I più recenti dati confermano che, nelle università italiane il 22% delle matricole hanno scelto corsi STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), dato in crescita rispetto all’anno precedente. Se si prende in considerazione il totale delle donne che frequenta corsi STEM, la percentuale aumenta, ed è pari al 37%. Un divario di genere si riconosce anche sul mercato del lavoro, infatti – a un anno dalla laurea nei corsi STEM – il tasso di occupazione degli uomini laureati raggiunge il 91,8%, contro l’89,3% delle donne. Infine, emerge un gender gap anche a livello di retribuzione mensile netta: 1.510€ per il genere maschile, contro i 1.428€ per la controparte femminile[1].
MediaWorld, parte del gruppo internazionale MediaMarktSaturn Retail Group, prima catena di elettronica di consumo in Europa, in occasione della Giornata Mondiale delle Donna, riconferma il proprio supporto a GirlsTech, iniziativa per la promozione della parità di genere attraverso eventi e attività didattiche, realizzata da SYX, associazione no-profit per la diffusione delle nuove tecnologie informatiche.
Torna quindi il progetto di formazione gratuita che riunisce le giovani donne in 4 gruppi, con diverse fasce di età: dai 7 ai 15 anni, della durata complessiva di oltre 4 mesi e per un totale di 32 corsi, ossia 8 corsi per ciascuna fascia di età.
Ogni percorso formativo – per ciascuna delle 4 diverse fasce di età – segue una struttura comune, attraverso l’insegnamento di 4 materie principali: il coding, la programmazione, li sviluppo di APP ed il gaming.
Inoltre per ognuna di queste materie, la formazione viene svolta su 2 diversi livelli di complessità: prima base e poi avanzato. Infatti, l’obiettivo di Girls Tech è di iniziare col fornire le nozioni di base degli strumenti digitali e poi passare a contenuti più articolati, per poter diventare via via sempre più esperti.
Già nel 2021 i corsi organizzati da SYX con il supporto di MediaWorld, digitali, gratuiti e altamente accessibili a tutti hanno ottenuto un successo importante come iniziativa per affrontare attivamente la chiusura e il gender gap nel settore della tecnologia, partendo dalla prossima generazione di studentesse. Hanno partecipato infatti moltissime ragazze provenienti da oltre 60 città italiane che hanno rilasciato commenti entusiastici sull’interesse, l’utilità e il coinvolgimento delle lezioni a cui hanno preso parte.
I nuovi corsi per il 2022 sono ispirati all’idea di “nuotare nell’oceano digitale” e di fornire un quadro di competenze raccomandato dall’UE (DigComp 2.0). In particolare, verranno proposte attività per sviluppare ambiti di digital skill, soft skill e del digital wellbeing. I corsi, erogati da GirlsTech e tenuti da professionisti, tratteranno alcuni degli argomenti più attuali: dalla programmazione dei videogiochi allo sviluppo delle app, dalla digital security alla creazione di contenuti digitali, fino alla realizzazione di un talk show digital.
Sarà possibile avere informazioni su come iscriversi ai corsi attraverso la pagina del sito MediaWorld www.mediaworld.it/tech-is-woman.
Anche per il 2022 l’obiettivo è fornire strumenti idonei per perseguire percorsi digitali e tecnologici, e sostenere concretamente, attraverso la formazione, i talenti femminili. L’iniziativa rientra nelle attività portate avanti quotidianamente per associare al concetto di brand “Fatto apposta per me” il valore dell’inclusività all’interno di un più ampio impegno per le politiche di Diversity e Inclusion che da sempre anima l’insegna e, tra le altre cose, vede MediaWorld socia sostenitrice e parte del network di Valore D, la prima associazione di imprese che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese, per il secondo anno consecutivo.
Inoltre, MediaWorld ha ottenuto il riconoscimento Italy’s Best Employers for Women 2022 a seguito di una ricerca basata su 2,5 milioni di commenti online in relazione all’ambiente di lavoro per donne, cultura d’impresa, formazione professionale e pari opportunità condotta dall’Istituto Tedesco Qualità ITQF che ha stilato la classifica delle aziende considerate virtuose in questi ambiti.
