Il 24enne Takerufuji ha compiuto un’impresa storica vincendo un torneo di massima divisione al suo debutto nel sumo professionistico, un evento che non accadeva da 110 anni.
Una vittoria contro ogni pronostico
Domenica a Osaka, Takerufuji ha trionfato al makuuchi, la massima divisione del sumo, sconfiggendo in finale Gonoyama, un lottatore più esperto. La sua vittoria è stata ancora più sorprendente considerando un brutto infortunio alla caviglia che lo aveva costretto a lasciare l’arena in sedia a rotelle il giorno prima.
Un talento precoce e un record eguagliato
Takerufuji, il cui vero nome è Mikiya Ishioka, proviene dalla prefettura di Aomori ed è considerato uno dei più promettenti lottatori di sumo della sua generazione. Con 13 vittorie e 2 sconfitte nel torneo, ha eguagliato il record di 11 incontri consecutivi vinti stabilito dal leggendario yokozuna Taiho nel 1960.
Un esempio di riscatto per il sumo
Takerufuji rappresenta una speranza per il sumo, uno sport che negli ultimi anni ha dovuto affrontare diverse critiche per episodi di bullismo e abusi. La sua giovane età, il suo talento e la sua tenacia lo rendono un modello positivo per le nuove generazioni di lottatori.
Un’importante tradizione giapponese
In Giappone, il sumo ha una grande rilevanza ed è considerato una disciplina nazionale. I lottatori più forti sono delle vere e proprie celebrità e godono di grande fama e contratti molto remunerativi.
La stagione del sumo professionistico
La stagione del sumo professionistico è strutturata in sei tornei honbasho, tre a Tokyo e tre tra Osaka, Nagoya e Fukuoka. I lottatori combattono per migliorare la propria posizione nella classifica generale in base ai risultati ottenuti in ciascun torneo.
Un’impresa da non dimenticare
La vittoria di Takerufuji è un evento storico che segna l’inizio di una nuova era nel sumo. Il suo talento e la sua dedizione lo proiettano verso un futuro radioso e fanno di lui un esempio da seguire per tutti gli atleti.