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The Cradle Of The Sea, una nave ed i suoi misteri

Il manga The Cradle Of The Sea, il cui titolo originale è Umi No Cradle, può essere tradotto letteralmente come La Culla Del Mare. In Giappone è stato pubblicato in quattro volumi tra il 2013 e il 2016; purtroppo in Italia è ancora inedito, ma questo non è un ostacolo che possa fermare noi appassionati.

La storia si ambienta nel diciannovesimo secolo ed inizia in Inghilterra, durante la rivoluzione industriale. Monica è l’umile domestica di un ricco signore che si occupa di costruire navi. La giovane ragazza, leale ed onesta, non è stata fortunata ed ha purtroppo avuto a che fare con diversi soprusi; la vita però le è cambiata da quando ha preso servizio come badante del piccolo Evan, il figlio del suo datore di lavoro.

La situazione precipita quando arriva la notizia che il Lord è disperso in mare. Dopo alcuni mesi di attesa, i parenti del piccolo Evan decidono di licenziare Monica e approfittare del ricca eredità che il piccolo bambino porta in dote. La giovane bambinaia però sospetta che sia tutta una macchinazione e rapisce il bambino, si traveste da uomo e s’imbarca su una nave per partire verso l’America, l’ultimo luogo in cui il suo signore è stato visto.

La Cradle è la nave su cui si è imbarcata casualmente Monica, ma è anche la nave che monta un motore sperimentale legato in qualche modo al padre del piccolo Evan. C’è però qualcosa di strano in questo motore, nel misterioso Barone che si traveste da donna per sfuggire alle autorità e nel nuovo meccanico di bordo che ha perso un braccio ed una gamba proprio a causa di un motore simile.

Tutte queste strane coincidenza cominciano a diventare manifeste durante le lunghe traversate tra un porto e l’altro. Purtroppo Monica deve nascondere la sua vera identità, lavorare come mozzo sulla nave e prendersi cura di Evan, quindi non riesce facilmente a trovare il tempo per porre le giuste domande alle persone giuste .

Sfogliando le tavole di The Cradle Of The Sea mi sono tornate alla mente le scene di alcuni cartoni animati della mia infanzia ambientati in quel periodo storico. L’autrice Mei Nagano è bravissima a trascinare il lettore su quelle navi a vela che avevano cominciato solo da poco ad avere un motore capace di condurle oltre le tempeste più pericolose. L’opera è realizzata con una certa attenzione storica e riesce a descrivere altrettanto bene la frenetica e decadente situazione della rivoluzione industriale.

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Scritto da MarcoF  

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