Il 25 Marzo è il Tolkien reading Day (la giornata della lettura di Tolkien) che prende ispirazione al giorno in cui avvenne la caduta di Sauron nella Guerra dell’Anello e che segna anche il passaggio dalla Terza alla Quarta Era. Il primo “Tolkien reading Day” fu organizzato dalla Tolkien Society nel 2003 per incoraggiare i fan a celebrare e promuovere la vita e le opere di J.R.R. Tolkien.
John Ronald Reuel Tolkien, nato il 3 gennaio del 1892 presso Bloemfontein capoluogo dello Stato Libero dell’Orange è forse l’autore che più ha influenzato la cultura popolare dell’ultimo secolo. Le sue opere sono arrivate anche alle generazioni più giovani, grazie alle trasposizioni cinematografiche del regista Peter Jackson.
Prima di diventare un importante professore di Oxford e prima di scrivere i suoi capolavori, J.R.R. Tolkien era un giovane studioso di filologia inglese, arruolatosi volontario per combattere in Francia nella Prima Guerra Mondiale ha vissuto gli orrori della trincea che lo portarono a cambiare profondamente, ripudiò infatti i conflitti e dedicò tutta la sua vita all’amore per sua moglie Edith, all’insegnamento e alla creazione letteraria.
Durante il periodo di insegnamento ad Oxford iniziò la stesura dei primi lavori realizzando l’intero nucleo narrativo della Saga dell’Anello. Il primo libro è “Lo Hobbit”, pubblicato nel 1936 che rappresenta l’inizio di un epico e iconico ciclo di romanzi che Tolkien scriverà in circa quindici anni, considerato da subito considerato una pietra miliare del genere, Lo Hobbit fu il fulcro dell’elaborazione del regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo. Il Signore degli Anelli, ambientato alla fine della Terza Era dell’immaginaria Terra di Mezzo, è stato scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955. Vincitore dell’International Fantasy Award e del Prometheus Hall of Fame Award, il romanzo è stato dichiarato libro preferito del millennio dai clienti Amazon nel 1999 e il romanzo più amato della Gran Bretagna di tutti i tempi dalla BBC The Big Read nel 2003. Il suo adattamento cinematografico vede un cast stellare che includeva Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Liv Tyler, Sean Astin e Orlando Bloom. La trilogia de Il Signore degli Anelli ha ottenuto 17 premi Oscar, incluso quello per il miglior film. Dopo “Il Signore degli Anelli”, Tolkien scrive anche diversi saggi sulla fiaba e sui miti celtici (“Tree and Leaf”, “Albero e Foglia”, 1955), racconti brevi (“On Fairy-Stories” e “Leaf by Niggle”, rispettivamente del 1938 e 1939) e infine due romanzi lunghi, ovvero “The Adventures of Tom Bombadil” (1962) e “The Homecoming of Beorthnoth Beorhthelm’s Son” (1975). John Ronald Reuel Tolkien muore a Bounemouth, presso lo Hampshire, il 2 settembre 1973.
La bellezza de Il Signore degli Anelli e di tutte le opere ambientate ad Arda (Il Simarillion, I figli di Hurin, Racconti Incompiuti, Le Avventure di Tom Bombadil, Beren e Luthien) hanno il potere e la bellezza di una fiaba senza tempo, di una verità sempre attuale, hanno la forza della vita che scorre incessante e luminosa, increspata da pericoli e difficoltà ma sempre ricca di speranza. Amata da un pubblico mondiale e apprezzata da molti artisti (fra cui si ricordino i Beatles, ammiratori estasiati dell’opera i quali ne proposero, molto prima dei film di Peter Jackson, la trasposizione cinematografica al grande Stanley Kubrick, con la clausola di far parte del cast), l’opera di Tolkien è oggi custodita e costantemente rielaborata dal figlio Christopher, al quale il padre ha affidato tutto il suo patrimonio letterario e grazie al cui impegno e dedizione molte opere hanno visto la luce della pubblicazione postuma. Entusiasmante, coinvolgente e meravigliosa, quella de Il Signore degli Anelli è un’avventura al di là del tempo e dello spazio, dove realtà e immaginazione si fondono dando vita ad un sogno interminabile.