#t0rtadimele. L’arte di Giulia Cecchettin continua a vivere

Un anno fa, la scomparsa di Giulia Cecchettin, studentessa di ingegneria biomedica e giovane illustratrice di Vigonovo, Veneto, ha sconvolto l’Italia. Giulia è stata vittima di un femminicidio che ha lasciato un vuoto incolmabile, ma il suo spirito creativo e il suo amore per l’arte continuano a vivere attraverso la Fondazione Giulia Cecchettin. Questa iniziativa, nata per volontà della sua famiglia, rappresenta un commovente tributo alla memoria della giovane artista e si propone di onorare i suoi sogni e valori.

Giulia Cecchettin era una talentuosa illustratrice che condivideva i suoi disegni attraverso il suo account Instagram @t0rtadimele. Lì, con una dolce ironia, amava presentarsi con la frase “Just me, pretending I’m not that bad at drawing” (“Semplicemente io, che faccio finta di non essere male nel disegno”). I suoi lavori, carichi di delicatezza e colori vivaci, esprimevano una gioia di vivere, pur nella semplicità della linea e nel sorriso accennato dei suoi personaggi.

Il primo post, dedicato alle “apple sisters” – tre sorelle con una mela sul petto – e l’ultimo, il “Vaso di fiori,” sono diventati simboli della sua sensibilità e creatività, un’icona del suo amore per l’illustrazione e per l’umanità.. La Fondazione ha scelto quest’ultimo disegno come logo ufficiale, considerandolo l’essenza di Giulia: dolcezza, sensibilità e capacità di vedere la bellezza anche nelle piccole cose.

Dopo la tragica scoperta del suo corpo nella foresta tra il lago di Barcis e Piancavallo, la creativaAlessandra Loreti, con il consenso della sorella di Giulia, Elena, ha dato vita a un progetto commemorativo: un invito a reinterpretare i disegni di Giulia, per dare voce alla sua arte e tenere vivo il suo ricordo. Sotto l’hashtag #t0rtadimele, illustratori e artisti di ogni parte del mondo hanno condiviso le loro versioni delle opere di Giulia, trasformando i suoi tratti delicati in simboli di speranza e di lotta contro la violenza di genere. Loreti ha descritto questa iniziativa come un modo per ricordare non solo la giovane donna vittima di femminicidio, ma soprattutto l’artista piena di sensibilità che Giulia era, invitando gli artisti a visitare il profilo di @t0rtadimele, scegliere un disegno e reinterpretarlo con il proprio stile.

Il progetto #t0rtadimele (con lo zero), a un anno dalla scomparsa di Giulia, ha preso nuova vita e significato grazie alla Fondazione Giulia Cecchettin, istituita da suo padre Gino, dalla sorella Elena e dal fratello Davide. La fondazione ha come missione quella di contrastare la violenza di genere e promuovere una società più equa e inclusiva. Giulia, con la sua umiltà e autoironia, aveva sempre definito i suoi lavori come semplici “scarabocchi,” ma la Fondazione vede in essi un’eredità preziosa, un dono di bellezza e speranza che oggi ispira centinaia di illustratori a contribuire a questo messaggio di amore e sensibilità.

Questa iniziativa ha coinvolto artisti di tutte le età e stili, dai fumettisti agli illustratori digitali, creando un flusso ininterrotto di immagini che celebrano la vita e l’arte di Giulia. Attraverso il tratto inconfondibile dei suoi disegni, Giulia immaginava un mondo più colorato, inclusivo e comprensivo. L’hashtag #t0rtadimele è diventato così il simbolo di una comunità che, armata di matite e pennelli, ha scelto di onorare la memoria di una ragazza che è stata molto più di una vittima. Loreti stessa ha dichiarato:

“Non lasciamo che sia il tempo a guarire le ferite, diamo noi un senso all’arte e alla bellezza di cui Giulia ci ha fatto dono. Non limitiamoci a piangerne l’assenza: restituiamole una nuova voce.”

L’arte di Giulia, benché tragicamente interrotta, ha continuato a ispirare e a dare un senso di comunità. Solo 17 erano i post pubblicati sulla sua pagina artistica, ma ogni schizzo e ogni disegno sono stati per lei un mezzo per trasmettere gioia e leggerezza.

In questo primo anniversario, la Fondazione Giulia Cecchettin e la designer Alessandra Loreti hanno voluto promuovere l’iniziativa con un messaggio ancora più forte. Oggi, gli illustratori di tutto il mondo sono invitati a scegliere una figura simbolica, dedicandola espressamente a Giulia e condividendola con il tag #t0rtadimele. Questo progetto non solo celebra la giovane artista, ma si pone anche come un movimento contro la violenza di genere, utilizzando la creatività per ricordare e sensibilizzare.

La storia di Giulia Cecchettin rimarrà per sempre un monito e una fonte di ispirazione. Grazie alla Fondazione e al supporto della comunità di illustratori e creativi, la sua voce continua a essere ascoltata, trasformando un evento tragico in un potente simbolo di speranza e unità.

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