A 40 anni dall’uscita di Blade Runner e dalla morte del grande scrittore delle “pecore elettriche”, a pochi giorni dalla scomparsa del compositore della sua colonna sonora, la band italiana trae una canzone del nuovo album da un suo racconto, illustrata da un surreale videoclip animato realizzato da LiquidSky Agency, presentato in anteprima su Rai 4.
Da sempre grande appassionato di fantascienza e in particolare dell’opera visionaria di Philip K. Dick, Mickey E. Vil, cantante e frontman dei The Mugshots, celebra i 40 anni dalla morte dell’autore di “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” con il primo singolo tratto dal nuovo album ‘Gloomy, Eerie And Weird’, prossimamente in uscita per Black Widow Records da un suo racconto.
Il testo di ‘Small Town, New Town’ è infatti ispirato alla storia di Piccola Città, racconto breve scritto nel 1954 e incentrato sulla paranoia del conformismo tipico della società americana maccartista: un uomo dalla vita grigia si ribella alla monotonia cambiando a proprio piacimento gli edifici del plastico dei trenini che è il suo svago da sempre. La moglie e il suo amante lo prendono per pazzo, ma dovranno ricredersi: la realtà concreta infatti cambia coerentemente alle modifiche del folle demiurgo al suo plastico. Nel testo di ‘Small Town, New Town’ il trenino non c’è, ma le parole scritte da Mickey E. Vil parlano di «bruciare questa città e di qui farne sorgere una nuova in cui finalmente vivere without disgrace: no wife no clowns». Di qui è stato il sviluppato da LiquidSky Agency il concept per il fantastico video animato in cui un’opprimente città dalle inquietanti prospettive alla Metropolis viene distrutta dal potere della musica dei THE MUGSHOTS, che esplode come un’interferenza dallo schermo tv del conformismo domestico e letteralmente rimodella una nuova metropoli psichedelica e policroma, dai grattacieli a forma di strumenti musicali, in cui finalmente torna a sorgere il sole.
Il capolavoro di Fritz Lang del 1927 notoriamente fu d’ispirazione per la Los Angeles futurista di Blade Runner, monumento della fantascienza moderna che Ridley Scott trasse proprio dal romanzo Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K. Dick, di cui quest’anno ricorre pure il quarantennale dell’uscita sugli schermi cinematografici.
Ecco dunque la scelta di realizzare il videoclip dei The Mugshots con un’animazione vintage (a cura di Walter L’assainato) dei disegni realizzati da Roberta Guardascione (che per gli scenari urbani ha rielaborato foto scattate da Mario Gazzola, autore anche della sceneggiatura e delle foto del gruppo) e cromatismi rugginosi da film rétro. È di pochi giorni fa la notizia della dolorosa scomparsa anche di Vangelis (al secolo Evangelos Odysseas Papathanassiou), tastierista greco degli Aphrodite’s Child e premio Oscar per Momenti di Gloria, che di Blade Runner fu compositore di una colonna sonora elettronica e multietnica al contempo, come la metropoli distopica che doveva evocare, destinata a tracciare la via per tanta musica electro/world a venire.
La canzone dei The Mugshots con il relativo videoclip, è l’omaggio che la band e il team di LiquidSky dedicano dunque allo scrittore, all’immortale film con Harrison Ford e Rutger Hauer e al compositore: omaggio che è stato proiettato in anteprima a Wonderland, programma di Leopoldo Santovincenzo e Carlo Modesti Pauer in onda su Rai 4 in seconda serata, nel corso della rubrica Sound Invaders di Mario Gazzola.