Tre storie. Tre modi diversi di raccontare il noir e la sua mitologia. Tre ambientazioni americane che odorano di Sud del mondo e Mediterraneo.Una donna vittima di un laido criminale e della sua banda; una stazione di servizio dove troppi sogni e speranze si infrangono quotidianamente; il ritorno di un amico che può rappresentare la fuga da una quotidianità ormai inaridita dai tanti gesti sempre uguali.
Sebastiano Vilella, aiutato ai testi da Michelangelo La Neve, ci fa penetrare nel suo mondo oscuro, nel suo nero di china così denso e pastoso, dove personaggi sopra le righe incrociano le loro pericolose strade, rinverdendo la tradizione fumettistica del “Nero italiano” e dandogli nuova linfa.
Sebastiano Vilella, nato a Bari nel 1960, dopo alcuni anni di formazione con riviste autoprodotte (“Peste e corna”, “Monument”, “Il dorso di Atlante”), inizia a collaborare fin dal 1984 con numerose riviste di fumetti e non. Esordisce con il Commissario Grimal-di, sulle pagine di “Eureka”, per proseguire poi con “Reporter”, “Frigidaire”, “Tempi supplementari”, (per cui realizza il personaggio del Miticoperaio), “Mostri”, la casa editrice Universo (“ESP” e “Intrepido”) e “Blue”, per cui realizza il lungo ciclo “Notturni”, nonché la sua storia più personale, “Di tanti nessuno”. Da oltre trent’anni, oltre all’attività di fumettista, affianca anche quella di illustratore e pittore.