The Batman è al cinema!

Non è solo un richiamo… è un avvertimento. Dalla Warner Bros. Pictures arriva “The Batman” di Matt Reeves, con Robert Pattinson nel doppio ruolo del detective vigilante di Gotham City e del suo alter ego, il solitario miliardario Bruce WayneBatman è una creazione di Bob Kane con Bill Finger. Basato su personaggi della DC, “The Batman” arriverà nei cinema il 03 marzo 2022 e sarà distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures. La distribuzione nelle sale statunitensi era inizialmente programmata al 25 giugno 2021, successivamente è stata posticipata a causa della pandemia di COVID-19 prima al 1º ottobre 2021, poi al 4 marzo 2022. Con la presentazione del secondo trailer al DC FanDome, è stato confermato che la distribuzione del film in Italia anticiperà di un giorno quella statunitense.

La pellicola è ambientata su Terra-2, di conseguenza non è collegato alla Terra-1 del DC Extended Universe. Bruce Wayne (Robert Pattinson) è ormai diventato Batman da due anni, dopo aver affrontato vari criminali nel corso del tempo; il cavaliere oscuro è ora pronto ad addentrarsi nelle profondità di Gotham City. Batman ha solo pochi alleati fidati, Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e James Gordon (Jeffrey Wright), tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario negli ultimi tempi, si è affermato come l’unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un serial killer che sembra essere a conoscenza della vera identità del crociato incappucciato, prende di mira l’élite di Gotham con una serie di macchinazioni sadiche; Una scia di indizi criptici manda il più grande detective del mondo a indagare negli inferi, dove incontrerà personaggi come Selina Kyle/Catwoman (Zoë Kravitz), Oswald Cobblepot/Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton/Enigmista (Paul Dano).

Al fianco di Pattinson (“Tenet”, “The Lighthouse”) nei panni del famoso e famigerato cast di personaggi di Gotham ci sono Zoë Kravitz (“Big Little Lies”, “Animali fantastici: I crimini di Grindelwald”) nei panni di Selina Kyle; Paul Dano (“Amore e misericordia”, “12 anni schiavo”) nel ruolo di Edward Nashton; Jeffrey Wright (“No Time to Die”, “Westworld”) nei panni di James Gordon del GCPD; John Turturro (i film di “Transformers”, “The Plot Against America”) nel ruolo di Carmine Falcone; Peter Sarsgaard (“I magnifici sette”, ” Interrogation”) nel ruolo del procuratore distrettuale di Gotham, Gil Colson; Jayme Lawson (“Farewell Amor”) nei panni della candidata sindaco Bella Reál; con Andy Serkis (i film “Il pianeta delle scimmie”, “Black Panther”) nel ruolo di Alfred; e Colin Farrell (“The Gentlemen”, “Animali fantastici e dove trovarli”) nei panni di Oswald Cobblepot.

Diretto da Reeves (franchise “Il pianeta delle scimmie”) da una sceneggiatura di Reeves e Peter Craig, basata su personaggi della DC. Batman è stato creato da Bob Kane con Bill Finger. Dylan Clark (i film “Il pianeta delle scimmie”) e Reeves hanno prodotto il film, con Michael E. Uslan, Walter Hamada, Chantal Nong Vo e Simon Emanuel come produttori esecutivi.

Il team creativo dietro le quinte del regista include il direttore della fotografia nominato all’Oscar Greig Fraser (“Dune”, “Lion”); lo scenografo di “Il pianeta delle scimmie” di Reeves, James Chinlund, i montatori William Hoy e Tyler Nelson (“Rememory”); e la costumista premio Oscar Jacqueline Durran (“1917”, “Piccole donne”, “Anna Karenina”). La musica è del compositore premio Oscar Michael Giacchino (gli attuali film di “Spider-Man”, “Jurassic World” e “Star Wars”, “Up”). La Warner Bros. Pictures presenta una produzione 6th & Idaho/Dylan Clark Productions, un film di Matt Reeves, “The Batman”. Il film uscirà nelle sale italiane a partire dal 3 marzo 2022 e sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

 

“The Batman” del regista/co-sceneggiatore Matt Reeves, interpretato da Robert Pattinson nel ruolo del protagonista, è sia un film d’azione epico e adrenalinico su vasta scala visiva, sia un’esplorazione cruda, tagliente ed emotiva nel contorto funzionamento della mente, il tutto ambientato all’interno di una città iconica sull’orlo del baratro. Nella Gotham di Reeves, la paura è uno strumento e, se usata correttamente, basta poco altro per fermare le azioni dei malintenzionati o per spingere i timorosi ad agire. Nelle mani di un brillante investigatore con il gusto della vendetta e poco per cui vivere, qualcosa di semplice come una maschera può essere terrificante.

