In un mondo dove gli dei animali benedicono le persone al compimento dei loro 16 anni, Sophia Reeler, la timida e introversa figlia di un conte, si ritrova a vivere una vita che mai avrebbe immaginato. Non si tratta della solita benedizione che dona grazia, bellezza o poteri magici straordinari, ma una benedizione del tutto inaspettata: quella del Dio Gorilla, un’entità divina nota per la sua forza fisica sovrumana. Il risultato? Sophia si ritrova con una forza incredibile e, con essa, il compito di affrontare la sua nuova esistenza da cavaliere nella prestigiosa e temuta cavalleria reale. La sua vita tranquilla e riservata, costruita intorno alla sua educazione aristocratica, crolla completamente, dando inizio a una serie di eventi che non avrebbe mai potuto prevedere.
La serie anime “The Gorilla God’s Go-To Girl” ci introduce un concept piuttosto originale, mescolando elementi di fantasy, commedia romantica e il tanto amato mondo degli anime shoujo, ma con un twist. In un genere dove le protagoniste femminili solitamente combattono con incantesimi o abilità eroiche, Sophia si distingue per il suo potere non convenzionale: la forza di un gorilla. In un contesto dove molti giovani ricevono doni come la bellezza leggendaria di un pavone o ali da uccello, il suo dono non solo la rende un’anomalia, ma la fa sentire completamente fuori posto. La serie, tratta da “Gorilla no Kami Kara Kago Sareta Reijō wa Ōritsu Kishidan de Kawaigareru” (The Lady Blessed by the Gorilla God Is Adored by the Royal Knights), la web novel di Shirohi e adattata in manga da Mika Kamisu, è un mix di situazioni comiche e profonde riflessioni sulla solitudine, la forza e l’accettazione di sé. L’anime, prodotto da Kachigarasu e diretto da Fumitoshi Oizaki, è stato accolto con grande curiosità, in particolare grazie alla sua peculiarità e alla promessa di una storia che non si limita a ridicolizzare la protagonista per la sua forza, ma esplora come questa la cambi e la spinga ad adattarsi a una nuova vita.
La trama ruota attorno alla scoperta di Sophia, che si vede costretta ad entrare nell’ordine dei cavalieri reali, nonostante il suo desiderio di vivere una vita tranquilla lontana dai riflettori. La forza che le è stata conferita dal Dio Gorilla, infatti, non la rende solo fisicamente invincibile – capace di correre a 40 km/h e di sollevare oggetti pesanti con facilità sovrumana – ma la rende anche oggetto di un’attenzione inattesa, soprattutto da parte dei cavalieri reali, che sono affascinati tanto dalla sua potenza quanto dalla sua personalità timida e umile. Non solo, Sophia dovrà navigare tra il suo nuovo ruolo di cavaliere e le aspettative che gli altri hanno su di lei, mentre cerca di mantenere un equilibrio con la sua vita scolastica e le sfide quotidiane.
L’aspetto più interessante di “The Gorilla God’s Go-To Girl” è la sua capacità di ribaltare le aspettative tipiche dei racconti fantasy shoujo, dove la protagonista, seppur forte, è generalmente l’oggetto di risate o di disprezzo a causa della sua forza “mascolina”. In questo caso, però, Sophia non è mai ridicolizzata per la sua benedizione, ma piuttosto è apprezzata e persino adorata dai suoi compagni, che vedono in lei un’opportunità unica. Le sue abilità straordinarie, infatti, la mettono al centro delle attenzioni, ma non in modo forzato: la sua forza diventa una risorsa che le permette di guadagnarsi il rispetto degli altri, senza mai cadere nel cliché della “supereroina” invincibile e distante.
Dal punto di vista visivo, l’anime si presenta con uno stile che riflette il suo tono leggero e il suo approccio comico, ma al contempo non manca di elementi di profondità emotiva. Le animazioni sono fluide, sebbene non particolarmente innovative, mentre il character design di Sakae Shibuya gioca con tratti delicati e mai troppo caricaturali, perfettamente in linea con il tipo di storia che “The Gorilla God’s Go-To Girl” vuole raccontare. Un altro punto che merita attenzione è la colonna sonora, che accompagna perfettamente il tono della serie. L’opening, “Illuminate” di Shugo Nakamura, offre una melodia che ben si adatta alla dolcezza e alla freschezza della narrazione, con un ritmo che sottolinea la natura leggera ma anche emotivamente coinvolgente dell’anime. La scelta di un’artista come Nakamura, conosciuto per la sua abilità nel mescolare elementi di pop e rock, è azzeccata, e il suo primo video musicale in stile drammatico, che accompagna la canzone, dimostra un’evoluzione stilistica interessante per l’artista. L’ending, “Serendipity” di Megumi Ogata, aggiunge un tocco di malinconia e speranza, riflettendo le incertezze e le sfide che Sophia dovrà affrontare nel suo cammino.
“The Gorilla God’s Go-To Girl” è un anime che, pur non rivoluzionando il genere, riesce a divertire e a coinvolgere grazie a un mix di commedia leggera, temi romantici e una protagonista che, pur avendo un potere straordinario, deve imparare a convivere con esso e a trovare il suo posto nel mondo. L’elemento della benedizione del gorilla è trattato con una freschezza inaspettata, evitando i soliti stereotipi che spesso accompagnano storie di eroine forti, e proponendo un’interpretazione più positiva e accogliente della forza femminile. Nonostante alcune riserve sulla profondità dei personaggi e sul ritmo della narrazione, è senza dubbio una serie che merita di essere seguita, soprattutto per chi cerca una storia romantica e fantasiosa che sappia divertire senza prendersi troppo sul serio. Il futuro di Sophia, e delle sue interazioni con i cavalieri reali, promette sviluppi interessanti, e se l’anime manterrà la sua capacità di giocare con le aspettative del pubblico senza cadere nei soliti clichè, potrebbe davvero conquistare un ampio seguito di fan appassionati di storie fantasy e romantiche con un tocco di originalità.
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