La serie TV di Tomb Raider su Prime Video, che doveva rilanciare la figura di Lara Croft nel mondo delle produzioni televisive, sembra essere definitivamente bloccata, e a dir poco deludente. Annunciata con grande entusiasmo lo scorso anno, l’idea di portare sul piccolo schermo l’archeologa più famosa dei videogiochi con un budget stellare sembrava una promessa irresistibile per tutti i fan del franchise. Ma, a quanto pare, il progetto non è riuscito a decollare, e dopo mesi di attesa, la situazione sembra essere un punto di non ritorno.
Secondo quanto riportato da Daily Mail e confermato da altre testate come The Hollywood Reporter, la sceneggiatura di Phoebe Waller-Bridge, incaricata di scrivere e produrre la serie, ha avuto un sviluppo più lungo del previsto. Non solo le bozze sono arrivate con gravi ritardi, ma a quanto pare nemmeno le aspettative di Amazon sono state soddisfatte. La casa di produzione, nonostante i numerosi tentativi di risolvere i problemi, non è riuscita a far partire le riprese, che sarebbero dovute cominciare nei mesi scorsi. Così, alla fine, Amazon ha preso la decisione di mettere in pausa, o addirittura annullare, il progetto.
Quello che rende ancora più difficile accettare questa notizia è che si trattava di un progetto ambizioso. Lara Croft è un’icona della cultura pop, e l’idea di vederla di nuovo sotto i riflettori televisivi, magari con una nuova visione, aveva suscitato l’entusiasmo di milioni di fan. La scelta di Sophie Turner, famosa per il suo ruolo di Sansa Stark in Il Trono di Spade e per l’interpretazione di Jean Grey negli X-Men, come protagonista nel ruolo di Lara Croft, sembrava la mossa perfetta. L’attrice, dotata di grande talento e popolarità, avrebbe potuto restituire al personaggio quel mix di forza e vulnerabilità che ha sempre contraddistinto la Croft di Jolie e Vikander. Inoltre, la sua provenienza britannica avrebbe sicuramente aggiunto autenticità alla figura di Lara, tornando alle origini del personaggio.
Tuttavia, nonostante le premesse promettenti, il progetto ha iniziato a sgretolarsi. La lunga assenza di notizie concrete e la continua mancanza di progressi nella scrittura hanno fatto emergere i primi segnali di crisi. E poi c’è l’aspetto che forse ha messo il colpo finale a questa impresa: la partenza di Jennifer Salke, la dirigente di Amazon Studios che aveva fortemente voluto la serie e supervisionato la pre-produzione. La sua partenza ha dato l’impressione che il progetto fosse ormai senza una direzione chiara, il che ha contribuito a rendere ancora più incerta la sua realizzazione.
E mentre la speranza di vedere finalmente Lara Croft tornare in televisione si affievolisce, non possiamo fare a meno di chiederci: cosa è andato storto? Nonostante le grandi aspettative, una sceneggiatura che non ha rispettato i tempi, problemi interni alla produzione e un’uscita da parte di chi aveva investito nel progetto sembrano aver messo la parola fine a un sogno che avrebbe potuto ridare nuova vita a una delle figure più amate dai fan dei videogiochi. Ora, con la serie di Tomb Raider sepolta sotto una montagna di rinvii e incertezze, sembra che Lara Croft dovrà aspettare ancora un po’ prima di tornare davvero sotto i riflettori.
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