The Buccaneers è la serie che sta facendo parlare di sé su Apple TV+, un titolo che, a prima vista, potrebbe sembrare un altro dramma in costume, ma che in realtà porta con sé una ventata di freschezza e originalità che non si può ignorare. La serie, creata da Katherine Jakeways, si ispira all’omonimo romanzo incompleto di Edith Wharton, un lavoro che la scrittrice newyorkese non riuscì a terminare prima della sua morte. Dopo anni di tentativi falliti da parte di altri, tra cui una versione miniseriale della BBC, nel 1993 la scrittrice Marion Mainwaring completò l’opera. Oggi, grazie alla visione creativa di Jakeways, il romanzo è diventato una serie che ha debuttato su Apple TV+ l’8 novembre 2023, portando in scena la storia di un gruppo di giovani e audaci donne americane nel cuore della Londra del 1870.
La trama segue cinque ragazze americane provenienti da famiglie benestanti che, stanche della monotonia della loro vita a New York, decidono di partire per Londra in cerca di nobili con cui sposarsi. L’avventura, però, non è solo una questione di matrimoni, ma diventa anche una riflessione sull’identità e sul potere che le protagoniste, con il loro spirito indipendente, riescono a conquistare in un mondo che sembra riservato agli uomini. Le ragazze in questione sono interpretate da un cast giovane e talentuoso che include Kristine Froseth, Alisha Boe, Josie Totah, Aubri Ibrag, Imogen Waterhouse e Mia Threapleton. A completare il quadro ci sono anche attori come Christina Hendricks e Josh Dylan, che aggiungono un tocco di maturità e saggezza alla trama.
Le riprese della serie sono iniziate a marzo 2022, tra Madrid e Scozia, creando un’atmosfera d’epoca che affascina fin dai primi minuti. Ma ciò che rende The Buccaneers davvero interessante è come riesca a mescolare l’eleganza dei costumi e delle ambientazioni con una freschezza stilistica che sembra venire da tutt’altro genere. Non c’è dubbio che la serie ricordi, per certi aspetti, Bridgerton o The Gilded Age, ma ciò che la distingue è il modo in cui le protagoniste affrontano la loro missione con una leggerezza che fa sembrare ogni cosa un gioco. Le protagoniste si muovono come vere e proprie “bucaniere”, spregiudicate e intraprendenti, pronte a conquistare il mercato matrimoniale senza remore, incuranti delle rigidità della società aristocratica inglese.
La serie prende la sua ispirazione dal romanzo di Wharton e lo rielabora in modo brillante. Le ragazze americane, seppur provenienti da un mondo di opulenza e agiatezza, sono pronte a sfidare le convenzioni sociali con il loro spirito indipendente. Non ci sono corteggiamenti lunghi e sospiranti, non c’è la necessità di passare ore a costruire il dramma romantico: la passione è diretta, immediata, quasi una rivoluzione emotiva che le ragazze americane portano in un mondo aristocratico che è ormai in decadenza.
Le dinamiche amorose non sono meno intriganti. Il triangolo amoroso che coinvolge Nan St. George, interpretata da Kristine Froseth, aggiunge una complessità emotiva alla trama, con la protagonista divisa tra Theo, un duca misterioso ma ambito, e Guy Thwarte, un erede caduto in disgrazia. Sebbene si tratti di un tema classico, la serie riesce a mantenerlo fresco e coinvolgente, portando il pubblico a chiedersi se ci sarà un finale rassicurante o se, invece, la storia sorprenderà.
Quello che rende The Buccaneers particolarmente accattivante è l’ironia pungente che la permea, spesso espressa con il tipico umorismo inglese, ma anche la forza del gruppo femminile. Le protagoniste non sono solo alla ricerca dell’amore, ma anche della loro libertà. Tra amori infelici, rivalità e segreti che minacciano di distruggere la loro amicizia, le ragazze di The Buccaneers sono sempre pronte a rialzarsi, a riprendersi la scena, a lottare per sé stesse e per le loro amiche.
La scrittura, mai sottile ma sempre affilata, riesce a posizionare con grande astuzia ogni elemento tipico del romanticismo in costume, facendolo risplendere sotto una luce nuova. Ogni passo della trama, pur essendo ricco di familiarità, si rivela avvincente grazie alla precisione con cui sono costruiti i personaggi e le situazioni. Ogni episodio è una vera e propria festa, dove l’atmosfera frivola e la spensieratezza dei personaggi non nascondono, ma anzi amplificano, i temi più profondi di identità, affermazione e solidarietà femminile.
Sebbene The Buccaneers non offra una storia completamente nuova, riesce comunque a conquistare il cuore del pubblico grazie alla sua energia e originalità. La conclusione della prima stagione lascia intravedere un futuro intrigante per le protagoniste, e la voglia di scoprire cosa accadrà nella seconda stagione è palpabile. Nonostante il suo omaggio a classici come Bridgerton e The Gilded Age, The Buccaneers ha una sua identità unica che riesce a catturare l’attenzione di chi cerca una serie che mescoli drama, romanticismo e una buona dose di irriverenza.
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