La vecchia Fiera di Roma si evolve ne “La città della gioia”

Un nuovo capitolo si sta aprendo per la storica Fiera di Roma, un simbolo che ha rappresentato un’importante tappa della vita culturale e commerciale della città. Dopo anni di abbandono, è giunto il momento della rinascita: l’ex polo fieristico di via Cristoforo Colombo sarà presto trasformato grazie al progetto “La città della gioia”, che ha vinto un concorso internazionale per la riqualificazione dell’area. Questa visione ambiziosa punta a dare nuova vita a un quartiere con radici profonde nella storia di Roma, mantenendo però un occhio puntato sul futuro, sull’innovazione e sulla sostenibilità.

La vecchia Fiera di Roma, una volta fucina di eventi iconici come Expo Cartoon prima e Romics dopo, potrebbe presto rinascere sotto una nuova luce. Questo storico complesso, situato in via Cristoforo Colombo, ha rappresentato per anni un punto di riferimento inconfondibile per la comunità nerd e non solo. È stato il palcoscenico dove noi di Satyrnet abbiamo mosso i primi passi timidi nel mondo del lavoro nella mitica “Galassia Nerd”, e dove sono nate numerose passioni e vere e proprie storie d’amore all’interno delle vibranti fiere del fumetto.

Dopotutto, allora come oggi, le convention del fumetto, radunate sotto vari nomi e forme, rappresentano momenti cruciali per gli appassionati. Questi eventi, originariamente organizzati da fan per la pura passione, si sono evoluti in fiere commerciali che attraggono editori, distributori e rivenditori, offrendo spazi per promuovere e vendere non solo fumetti, ma anche merchandising e altro ancora. Tra le manifestazioni più celebri ci sono i premi come gli Eisner Awards, conferiti alla San Diego Comic-Con International, e lo Yellow Kid del Salone Internazionale dei Comics a ExpoCartoon proprio nell’iconica Fiera di Roma. Questi eventi hanno contribuito a creare una scena culturale vivace e diversificata, con Roma e Lucca che si pongono come centri nevralgici per le manifestazioni di fumetto e cosplay in Italia.

Torniamo indietro nel tempo nella Roma del secondo dopoguerre quando le prime manifestazioni a caratte “fieristico” (non ancora dedicate al fumetto ovviamente) si svolgevano in spazi non strutturati, poiché i lavori per la sede prevista dell’EUR erano stati interrotti a causa del conflitto. Solo nel 1959 fu inaugurata una sede provvisoria lungo proprio in via Cristoforo Colombo. La Fiera Campionaria, che fino al 1955 si teneva nel quartiere EUR, venne poi trasferita nella nuova sede di via Cristoforo Colombo, dove rimase per cinquant’anni. Nel 1998, l’Ente Fiera Roma fu trasformato in S.p.A. Nel 2006 fu inaugurata una nuova sede, situata fuori città, lungo l’autostrada A91 Roma-Fiumicino, in direzione dell’aeroporto “Leonardo da Vinci”. Da quel momento la “Vecchia Fiera” fu dimenticata, ostaggio di burocrazie e negligenze che l’hanno portata a diventare un “cencio” nel cuore della capitale.

Questo luogo affascinante aveva ospitato eventi che hanno segnato la storia del fumetto italiano, a partire proprio da Expocartoon, reinventata da Rinaldo Traini dopo la sua separazione da Lucca Comics. Traini è una figura di grande rilevanza nella scena fumettistica italiana, avendo dato vita a iniziative che hanno plasmato il panorama delle convention. Con l’avvento del Festival del Fumetto di Romics nel 2001, sotto la direzione artistica di Luca Raffaelli, la Fiera ha visto un’espansione della sua offerta, accogliendo non solo fumetti, ma anche animazione e videogiochi. Anche se Raffaelli lasciò il progetto per divergenze con la produzione, Romics ha continuato il suo viaggio presso la “Nuova Fiera di Roma” con la direzione di Sabrina Perucca e l’introduzione di edizioni primaverili, dimostrando la sua importanza come punto di incontro per appassionati e professionisti.

Oggi, dopo anni di discussioni e piani non realizzati, sembra che la riqualificazione dell’ex polo fieristico sia finalmente in dirittura d’arrivo.

Ora, con l’annuncio della riqualificazione, il futuro si presenta luminoso e carico di promesse. L’amministrazione capitolina ha infatti svelato un progetto che prevede la completa trasformazione dell’area in un quartiere moderno e vivibile, in cui spazi verdi, abitazioni e servizi si integrano per creare una nuova centralità urbana.

“La città della gioia” sarà un progetto rivoluzionario. Saranno abbattuti i muri che delimitano l’area, aprendola verso il quartiere circostante, in particolare verso Tor Marancia. L’intervento non si limiterà alla riqualificazione fisica, ma avrà un impatto profondo anche sul tessuto sociale e culturale. Due grandi aree verdi saranno create all’inizio e alla fine del complesso, migliorando la vivibilità e promuovendo uno stile di vita più sostenibile. Una delle novità più rilevanti sarà l’integrazione dell’Università Roma Tre, che aprirà un centro di ricerca per la formazione e la pedagogia, contribuendo a rendere l’area un polo d’innovazione. La riqualificazione, pur mantenendo inalterata la cubatura esistente, vedrà l’80% dello spazio destinato a nuovi appartamenti, inclusi alloggi sociali, in modo da garantire accessibilità a tutti i cittadini. Il restante 20% sarà dedicato a spazi commerciali e servizi pubblici, come scuole, asili e centri sportivi. Questo mix di funzioni contribuirà a creare un quartiere autosufficiente, dove lavoro, cultura, svago e abitazioni convivranno in un equilibrio armonico. La sostenibilità sarà il cuore pulsante del nuovo progetto. Il masterplan prevede una significativa riduzione delle superfici impermeabili, favorendo la creazione di ampi spazi pedonali e verdi. I materiali utilizzati per la costruzione saranno eco-compatibili, e l’intero quartiere adotterà soluzioni energetiche innovative, volte a ridurre l’impatto ambientale. L’obiettivo finale è creare una città a misura d’uomo, accessibile a tutti, con particolare attenzione alle esigenze delle persone con disabilità.

Con la riqualificazione ormai prossima all’avvio, le prospettive per l’ex area fieristica sono decisamente promettenti. Il lungo contenzioso legale che aveva bloccato i lavori sembra essere stato finalmente risolto grazie all’acquisizione dell’area da parte di Orchidea Srl nel 2021. Le prime demolizioni sono previste entro la fine dell’anno, e si stima che la posa della prima pietra avverrà nel 2026. Entro tre anni dall’inizio dei lavori, Roma avrà un nuovo quartiere, capace di proiettare la città verso una dimensione moderna e sostenibile, restituendo allo stesso tempo il dovuto valore a uno dei suoi spazi più significativi.

“La città della gioia” non sarà solo un progetto di riqualificazione urbana, ma un simbolo del rinnovamento e dell’impegno di Roma verso un futuro migliore. Un quartiere dove verde e cemento si fonderanno per creare uno spazio inclusivo, permeabile e vivibile. Un futuro che punta a trasformare l’ex Fiera in un nuovo punto di riferimento per la città e per la sua comunità, che in questo luogo ha vissuto, e continuerà a vivere, momenti di grande importanza culturale e sociale.

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