Al progetto formativo dedicato alle giovani donne italiane, MediaWorld affianca una campagna celebrativa finalizzata all’abbattimento dei pregiudizi attraverso il racconto di cinque storie di donne che sono riuscite ad emergere e distinguersi in campi solitamente attribuiti agli uomini. Ed è di queste donne che MediaWorld, con il supporto di due testimonial d’eccezione come La Pina e Sofia Viscardi, vuole farsi portavoce, amplificandone i successi, le esperienze e le sfide vinte, perché siano di esempio alla future generazioni.
La campagna, ideata dal Gruppo Armando Testa e sviluppata sui canali digital inviterà gli italiani a scoprire il contributo di queste donne tramite una landing page dedicata e numerose attività social. Inoltre, l’iconica M rossa di MediaWorld si ribalterà, proprio come i pregiudizi, diventando la W di “woman”, simbolo e promemoria della possibilità di far crollare gli stereotipi di genere. La campagna, on air a partire dall’1 marzo, prevede una comunicazione su tutti i canali digitali (sito, DEM, social, digital adv).
Cinque donne che con la loro esperienza hanno ribaltato gli stereotipi
Chiara Rota – il posto delle donne è in cucina
Chiara, 35 anni, ha creato una startup che porta il cibo italiano e la cucina di qualità nelle case di tutto il mondo.
Con un diploma in perito informatico e una laurea in ingegneria, ora è Founder e CEO di MyCookingBox, la startup che offre le istruzioni e le materie prime di qualità per realizzare piatti italiani anche all’estero.
Margherita Maiuri – le donne sono ossessionate dall’aspetto fisico
Margherita, 35 anni, è ossessionata dalla fisica per scoprire come imitare la natura attraverso la tecnologia.
Laurea al politecnico di Milano in Ingegneria Fisica, dottorato di Ricerca in Fisica, postdoctoral Research Fellow presso il Dipartimento di Chimica della Princeton University. Ha vinto diversi premi e continua il suo lavoro di ricerca e mamma.
Giulia Bassani – le donne sono meno ambiziose per questo non puntano in alto
Giulia, 22 anni, punta ancora più in alto: allo spazio e a diventare astronauta.
Astro Giulia per i suoi follower è una delle under 30 “Visionarie” dei Visionary Days. Studentessa di ingegneria aerospaziale, scrittrice con un futuro da astronauta, Giulia è anche l’assistente del Coordinatore Nazionale per la World Space Week, l’evento che si tiene ogni anno nel mese di ottobre per celebrare la scienza e le discipline STEM.
Paola Allamano – l’umore delle donne cambia in modo imprevedibile
Paola, 43 anni, ha creato una startup con cui prevenire gli effetti meteorologici del cambiamento climatico.
Ingegnere per l’ambiente e per il territorio, ha un dottorato di ricerca in Ingegneria Idraulica al Politecnico di Torino, dove ha svolto attività di didattica e ricerca post-doc nei campi dell’idrologia, della moderazione ambientale e della statistica. Una passione che diventa professione. È Co-Fondatrice e CEO di WaterView, una soluzione software che usa strumenti di visione per rappresentare fenomeni atmosferici.
Greta Galli – le bambine preferiscono giocare con le bambole
Greta, 19 anni, preferiva giocare con i mattoncini e li ha fatti diventare un robot
Il suo primo robot costruito tutto da sola risale alle scuole medie. A 16 anni costruisce e assembla Cyborg3 la sua mano cibernetica realizzata con Arduino che unisce la sua passione per la meccanica e la robotica ed è utile alle persone con disabilità. Oggi è una studentessa di informatica e una tech influencer sui social dove è conosciuta come “la ragazza dei robot” ma anche una coach maker che condivide la sua passione per le STEM con il tono di voce della Generazione Zeta.
Aggiungi commento