Quando George Lucas ha ceduto il suo impero stellare a Disney, ci si aspettava che il lascito di Lucas avrebbe mantenuto una certa influenza sui nuovi capitoli della saga. Invece, si è scoperto che le cose sono andate diversamente, specialmente riguardo alla figura della protagonista di quella che sarebbe stata la nuova trilogia sequel. Secondo diverse fonti, Lucas aveva stilato un accordo con Disney per continuare la saga seguendo il suo percorso originale. L’accordo avrebbe incluso l’uso delle sceneggiature da lui abbozzate, fornendo una continuità alla sua visione della saga. Tuttavia, le sue idee non sono state considerate adatte per rilanciare il franchise cinematografico. Il progetto è stato consegnato nelle mani di J.J. Abrams, segnando una separazione temporanea tra Lucas e il mondo di Star Wars come era stato immaginato originariamente.
Una delle idee chiave di George Lucas per la trilogia sequel era il personaggio di una giovane donna come protagonista, un personaggio che aveva vari nomi nelle diverse versioni del suo abbozzo: Taryn, Thea, Winkie. Questo concetto è rimasto costante nel tempo, anche quando il progetto è passato ad altre mani. Alla fine, il personaggio è diventato Rey, interpretata da Daisy Ridley, nel film “Star Wars: Il Risveglio della Forza.
Lucas aveva concepito Taryn come una giovane ragazza di 14 anni, una forza sensitiva che avrebbe intrapreso un viaggio epico per diventare un Cavaliere Jedi. Michael Arndt, che aveva collaborato con Lucas alla sceneggiatura, ha rivelato che il concetto di una ragazza come outsider che vive ai margini della galassia era centrale per la storia, anche se alla fine le sue caratteristiche sono state modificate per creare Rey. Lucas aveva in mente una trama che avrebbe incluso la presenza di Luke Skywalker come una figura enigmatica che si era isolata dal resto del mondo, un po’ come il colonnello Kurtz in Apocalypse Now. Tuttavia, Lucas sapeva che l’introduzione di Luke nella storia avrebbe spostato l’attenzione dal protagonista principale, causando problemi di equilibrio narrativo.
La visione di Lucas era audace, e comprendeva la decisione di far morire Luke in Episodio VIII.
Questo elemento della trama sarebbe stato il momento di svolta per la storia e avrebbe avuto un impatto significativo sul futuro della saga. Tuttavia, non vedremo mai la versione originale della storia di Lucas.
In un’intervista del 2012, Lucas aveva dichiarato di voler essere coinvolto come consulente creativo per i nuovi film, aiutando a sviluppare la sceneggiatura e colmare i punti vuoti nella trama. Ma le decisioni di Disney e J.J. Abrams hanno condotto la saga in una direzione diversa. Nonostante la divergenza di opinioni e l’adattamento delle idee originali di Lucas, il contributo del creatore di Star Wars rimane evidente nelle basi della trilogia sequel. Anche se il personaggio di Taryn è diventato Rey, l’idea di una protagonista forte, indipendente e coraggiosa rimane al centro della nuova trilogia, un segno tangibile della visione originale di George Lucas.