Uomo, o mito che sia, chiamatelo The Batman.

Bruce Wayne ha passato più o meno l’ultimo anno della sua vita a perlustrare di notte le strade infestate di criminalità di Gotham, individuando e scegliendo le sue piccole battaglie uscendone solitamente vincitore… spesso solo con l’aiuto di quel segnale che brilla nel cielo. Ma dopotutto è solo un uomo, e il crimine in ogni suo genere, è ovunque. In una notte come Halloween, per esempio, quando tutti i malintenzionati si travestono per uccidere, non sai mai chi c’è in agguato, o dietro la maschera… o quali stratagemmi potrebbero escogitare.

Quando ha intrapreso il suo viaggio nei canoni di Batman, Reeves era elettrizzato dall’idea di lavorare con un personaggio iconico che compare da oltre otto decenni nei fumetti e nelle graphic novel, per riportarlo alle sue radici:

“Batman ha iniziato come detective… quindi, trovare un modo per tornare a quello status, eliminando l’aspetto fantasy di un supereroe DC ma pur sempre ambizioso, è stata un’idea davvero entusiasmante. Trovo che, nell’ambito di un lavoro di genere, la cosa importante è trovare una visione personale, e le storie di Batman lo consentono. Volevamo renderlo qualcuno il cui vero superpotere è sopportare qualsiasi cosa pur di svolgere il proprio dovere”.

Scritta con lo sceneggiatore Peter Craig, la sceneggiatura di Reeves rimane nell’ambito del filmdom DC, ma non è collegata agli ambiti esplorati in precedenza (o futuri) all’interno del Multiverso, e inizia quando Bruce Wayne riveste i panni di Batman da poco più di un anno. Il regista aggiunge:

“Non volevo iniziare con una storia delle origini, ma con quella di un giovane Batman, per mostrare la sua evoluzione…  “Quindi, abbiamo chiesto a quel Batman di risolvere un mistero legato alle sue origini ma senza raccontarle, che lo tocca nel profondo”.

Ciò che rende riconoscibile al pubblico il personaggio, secondo Reeves:

“è la sua tuta, l’auto, i gadget, il suo atteggiamento super cool… Ma non è proprio un supereroe; dietro tutto ciò è un essere umano, e cerca di dare un senso a quel suo lato umano. Il fatto che abbia la spinta eroica di rendere il mondo migliore – ma diciamolo pure, non lo fa in un senso puramente altruistico – rende il personaggio accessibile…. È un detective che deve risolvere degli enigmi lasciati da un serial killer: al di là dell’aspetto psicologico, si va a toccare l’emotività”, afferma il regista.

Pattinson ha apprezzato il profondo accento sulla dualità del ruolo. E afferma:

“Non sono mai stato attratto dall’idea di fare un film di supereroi, ma per qualche ragione Batman si è sempre distinto come un’entità speciale e separata. Nel lessico culturale, il personaggio appare molto individuale, e ha molta importanza simbolica. Poi, quando ho saputo che Matt stava lavorando su questo progetto, mi sono incuriosito. Quando finalmente gli ho parlato, mi ha mostrato alcuni dei suoi primissimi storyboard, notando un tono radicalmente diverso: la sua idea era strabiliante. E anche la caratterizzazione di Bruce sembrava diversa. È solo e isolato, oltre che costretto a vestire i panni del vigilante. C’è anche una specie di disperazione senza speranza, e questa è stata un’interpretazione interessante”.

Il produttore Dylan Clark, che è un partner di lunga data di Reeves e ha prodotto molte proprietà del franchise, riguardo al suo approccio al concepimento del film afferma:

“Faccio questo mestiere da oltre 20 anni, eppure lavorare a un film come ‘The Batman” ti porta ad un altro livello. La storia di questi personaggi provoca fermento e timore: è condizionante il fatto che Batman esista da oltre 80 anni. Quindi, il livello di cura, precisione e concentrazione è enorme. Bisogna realizzare un film e un’esperienza nel miglior modo possibile per il pubblico e i fan; quindi, bisogna chiedersi se si è all’altezza del compito, di fare qualcosa di eccezionale per il canone delle storie di Batman precedenti. Si tratta di un personaggio che tutti abbiamo amato fin dall’infanzia, e volevamo presentare al pubblico un modo per connettersi a questo personaggio mai visto prima”.

