi falliscano nell’assalto alla città, il viaggio evidenzia la crescente influenza e le rivalità interne al gruppo. La morte di Athelstan, opera del sospettoso Floki, sconvolge Ragnar e inizia a mettere in discussione il suo rapporto con i suoi più stretti alleati. In questo periodo, la serie esamina anche l’evoluzione di Ragnar come leader, sempre più tormentato dalla sua fede e dalla sua missione.

La quarta stagione segna un punto di svolta. Dopo il fallimento dell’assalto a Parigi e il tradimento di alcuni alleati, Ragnar si allontana, ma la sua figura rimane centrale per la famiglia e per il popolo di Kattegat. Con l’alleanza tra i figli di Ragnar, però, emerge una nuova generazione di vichinghi, tra cui Bjorn (Alexander Ludwig), il figlio più grande, che dovrà confrontarsi con le sfide di un erede che cerca di affermarsi.

La quinta stagione, divisa in due parti, esplora ulteriormente le divisioni interne della famiglia vichinga. Il conflitto tra i figli di Ragnar, in particolare tra Ivar il Senz’ossa (Alex Høgh Andersen) e i suoi fratelli, raggiunge livelli di violenza estrema. Ivar, ormai totalmente al potere a Kattegat, si proclama re e si confronta con i suoi fratelli per il controllo delle terre vichinghe, mentre Bjorn intraprende un viaggio verso il Mediterraneo, cercando di espandere l’influenza della famiglia oltre i confini tradizionali.

Nel finale della serie, la lotta tra fratelli raggiunge il culmine. Ivar, dopo una serie di sconfitte e tradimenti, fugge verso la Russia, mentre Bjorn assume il ruolo di re legittimo di Kattegat. Tuttavia, la morte di Ragnar non è mai lontana dalla mente dei suoi figli, che cercano vendetta per l’assassinio del padre. La stagione si chiude con una serie di battaglie cruente e la riconciliazione parziale tra i vichinghi e la loro eredità.

La sesta stagione, l’ultima, conclude la saga con una tragica nota. L’epilogo vede la morte di Ivar, che affronta il suo destino tra le terre desolate della Russia, e l’ascesa di Bjorn come nuovo re, pronto a difendere Kattegat dai nemici che lo minacciano. Lagertha, che ha visto la fine del suo grande amore, cerca una vita più pacifica ma è infine travolta dal caos che continua a minacciare i vichinghi. Il legame tra fratelli, tradimenti e battaglie politiche si intrecciano fino a portare alla fine definitiva della dinastia di Ragnar Loðbrók, ma non alla fine della leggenda.

La serie Vikings non è solo una cronaca di sangue e battaglie, ma un’esplorazione delle dinamiche familiari, dei dilemmi morali e delle lotte di potere che definiscono le vite degli uomini e delle donne in un mondo brutale. Con la sua miscelanza di storia, mitologia e personaggi memorabili, Vikings rimarrà per sempre un pezzo importante della televisione storica, capace di affascinare e ispirare anche grazie al suo sequel, Vikings: Valhalla, che ha debuttato nel 2022 su Netflix, trasportando la saga vichinga in una nuova epoca.

Enrico Ruocco

Enrico Ruocco

Figlio della GOLDRAKE generation, l’amore che avevo da bambino per il fumetto è stato prima stritolato dall’invasione degli ANIME, poi dall’avvento dei Blockbuster e annientato completamente dai giochi prima per PC e poi per CONSOLE.
In seguito con l’arrivo del nuovo millennio, il tanto temuto millennium bug , ha fatto riaffiorare in me una passione sopita soprattutto grazie ad INTERNET.
Era il 2000 quando finalmente in Italia internet diventava sempre più commerciale, ed io decisi di iniziare la mia avventura sul web creando il mio sito TUTTOCARTONI. Sito nato da una piccola ricerca fatta fra quello che “tirava” sul web e le mie passioni. Sappiamo bene cosa tira di più sul web … sinceramente non lo ritenni adatto a me, poi c’era lo sport, altra mia passione ma campo altamente minato. Infine c’erano i cartoon e i fumetti…beh qua mi sentivo preparato e soprattutto pensavo di trovare un mondo PACIFICO…
Man mano che passava il tempo l’interesse si spostava sempre più verso il fumetto, ed oggi, nel 2017, guardandomi indietro e senza vantarmi troppo posso considerarmi un blogger affermato e conosciuto, uno dei padri degli eventi salernitani dedicati al mondo del fumetto ma soprattutto lettore di COMICS di ogni genere.

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