The Eminence in Shadow: una parodia dell’isekai che non fa ridere

The Eminence in Shadow è una serie di light novel scritta da Daisuke Aizawa e illustrata da Tōzai, che narra le avventure di Cid Kagenou, un ragazzo ossessionato dall’idea di diventare una figura misteriosa e potente che controlla il mondo dall’ombra. Dopo essere morto in un incidente, si reincarna in un mondo fantasy dove esistono la magia e i demoni, e decide di creare una sua organizzazione segreta chiamata Shadow Garden, composta da belle ragazze che lo venerano come il loro salvatore. Tuttavia, Cid non si rende conto che le sue azioni hanno delle conseguenze reali, e che il suo ruolo di eminenza grigia è più che una semplice fantasia.

La serie si propone come una parodia del genere isekai, ovvero quelle storie in cui il protagonista viene trasportato in un altro mondo, spesso con poteri e abilità superiori agli altri. Il tono è chiaramente umoristico e autoironico, e cerca di prendere in giro i cliché e gli stereotipi tipici di questo tipo di narrazioni. Il problema è che la parodia non funziona, perché non riesce a essere né divertente né originale.

Il primo difetto di The Eminence in Shadow è il suo protagonista, Cid, che è un personaggio insopportabile e antipatico. Egli è arrogante, egoista, violento, ignorante e delirante, e non ha nessun interesse per il mondo che lo circonda, se non per i suoi sogni infantili. Non ha nessun obiettivo, nessuna sfida, nessuna crescita, nessuna emozione. È semplicemente un soggetto che si diverte a fare quello che vuole, senza preoccuparsi delle conseguenze. Non c’è nessuna evoluzione o cambiamento nel suo carattere, né nessuna lezione o morale che possa trarre dalle sue esperienze. È un personaggio statico e monotono, che non suscita nessuna simpatia o curiosità nel lettore.

Il secondo difetto è la trama, che è inconsistente e ripetitiva. La storia non ha una direzione o una coerenza, ma si limita a seguire le avventure casuali di Cid e delle sue seguaci, che si scontrano con vari nemici e situazioni, senza nessuna logica o connessione. Ogni arco narrativo segue lo stesso schema: Cid si imbatte in una minaccia, la sconfigge facilmente con la sua forza sovrumana, e ottiene nuove alleate che lo ammirano e lo adorano. Non c’è nessuna tensione, nessun colpo di scena, nessun mistero, nessun approfondimento. È una sequenza di eventi prevedibili e noiosi, che non offrono nessuna sorpresa o soddisfazione al lettore.

Il terzo difetto è l’umorismo, che è banale e forzato. La serie cerca di essere divertente giocando sul contrasto tra le aspettative di Cid e la realtà, e tra la sua ignoranza e la sua fama. Tuttavia, queste situazioni sono ripetute all’infinito, senza nessuna variazione o creatività. Le battute sono scadenti e scontate, e non provocano nessuna risata o sorriso. Inoltre, la serie usa spesso l’ecchi e il fanservice come elementi comici, ma lo fa in modo grossolano e volgare, senza nessuna finezza o eleganza. L’umorismo di The Eminence in Shadow è quindi inefficace e stucchevole, e non riesce a rendere la serie più leggera o piacevole.

In conclusione, The Eminence in Shadow è una serie che fallisce nel suo intento di parodiare il genere isekai, perché non ha nessun elemento che la renda interessante o divertente. Il protagonista è odioso, la trama è vuota, l’umorismo è pessimo. È una serie che non ha nulla da offrire, se non una perdita di tempo e di denaro..

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