Otto decenni di Batman hanno anche prodotto la più iconica collezione di super-villain di tutti i fumetti, oltre a una schiera di altre figure leali che popolano forse la location più amata dal fandom: Gotham City. Peter Craig e Reeves:

“volevano che Gotham fosse viva, e che mostrasse in ogni angolo i residui della sua storia di corruzione. Una delle cose più eccitanti del lavorare su questo tema è stata sperimentare il talento visivo di Matt e poi avere [lo scenografo] James Chinlund all’altro capo che da un altoparlante concretizzava idee e immagini. Abbiamo avuto il vantaggio di lavorare proprio con quelle immagini di fronte: Batman in piedi sul bordo di un grattacielo incompiuto, o Gotham Square vista dall’alto. Mentre ci appoggiavamo a quello stile, volevamo comunque eludere il suo cinismo più profondo. Abbiamo visto Gotham con gli occhi di Bruce Wayne: un posto pericoloso e oscuro, ma che vale la pena salvare”.

Se Alfred Pennyworth, interpretato da Andy Serkis, e il tenente James Gordon, interpretato da Jeffrey Wright, fanno parte del gioco, Reeves ha trovato sia il lato più chiaro che quello più oscuro della legislazione così come della polizia, con la candidata a sindaco di Gotham Bella Réal, interpretata di Jayme Lawson e del Procuratore Distrettuale Gil Colson, interpretato da Peter Sarsgaard.

Il regista aveva anche una vasta galleria di furfanti a cui attingere, e non ha lesinato: Colin Farrell è irriconoscibile nell’iterazione di Reeves del personaggio del crimine Oz Cobblepot prima che abbracci completamente il suo alias più noto, il Pinguino, e John Turturro è il suo capo, il signore del crimine Carmine Falcone. Reeves ha anche scelto un’altra favorita dai fan, Selina Kyle, alias Catwoman, che potrebbe essere o meno dalla parte del “giusto”, ma che si trova spesso al fianco di Batman nel film.

Zoë Kravitz interpreta la femme fatale d’acciaio con i suoi obiettivi nascosti che è ugualmente enigmatica e altrettanto audace come il suo nuovo partner nella lotta al crimine. È stata l’opportunità di lavorare con Reeves che ha attirato l’attrice al progetto:

“Matt è fantastico perché è collaborativo, e vuole davvero sapere cosa pensano e provano i suoi attori riguardo ai personaggi… tutti i cattivi e gli eroi sono multidimensionali. La cosa meravigliosa di questo mondo è l’esplorazione dell’area grigia; non c’è solo il bianco o il nero, il bene o il male. Nel mezzo c’è tanto altro, e i personaggi sono complicati. Per me, questo è ciò che lo rende davvero interessante”.

Infine, Reeves mette il suo protagonista contro una delle menti più grandi e contorte di Gotham: l’Enigmista. Ma qui non è soltanto colui che indossa abiti verde brillante ricoperti da punti interrogativi: l’Enigmista di Reeves, interpretato con inquietante intensità da Paul Dano, è tanto querulo quanto interrogativo, e i suoi enigmi non fanno ridere. Reeves aggiunge:

“Volevo approfondire le prime storie di Bob Kane e Bill Finger in cui Batman risolveva i crimini come mezzo per descrivere Gotham come un luogo incredibilmente corrotto. Quindi, mi è venuta l’idea di farlo interagire – al caso in cui è coinvolto – con una nuova iterazione dell’Enigmista, un serial killer che prende di mira i cosiddetti pilastri della società. E sulla scia degli omicidi, attraverso le scene del crimine e gli indizi che lascia dietro di sé diretti a Batman, l’Enigmista rivela la verità su questi individui. In tal modo, ho voluto che il percorso di Batman per risolvere il caso potesse anche servire a svelargli la storia della corruzione a Gotham. E poiché gli indizi sono indirizzati a lui, diventa un affare personale che lo colpisce nel profondo”.

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