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That Time I Got Reincarnated as a Slime the Movie Scarlet Bond

Nel panorama degli isekai, pochi titoli hanno saputo conquistare il pubblico come That Time I Got Reincarnated as a Slime. Con una trama avvincente e un protagonista amato per il suo approccio diplomatico e benevolo, la serie ha costruito un universo ricco di personaggi e intrighi politici. Tuttavia, il film That Time I Got Reincarnated as a Slime The Movie: Scarlet Bond (titolo originale Gekijōban Tensei Shitara Suraimu Datta Ken: Guren no Kizuna-hen), diretto da Yasuhito Kikuchi e rilasciato nel 2022, si presenta come un prodotto che tradisce le aspettative, risultando banale e privo di spessore narrativo.

Trama: Un racconto senza mordente

Ambientato dopo la seconda stagione dell’anime, il film introduce una storia originale scritta da Fuse, incentrata su un nuovo personaggio, Hiiro, un Ogre sopravvissuto al massacro del suo villaggio e accolto nel Regno di Raja dalla regina Towa. La sua vendetta lo porta a scontrarsi con gli Orchi, colpevoli della distruzione della sua casa, ma un incontro con Rimuru e i suoi alleati cambierà le sue prospettive.

Se sulla carta l’idea di un nuovo regno e una nuova crisi ambientale poteva risultare interessante, nella pratica la narrazione si rivela fin troppo prevedibile. I cattivi sono facilmente riconoscibili sin dalla loro prima apparizione, i colpi di scena risultano scontati e le battaglie, che dovrebbero rappresentare i momenti di massimo coinvolgimento, sono strutturate in modo tale da allungare artificialmente la durata del film, piuttosto che offrire veri momenti di tensione.

Rimuru: Da leader carismatico a benefattore senza logica

Uno dei maggiori problemi di Scarlet Bond è il trattamento riservato a Rimuru. Nella serie, il protagonista si distingue per la sua capacità di gestire con astuzia i rapporti diplomatici e per la sua crescita come leader della Federazione Jura Tempest. Nel film, invece, Rimuru appare come una sorta di messia onnipotente, pronto a elargire doni e risorse senza alcuna logica di governo. L’intera vicenda del Regno di Raja e della sua regina avvelenata viene risolta in maniera fin troppo semplicistica, riducendo l’impatto emotivo e l’eventuale coinvolgimento dello spettatore.

Personaggi dimenticabili e un’ambientazione sprecata

Hiiro, il nuovo personaggio introdotto, avrebbe potuto essere un’aggiunta interessante alla lore della serie. Tuttavia, il suo arco narrativo si risolve rapidamente senza lasciare un vero impatto. Anche gli antagonisti, come Lacua, risultano poco sviluppati e vengono sconfitti senza particolare difficoltà, riducendo ulteriormente la tensione della storia.

Anche l’ambientazione del Regno di Raja, con le sue miniere d’oro e il lago avvelenato, poteva offrire spunti più interessanti, magari collegandosi meglio alle dinamiche già esistenti nell’universo di That Time I Got Reincarnated as a Slime. Invece, tutto viene trattato con superficialità, senza l’attenzione ai dettagli che ha reso l’anime un prodotto di successo.

Animazioni e colonna sonora: Unico punto di forza

L’unico aspetto davvero positivo del film è la qualità delle animazioni e della colonna sonora. Gli scontri, sebbene narrativamente poveri, sono ben realizzati dal punto di vista visivo, con effetti speciali fluidi e una buona regia nelle scene d’azione. La colonna sonora, pur non essendo memorabile, accompagna adeguatamente i momenti chiave della storia.

Un film evitabile per i fan della serie

Il vero problema di Scarlet Bond è che, alla fine della visione, nulla sembra essere cambiato. La storia non ha conseguenze dirette sulla serie principale, i personaggi introdotti sono destinati a essere dimenticati e Rimuru appare più un benefattore senza criterio che un vero sovrano. Anche i combattimenti, solitamente uno dei punti di forza della serie, risultano poco ispirati e privi di mordente.

Se si è appassionati della serie e si vuole vedere tutto ciò che riguarda Rimuru e il suo mondo, si può dare un’occhiata a Scarlet Bond, ma senza aspettarsi nulla di memorabile. Per tutti gli altri, è meglio attendere la terza stagione e dimenticare che questo film sia mai esistito.

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