Dopo il trionfo ottenuto a Roma e Napoli, la straordinaria mostra “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” giunge a Torino, dove resterà dal 19 ottobre 2024 fino al 16 febbraio 2025. Organizzata nella maestosa cornice della Reggia di Venaria, questa esposizione unica nel suo genere non solo celebra J.R.R. Tolkien come autore di alcuni dei capolavori più amati della letteratura mondiale, ma ne esplora anche le molteplici dimensioni: l’uomo, il professore e l’autore.
Il cinquantesimo anniversario della morte di Tolkien, avvenuta il 2 settembre 1973, è l’occasione perfetta per rivisitare l’opera e la vita di colui che ha dato vita a mondi immaginari ineguagliabili, come la Terra di Mezzo. Le pagine de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli hanno trasportato generazioni di lettori in un universo mitologico complesso, dove gli eroi, le avventure e i linguaggi inventati si intrecciano con i temi della speranza, del sacrificio e dell’amicizia.
La mostra, promossa dal Ministero della Cultura in collaborazione con l’Università di Oxford, è stata curata da Oronzo Cilli, con la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro Nicosia. Si tratta della più grande retrospettiva mai allestita in Italia su Tolkien, che ha ricevuto il plauso internazionale per la qualità dei materiali esposti e l’accuratezza del percorso biografico e letterario proposto.
Un Viaggio Nella Vita e Nella Mente di Tolkien
“Uomo, Professore, Autore” non si limita a celebrare Tolkien come maestro della narrativa fantasy, ma ne rivela i lati meno noti, a partire dal suo lavoro accademico come professore di filologia a Oxford. La sua passione per le lingue antiche e l’ampia conoscenza della mitologia nordica e anglosassone hanno alimentato l’universo linguistico e culturale che ha creato per la Terra di Mezzo. L’esposizione si articola in tre sezioni principali che esplorano le varie sfaccettature della vita di Tolkien:
- L’Uomo: La prima sezione della mostra è dedicata al lato umano dello scrittore. Attraverso fotografie inedite, lettere autografe e oggetti personali, il pubblico può entrare nel mondo privato di Tolkien, scoprendo l’importanza della sua famiglia, le esperienze della Prima Guerra Mondiale che segnarono profondamente il suo immaginario, e i luoghi che più amava, come l’Italia, in particolare Venezia e Assisi.
- Il Professore: Tolkien non era solo un romanziere, ma anche un eminente filologo e linguista. Questa sezione racconta il suo impegno come accademico a Oxford, dove, ancora giovanissimo, ottenne una delle cattedre più prestigiose. Vengono esposti alcuni dei suoi studi più importanti, che continuano a influenzare la ricerca sulla letteratura anglosassone e medioevale.
- L’Autore: Il cuore della mostra è naturalmente dedicato alla sua produzione letteraria. Manoscritti, bozze, illustrazioni e mappe dettagliate conducono i visitatori attraverso il processo creativo di Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, mostrando come Tolkien abbia sviluppato e arricchito nel corso degli anni i personaggi e le storie che popolano la Terra di Mezzo. Di particolare interesse è la ricostruzione del suo studio privato a Oxford, dove gran parte di queste opere furono scritte.
Tra Libri e Cinema: L’Eredità di Tolkien
La mostra offre anche uno spazio dedicato alla vasta eredità culturale lasciata da Tolkien. La sezione conclusiva esplora l’impatto del suo lavoro non solo nella letteratura, ma anche nelle arti visive, nella musica e nei fumetti. Si possono ammirare prime edizioni rare dei suoi libri, come Il Silmarillion e Le avventure di Tom Bombadil, oltre a una collezione di circa 900 edizioni de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli provenienti da 51 Paesi diversi.
Ma Tolkien non è solo uno scrittore: è un’icona culturale che ha ispirato intere generazioni di cineasti e artisti. Non mancano riferimenti agli adattamenti cinematografici che hanno reso celebre il suo lavoro a livello globale. La trilogia di Il Signore degli Anelli diretta da Peter Jackson, che ha conquistato 17 premi Oscar, viene celebrata con materiali inediti e memorabilia che faranno la gioia di ogni appassionato. Un omaggio viene reso anche ai primi tentativi di trasporre le opere di Tolkien sul grande schermo, come il film d’animazione di Ralph Bakshi.
Il Rapporto Speciale di Tolkien con l’Italia
Una delle sorprese più affascinanti della mostra è la scoperta del profondo legame che Tolkien nutriva per l’Italia. In una lettera scrisse: “Sono innamorato dell’italiano, e mi sento alquanto sperduto senza la possibilità di provarlo a parlare”. Il suo viaggio a Venezia e Assisi nel 1955 viene rievocato con immagini e documenti che testimoniano il fascino che il nostro Paese esercitava su di lui. La sua corrispondenza con intellettuali italiani e il ruolo della traduzione italiana delle sue opere, curata da editori come Astrolabio-Ubaldini e Bompiani, aggiungono un ulteriore livello di connessione tra Tolkien e l’Italia.
Un Appuntamento Imperdibile
La Reggia di Venaria, con la sua architettura barocca e la sua atmosfera incantata, rappresenta la location perfetta per accogliere questa mostra dedicata a uno degli autori più amati di sempre. “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” è un’occasione unica per immergersi nell’universo creativo di un genio senza tempo e per riscoprire il valore della fantasia come mezzo per comprendere la realtà.
Dal 19 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025, non perdete l’opportunità di entrare nel mondo di J.R.R. Tolkien. Che siate fan di lunga data o neofiti affascinati dalla sua opera, questa mostra saprà incantare e sorprendere, rivelando nuovi aspetti della vita e del lavoro di uno degli scrittori più influenti del Novecento. Un viaggio straordinario nel cuore della Terra di Mezzo e oltre.
Aggiungi commento