Ascensio: il progetto che vuole portarci nello spazio con un ascensore

Lo spazio è sempre stato una fonte di fascino e curiosità per l’umanità, ma anche una sfida tecnologica e logistica. Per raggiungere l’orbita terrestre e oltre, infatti, sono necessari costosi e complessi lanci con razzi, che comportano anche un impatto ambientale non trascurabile. Ma cosa succederebbe se potessimo salire su una cabina e arrivare nello spazio come in un normale ascensore? Questa idea, che sembra uscita da un romanzo di fantascienza, potrebbe presto diventare realtà grazie al progetto Ascensio, ideato dall’architetto britannico Jordan William Hughes.

L’origine dell’idea

L’idea di un ascensore spaziale non è nuova: già nel 1894, il fisico russo Konstantin Ciolkovskij si ispirò alla Torre Eiffel per immaginare una struttura simile in grado di raggiungere l’orbita geostazionaria, cioè quella in cui un oggetto rimane fermo rispetto alla superficie terrestre. Da allora, molti scienziati e ingegneri hanno proposto vari progetti per realizzare gli ascensori spaziali, sfruttando diversi materiali e principi fisici. Tra i più noti, ci sono quelli di Yuri Artsutanov in Unione Sovietica nel 1957, di David Smitherman della NASA nel 1999 e di Bradley Edwards negli Stati Uniti, che ha persino suggerito di utilizzare un nastro sottile e resistente lungo 100.000 chilometri. Tuttavia, nessuno di questi progetti è mai stato realizzato, a causa delle enormi difficoltà tecniche e dei costi proibitivi.

Il progetto Ascensio

Il progetto Ascensio, invece, si propone di superare questi ostacoli con un design innovativo e realistico. Il progetto, che ha vinto un premio di 10.000 euro per l’innovazione nell’architettura spaziale, prevede la costruzione di un’enorme stazione spaziale situata oltre l’orbita geostazionaria, da dove parte un lungo cavo che attraversa l’atmosfera per collegarsi a una piattaforma mobile di lancio marittima. Questa piattaforma potrebbe navigare attraverso gli oceani della Terra per connettersi al cavo e lanciare carichi e passeggeri nello spazio. In questo modo, si eviterebbe di dover costruire una torre altissima sulla superficie terrestre, che sarebbe soggetta a forti sollecitazioni meccaniche e atmosferiche. Inoltre, si ridurrebbe il consumo di carburante e le emissioni di gas serra, rendendo i viaggi spaziali più sicuri e sostenibili.

Hughes, tuttavia, non si illude di poter realizzare il suo progetto in breve tempo. Egli stima che potrebbero passare anche 10 anni prima che il suo progetto diventi una realtà, e che sarebbero necessari ingenti investimenti e collaborazioni internazionali. Ma egli è convinto che il suo progetto sia l’unico modo per rendere realmente possibili i viaggi spaziali, e che ne valga la pena. Egli afferma: “Ascensio è un progetto che cambierà il mondo. Non solo renderà lo spazio accessibile a tutti, ma anche stimolerà lo sviluppo di nuove tecnologie e industrie, creando nuove opportunità economiche e sociali”.

Le sfide tecnologiche

Per realizzare il progetto Ascensio, però, non bastano la visione e la determinazione. Bisogna anche affrontare una serie di sfide tecnologiche, che richiedono soluzioni innovative e avanzate. La NASA ha già stilato una lista delle cinque tecnologie chiave necessarie per lo sviluppo futuro degli ascensori spaziali. Queste sono:

  • Il materiale del cavo e della torre dell’ascensore. Il cavo deve essere estremamente resistente e leggero, in grado di sopportare il suo stesso peso e le forze gravitazionali e centrifughe. Il materiale più promettente in questo senso è il nanotubo di carbonio, una struttura molecolare che ha una resistenza alla trazione 100 volte superiore all’acciaio e una densità sei volte inferiore. Tuttavia, la produzione di nanotubi di carbonio in quantità e qualità sufficienti per il progetto Ascensio è ancora una sfida da superare.
  • La costruzione e il controllo del cavo. Il cavo deve essere posizionato con precisione e stabilità, evitando che si intrecci o si rompa a causa delle vibrazioni o degli urti con altri oggetti spaziali. Inoltre, il cavo deve essere monitorato e manutenuto costantemente, per prevenire eventuali danni o malfunzionamenti. Per questo, si potrebbero utilizzare dei robot o dei droni, che si muovono lungo il cavo e ne verificano lo stato.
  • La torre dell’ascensore. La torre dell’ascensore è la struttura che sostiene il cavo e la stazione spaziale, e che deve raggiungere l’orbita geostazionaria. La torre deve essere altissima, circa 36.000 chilometri, e deve essere in grado di resistere alle forze gravitazionali e centrifughe, nonché alle variazioni di temperatura e di pressione atmosferica. La torre deve anche essere flessibile e modulare, in modo da poter essere assemblata e disassemblata facilmente.
  • La propulsione elettromagnetica. La propulsione elettromagnetica è il sistema che permette alle cabine dell’ascensore di muoversi lungo il cavo, senza bisogno di carburante. La propulsione elettromagnetica si basa sull’utilizzo di magneti permanenti o elettromagneti, che creano una forza di attrazione o repulsione tra il cavo e la cabina. Questo sistema è più efficiente e silenzioso dei motori a combustione, e non produce emissioni nocive.
  • L’infrastruttura e l’economia spaziali. L’infrastruttura e l’economia spaziali sono gli aspetti che riguardano l’organizzazione e la gestione dei viaggi spaziali, sia dal punto di vista tecnico che da quello legale e finanziario. Per rendere il progetto Ascensio fattibile e redditizio, infatti, bisogna creare una rete di servizi e di regole che regolino il traffico e la sicurezza spaziali, nonché le modalità di pagamento e di assicurazione. Inoltre, bisogna stimolare la domanda e l’offerta di viaggi spaziali, creando nuove opportunità di turismo, ricerca, sviluppo e commercio.

La prospettiva futura

Il progetto Ascensio, quindi, è un progetto ambizioso e complesso, che richiede una visione a lungo termine e una collaborazione globale. Tuttavia, se realizzato, potrebbe aprire nuovi orizzonti per l’umanità, rendendo lo spazio una nuova frontiera da esplorare e da sfruttare. Il progetto Ascensio potrebbe infatti portare a numerosi benefici, sia scientifici che sociali, tra cui:

  • La riduzione dei costi e dei rischi dei viaggi spaziali. Il progetto Ascensio potrebbe abbassare il costo di messa in orbita di un chilogrammo di materiale da 20.000 dollari a 500 dollari, rendendo i viaggi spaziali più accessibili e convenienti. Inoltre, il progetto Ascensio potrebbe eliminare il bisogno di razzi, che sono soggetti a guasti e incidenti, e che producono inquinamento e rumore.
  • L’incremento della conoscenza e dell’innovazione. Il progetto Ascensio potrebbe favorire la ricerca e lo sviluppo in ambito spaziale, permettendo di studiare meglio i fenomeni cosmici, i pianeti e gli asteroidi,

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *