Uomo con gabbiano sulla testa di Harriet Paige

Le ragazze di 8tto edizioni portano in libreria Uomo con gabbiano sulla testa, l’esordio letterario dell’autrice inglese Harriet Paige. Un viaggio nel mondo dell’arte, dalla superficie a ciò che nasconde, tra vite intrecciate e distanti, unite ma lontane, come solitudini che si tengono per mano. Dove nasce l’invenzione artistica? Una delle consolazioni dell’arte è che ci aiuta a creare connessioni umane. Possiamo vedere qualcosa di noi stessi (e qualcosa dell’artista) in un dipinto, in un romanzo o in un brano musicale. Possiamo collegarci a una rete più ampia di anime che la pensano allo stesso modo, tenendoci per mano attraverso i secoli, condividendo verità ed emozioni. Nel romanzo d’esordio di Harriet Paige l’assunto è che può esserci una disparità tra la visione di un artista e il modo in cui la riceviamo. Ed è da questa riflessione che inizia la storia di Ray Eccles.

Un giorno d’estate sulla costa dell’Essex, in Inghilterra, un gabbiano cade dal cielo colpendo sulla testa un uomo – impiegato in uno degli uffici comunali – tanto ordinario da risultare eccentrico, mentre se ne sta seduto a guardare il mare. Pochi istanti prima di perdere conoscenza, vede una donna che passeggia sulla spiaggia, poi il buio. Quando si risveglia, nella sua mente è impressa una sola immagine, quella della sconosciuta, e il corpo risponde a un’unica necessità: riprodurla con ogni mezzo a disposizione, che sia ketchup o marmellata, e su ogni superficie, anche le pareti di casa propria. La misteriosa bellezza di quelle creazioni attira l’attenzione del mondo dell’arte.

Ma cosa si nasconde dietro i suoi dipinti, e chi è l’anonima musa? Grazie all’improvvisa notorietà di un artista che non ha mai scelto di esserlo, la donna sulla spiaggia scopre di essere l’unico soggetto dei dipinti che hanno ipnotizzato il mondo, portandola a chiedersi se un uomo che non ha mai incontrato sia l’unica persona che l’abbia mai vista davvero.

“Il mare non si ferma mai, rifletté. Questo pensiero avrebbe potuto portare  ad altri pensieri, perché stava iniziando ad abituarcisi, se una donna non fosse comparsa d’un tratto nel suo campo visivo. […] Poi lei si voltò e guardò dritto nella sua direzione, e in quel momento lui sentì un colpoforte alla testa, perché un gabbiano era caduto dal cielo a cambiare tutto”.

Il volume “Uomo con gabbiano sulla testa” di Harriet Paige è un viaggio nel mondo dell’arte, alla scoperta del luogo dove nasce l’invenzione artistica e degli outsider artists. Questo libro è molto di più delle interessanti idee filosofiche che presenta. È divertente, acuto, con una scrittura coinvolgente. La prosa è pulita, senza fronzoli e diretta, e allo stesso tempo molto espressiva. “La sacrale intensità della visione di Ray spicca contro le infinite connessioni mancate, le distrazioni, gli straniamenti che segnano le relazioni personali nell’arco di una vita.  Questo romanzo ci ricorda che un singolo momento di vera attenzione, di considerazione appassionata può far sì che la bellezza piombi inaspettatamente nel mondo ‘come qualcosa caduto dal cielo’”.

Harriet Paige è un’autrice inglese, vive a Londra e Uomo con gabbiano sulla testa è il suo primo romanzo. Debitrice delle influenze di Peter Carey e Kazuo Ishiguro, del quale condivide l’equilibrio e la compostezza, ama ascoltare il brusio dell’umanità che la circonda e riprodurlo sulla pagina in miniature poetiche e formalmente perfette.

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *