Il buffo ed energico Jin Mori ha imparato dal nonno l’arte del taekwondo, nella quale è specializzato. Durante i combattimenti è come se fosse in grado di vedere al rallentatore i pugni degli avversari, ed è in questo modo che riesce a schivare la maggior parte dei colpi e a non farsi colpire. Inoltre, con i suoi potentissimi cazzotti, riesce a mandare KO anche chi è più forte e più grosso di lui. Un giorno, dopo aver dato prova delle sue abilità durante una rissa, Jin riceve un invito a partecipare al God of High School, un misterioso ed esclusivo torneo di arti marziali al quale possono gareggiare, esclusivamente su invito, soltanto gli studenti delle superiori. Si tratta di un evento molto ambito, in quanto chi vincerà potrà vedere realizzato il suo desiderio più grande, che si tratti di gloria, soldi o qualsiasi altra cosa. Durante i combattimenti, Jin e gli altri partecipanti, potranno praticare qualsiasi disciplina e utilizzare qualsiasi arma. Jin decide di partecipare al torneo, ma non ha minimamente idea degli scontri e degli incontri che lo attenderanno…
Yongje Park è un fumettista coreano. The God Of High School (2011) è la sua prima opera di rilievo nata sulla piattaforma Webtoon. Il fumetto è stato tradotto in inglese nel 2014, mentre in Italia gli appassionati hanno già potuto apprezzare la serie animata tratta dal manhwa e distribuita da Crunchyroll. Gli ingredienti che hanno permesso a questo webcomic di raggiungere un successo così prorompente sono tanti e vari, a partire dalla storia che, dopo un inizio lento e pacato, esplode e conquista anche grazie alla grafica incredibile. Lo stile unico di Yongje Park e i dettagli dei disegni rendono al meglio le scene di lotta e le tecniche di combattimento, a dir poco strabilianti, dando l’impressione di guardare una serie animata. I personaggi, nemici inclusi, hanno una grande profondità emotiva e un bagaglio di esperienze che li rende unici e memorabili e, nel corso della storia, vanno incontro a uno sviluppo psicologico e delle tecniche di combattimento.
