Per non farci mancare proprio niente, dopo Batman e Mister Green, abbiamo il più noto supereroe Marvel: Spiderman. Un altra leggenda urbana raccontata dal sito “La Terra in Mezzo” che si occupa di far conoscere le bellezze, le leggende, i miti della regione Molise. Questa volta siamo a Termoli e la vicenda risale al 2013. All’epoca dei fatti il supereroe aveva un’età compresa tra i 25 e i 28 anni.
Attivo sui social e nell’aiuto alla popolazione, dopo aver meditato a lungo, per la precisione due anni, decide di uscire allo scoperto sfruttando la benevolenza dei termolesi. La pagina Facebook: Termoli ha bisogno di Spiderman, nasce con l’intento di raccogliere le richieste dei cittadini. Nonostante indossi un costume spergiura che i suoi intenti sono seri: davvero vuole essere di aiuto. Tutti i supereroi indossano un costume, continuo a stupirmi del fatto che molti siano dubbiosi e ritengano che un costume sia identificativo di burla o carnevale.
Condivide con Batman lo stesso destino: entrambe sono spariti. Sarà forse il caso di indagare? Il nemico li avrà fatti prigionieri? Quale nuovo supereroe ci aspetta in Molise?
Riportiamo un’intervista allo Spiderman molisano da parte del magazine online http://www.primonumero.it/
Il tuo nome è spuntato così all’improvviso che molti sono rimasti sorpresi, non capendo bene se si trattasse di uno scherzo oppure no. Come mai sei “uscito” proprio adesso allo scoperto?
«L’effetto sorpresa è sempre il mezzo più efficace per far arrivare a tutti il messaggio che si vuole dare, anche se devo dire che è stato il consenso positivo della cittadinanza, fino ad ora, che ha sorpreso me. Progettavo questa uscita già da un po’, il tempo di organizzarmi, di trovare il punto di partenza e il tutto ha preso il via. Il costume ed il travestimento in se possono far pensare ad una burla o a dei buontemponi, ma farsi portavoce del popolo per far valere i propri bisogni e le proprie idee è una cosa seria».
Chi è Spiderman, qual è il suo legame con Termoli?
«Sono un cittadino termolese, una delle più belle città del Basso Molise. Ho vissuto la mia infanzia giocando come si faceva qualche tempo fa: nei cortili sotto casa o tirando calci al pallone nei prati circostanti. Insieme ai compagni di sempre, grazie ad una buona educazione, sono cresciuto con sani valori e principi».
Hai una doppia vita? Di giorno, smessa la tuta, cosa indossi?
«Come tutti i Supereroi ho una vita privata che condivido tra lavoro, famiglia ed amici. Amo lo sport, sono una persona socievole, direi il ragazzo della porta accanto».
Sei un uomo o una donna?
«Sono un uomo».
Età?
«Ho un’eta che va dai 25 ai 28 anni».
Hai davvero i superpoteri? Quali sono?
«Pensandoci bene devo dire di si. I miei superpoteri sono per primo la tenacia nel portare avanti le cose e poi, soprattutto, i mezzi di comunicazione di massa quali social networks, blog e quotidiani locali che uso per dar voce alla gente. Non sparo ragnatele ma se capita sono capace di arrampicarmi».
Perché proprio Spiderman e non altri supereroi?
«Spiderman è sicuramente uno dei personaggi più popolari, amato da milioni di persone, raggiunge il pubblico di tutte le età, e poi è una persona dinamica capace di scalare le vette più alte. Il fatto di scalare muri può essere inteso come metafora, una persona che non si arrende davanti alle difficoltà ma che è capace di trovare sempre una soluzione valida sia per se che per la comunità. Diciamo che Spiderman è un eroe nell’eroe».
Ti abbiamo visto in qualche foto pubblicata su fb, di solito vai in giro vestito così? Ti arrampichi anche sul castello?
«Quando devo portare nelle strade la voce del popolo è chiaro che devo vestire i panni di Spiderman, nella quotidianità vesto casual Per eseguire un buon monitoraggio sulla città mi capita di salire sulle vette più alte».
Cosa pensi di fare per questa città? Hai per caso avuto modo di confrontarti anche con il Batman di Isernia? Lo conosci?
«Voglio dare uno strumento ai cittadini che hanno bisogno di far sentire la propria voce. La pagina Facebook che ho creato deve raccogliere i pensieri, le richieste e gli eventuali problemi della gente, poi provvederò io a farli arrivare al diretto interessato mediante il dialogo o l’utilizzo dei mass media. “Termoli ha bisogno di Spiderman” è uno dei tanti punti di riferimento per le persone che si va ad aggiungere ai molteplici punti di riferimento che stanno nascendo in tutta Italia. La gente è stanca di questa brutta situazione ma bisogna che qualcuno dia l’input perché tutti escano allo scoperto per cambiare le cose, lo scopo di Spiderman è proprio questo. Come disse Thomas Jefferson: “Chi riceve un’idea da me, ricava conoscenza senza diminuire la mia; come chi accende la sua candela con la mia riceve luce senza lasciarmi al buio”. Creare un punto di riferimento per questa città in un periodo in cui ognuno di noi sente la necessità di far uscire la propria voce. Da soli è sicuramente difficile perché il sistema non ascolta il singolo cittadino invece, come si sa, l’unione fa la forza! Per quanto riguarda Batman, non ho avuto modo di conoscerlo di persona ma sono contento della sua idea e del lavoro che ha fatto fino ad ora».
Di cosa ha bisogno Termoli secondo te?
«Termoli ha bisogno di tutto ciò di cui hanno bisogno anche le altre città italiane: lavoro, meno tasse, un sistema politico sicuramente differente da quello attuale e di veri leader nel vero significato del termine».
Hai coperto diverse scritte vandaliche lasciate in città, come mai sei partito proprio da qui?
«Veramente alcune persone prima di me hanno cominciato a coprirle nell’indifferenza delle autorità locali, quindi per rafforzare quei gesti ho pensato di fare una cosa più vistosa ma senza danneggiare ulteriormente l’arredo urbano. Infatti tengo a precisare che molti numeri sono stati cancellati con bombolette nere ma non da me, io ho solo sovrapposto il mio biglietto da visita su tali scritte utilizzando un semplice foglio di carta bianco che per quanto possa inquinare lo fa meno della vernice spray».
Puoi anticiparci le sue prossime missioni?
«Le mie missioni dipenderanno dalle richieste delle persone, sicuramente tra le tante sceglierò quelle che rappresenteranno un vero e proprio disagio o problemi che preoccupano maggiormente la comunità. Se capita di far scendere un gatto dall’albero o di far attraversare una vecchietta comunque non mi tirerò indietro».
La tua identità è segreta? Qualcuno sa di te?
«Per ora nessuno sa di me, non svelo a nessuno la mia identità per una sicurezza personale».
Quando hai deciso di uscire allo scoperto? E’ una cosa a cui hai sempre pensato?
«Ci sto pensando da un paio di anni, poi a dire il vero un po’ la grave crisi in cui ci troviamo e un po’ la recente uscita di Batman mi hanno convinto ad entrare in azione».
Saresti disposto a salire sul castello, a toglierti la maschera e invitare tutti a combattere contro le cose che non vanno?
«Sicuramente non sono interessato alla fama o alla celebrità, altrimenti mi sarei presentato di persona per l’intervista, se levarmi la maschera dovesse servire realmente a cambiare le cose forse sì. Ma per ora va bene così». (RT)
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