Il suo nome è Terry Pratchett, Terence David John Pratchett (Beaconsfield, 28 aprile 1948), il creatore del Mondo del Disco. Forse non è molto conosciuto in Italia, ma la sua importanza come autore e la sua bellezza come affabulatore sono comparabili solo ai nostri più grandi maestri della narrativa. Vorrei citare un solo nome che spero sia familiare a tutti, Calvino. Terry Pratchett è allo stesso livello di un Calvino o di un Gianni Rodari. In Italia potrebbe essere molto meno noto, ma cerchiamo di chiarire alcune cose per coloro che non lo conoscono o ne hanno una percezione errata.
Qui da noi, soprattutto in una terra di santi, poeti, eroi, questo autore che ha venduto 50 milioni di copie (e non una di meno) ha la fama di essere uno scrittore per ragazzi e basta. Come se “scrivere per i ragazzi”, scrivere fumetti o fare animazione fosse un demerito, ma questo è un altro discorso che riguarda l’incultura italiana. Siamo una grande nazione che vuole essere piccola, ma lasciamo perdere questo tema. È vero che ha pubblicato libri per ragazzi come parte del Mondo del Disco, ma ciò non significa che debba essere etichettato solo come scrittore per ragazzi. Il Mondo del Disco ha generato anche fumetti, è un Universo che si muove nello spazio e nel tempo, con più di trenta opere.
Oltre alla classica voce su Wikipedia, vi consiglio di leggere questa lunga e bella nota sul mondo di Terry Pratchett, dove potrete trovare una buona presentazione delle sue opere e del Mondo del Disco. E qui trovate anche una delle sue ultime interviste in occasione dell’uscita di uno dei suoi ultimi romanzi, “Stelle Cadenti”. Non sarà l’ultima opera, ne sono sicuro. “Nation” è già pronto. Ho conosciuto Terry Pratchett per caso, attraverso “I colori della magia” (scusate se vi parlo di me, ma questo autore, questa persona, è parte di un’esperienza culturale e morale breve ma intensa). Me ne sono innamorato immediatamente venti anni fa. Purtroppo, non conoscendo l’inglese, non ho potuto seguire le sue opere e la sua incredibile carriera che in pochi decenni, nonostante i suoi soli 59 anni, lo hanno reso un vero mito per chiunque legga i suoi libri in tutto il mondo, esclusa l’Italia, anche se di recente è stato nel nostro paese.
L’ho perso di vista, complice anche le errate edizioni italiane e altri problemi. La vita allontana dalle proprie passioni e le inaridisce. Ieri sera, nel forum di Plusnetwork, ho trovato un post di Shui che ha avuto un effetto molto drammatico su di me. Voglio chiarire subito che Terry Pratchett non è morto. Nella sua nota pubblica, però, ha annunciato di essere affetto da una rara forma del Morbo di Alzheimer. L’annuncio, in inglese, lo potete leggere su questo articolo. Ora, non dovrei dire altro, ma voglio aggiungere questo per me e per tutti gli altri che lo amano: ho letto la sua lettera intensa, quella di una persona vitale, autentica e forte, esattamente come immaginavo fosse il Signore del Disco. Vivo in una terra in cui questa dannata malattia ha un impatto molto forte, più che altrove. È nel nostro sangue, anche se spesso questi drammi sono nascosti. Conosco questa malattia non solo per sentito dire. Gente, ha 59 anni e la genetica compie passi da gigante, talvolta oscuri, talvolta verso la luce. Questa malattia non uccide, lo so cosa fa. Porta via. È successo proprio a una persona che conoscevo, è morta di morte naturale. Ma Terry Pratchett vivrà e forse un giorno riusciranno a curarlo, e non sto scherzando. Tornerà da noi, nel suo Mondo incantato, così come dice lui in un certo punto della lettera.
Vorrei precisare a chiunque stia leggendo che quanto scritto sopra va interpretato come: “non sono ancora morto”. Morirò, prima o poi, come chiunque altro. Per quanto mi riguarda, quella data potrebbe essere più lontana di quanto si pensi. È troppo presto per dirlo. L’istinto di dire “se c’è qualcosa che posso fare…” è molto umano, ma in questo caso considerate solo le offerte di luminari in chimica del cervello. Lui dice di cercare di essere felici, e allora noi dobbiamo onorare il Signore del Disco vero? Possiamo leggere e rileggere le sue opere, ricordare per lui e narrare per lui. Sì, questo lo farò Terry Pratchett, Maestro del Disco. Posso, devo e voglio farlo.
D’altra parte, quale altra parte abbiamo se non quella di partecipare a questa sua lotta contro il Signore della Dimenticanza? Essere allegri, vivi e forti. Ricordare, leggere i suoi libri ad alta voce e sperare. Sperare che imbocchiamo il magico sentiero che ci porta al Mondo del Disco. Aggiungo che ci vuole grande coraggio a scrivere ciò che ha scritto Terry Pratchett. Quindi cerchiamo davvero di fare come ha detto lui.
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