Il 17 ottobre, le sale cinematografiche italiane accoglieranno un’opera cinematografica che promette di offrire uno sguardo profondo e avvincente sulla genesi di una delle figure più polarizzanti della politica moderna: Donald J. Trump. Il film “The Apprentice – Alle origini di Trump“, diretto da Ali Abbasi, si preannuncia come una narrazione avvincente e illuminante dell’ascesa al potere di Trump, mediata attraverso la figura del controverso avvocato e faccendiere politico Roy Cohn. Con un cast che include Sebastian Stan nel ruolo di Donald Trump, Jeremy Strong in quello di Roy Cohn e Maria Bakalova nei panni di Ivana Trump, il film si propone di esplorare le radici di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia recente degli Stati Uniti.
New York, anni ’70: una città in fermento, un crogiolo di opportunità e ambizioni. In questo contesto, il giovane Donald Trump, deciso a emergere dall’ombra del potente padre Fred Trump e a farsi un nome nel competitivo mondo dell’immobiliare di Manhattan, incrocia il cammino di Roy Cohn. Cohn, avvocato dalla reputazione controversa e noto per il suo ruolo di infaticabile persecutore durante le audizioni anti-comuniste con il senatore Joseph McCarthy, diventa rapidamente una figura centrale nella vita di Trump. Il film di Abbasi racconta con grande attenzione ai dettagli il modo in cui Cohn, vedendo in Trump un potenziale straordinario, lo introduce ai meccanismi più cinici del potere e dell’influenza.
Roy Cohn, già noto per il suo coinvolgimento nelle condanne di spionaggio dei coniugi Rosenberg e per la sua attività di investigatore contro i presunti comunisti, si rivela un mentore di spicco. La sua esperienza e il suo approccio spregiudicato all’arte della manipolazione e dell’intimidazione si rivelano fondamentali per Trump. Cohn insegna al suo giovane allievo come accumulare ricchezze e potere attraverso una combinazione di inganno, intimidazione e manipolazione mediatica. Questi insegnamenti non solo forgiano il percorso professionale di Trump, ma tracciano anche le linee guida per la sua futura carriera politica.
Sebastian Stan, nel ruolo di Trump, riesce a catturare con intensità e perspicacia l’ambizione e il carisma del giovane magnate, offrendo un ritratto affascinante e complesso di un uomo il cui nome è sinonimo di successo e controversia. Jeremy Strong, nei panni di Roy Cohn, offre una performance potente e inquietante, incarnando l’abilità manipolativa e la spregiudicatezza che hanno caratterizzato il suo personaggio storico. Maria Bakalova, nel ruolo di Ivana Trump, aggiunge una dimensione personale e intima alla narrazione, esplorando il lato privato di un uomo che ha sconvolto la scena pubblica.
“The Apprentice – Alle origini di Trump” non è solo una biografia di un uomo d’affari che è diventato presidente, ma un’indagine sulle dinamiche di potere e sulla manipolazione mediatica che hanno modellato la sua ascesa. Il film ci offre uno spaccato affascinante del mondo di Manhattan negli anni ’70, rivelando il modo in cui le alleanze e le rivalità hanno plasmato la carriera di Trump e, di riflesso, la politica americana moderna. Il film di Ali Abbasi si presenta come un’importante riflessione su un periodo cruciale della storia recente degli Stati Uniti, offrendo una visione dettagliata e coinvolgente delle origini di Donald Trump. La pellicola promette di essere una delle uscite più discusse dell’anno, invitando il pubblico a esplorare la genesi di una figura che ha segnato profondamente la storia politica e culturale degli Stati Uniti.
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