Nino Santantuono, cronista milanese della notizia incredibile ma vera, si imbatte in un cold case che risale al ventennio fascista meneghino, un fatto di cronaca nera dimenticato dal tempo e mai risolto che rievoca la presenza misteriosa delle sirene in città, creature acquatiche mitologiche che avevano eletto il sistema dei Navigli a culla per le loro riproduzioni.
Il giornalista dell’impossibile, insieme all’amico nemico commissario Capecelatro, affronta un’avventura nascosta dalle notti del nuovo coprifuoco che riporta all’attualità della cronaca una vendetta lunga un secolo, tra misteri dell’Ovra, la polizia segreta fascista, custoditi negli archivi milanesi, e delitti contemporanei ingiustificabili per la scienza investigativa. Un giallo fantasy che si dispiega e si rivela in una Milano distanziata, rarefatta, silenziosa e semideserta.
Sciortino ama i misteri di Milano e, come ha scritto Gabriele Albertini nella sua prefazione, questa volta rivolge la sua attenzione a una leggenda di Milano “Città d’acqua”, così ben descritta da Bonvesin della Riva. Sciortino in questo romanzo breve o se preferite racconto lungo, un avvincente ”cold case sui Navigli” o meglio in quel che ne resta, dopo l’interramento degli anni Trenta, indaga sull’infanticidio di un “cucciolo di sirena” “Fescenna M XIII”, come catalogato, nel Museo di Storia Naturale, avvenuto, quasi contemporaneamente alla scomparsa della Milano lagunare, voluta dal Duce. Ma “Un Canto di Milano” è, come scoprirà Santantuono, molto di più che un giallo tra Covid e Sirene. Sirene che anche noi potremo “vedere” grazie ai disegni di Roberta Sottile.
RaccontaMi propone opere inedite, classici da riscoprire, volumi illustrati e antologie tematiche; ciascun volume è arricchito da una parte che racconta la storia, i luoghi e le tradizioni incontrate nella finzione.
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