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Supersonic Man

La fantascienza è un genere che ha potuto creare letteralmente un universo di possibilità narrative, sia nella narrativa cartacea che cinematografica. Sono moltissimi i mondi che essa ha saputo creare nella mente di vari autori, e molto spesso esse si fondevano anche con l’ideologia supereroistica dei fumetti, già in tempi remoti. Infatti l’avvento dei cinecomics non è solo appannaggio di questi ultimi due decenni, ma risale molto più indietro, e non sempre di natali americani. Infatti anche in altri paesi si sono cimentati per la realizzazione di film di fantascienza a base fumettistica, solo che all’epoca non erano conosciuti col nome di cinecomics, e non sempre erano tratti da serie a fumetti esistenti, ma soggetti dal quale era stato preso ispirazione a supereroi esistenti. È il caso del film “Supersonic Man”, film spagnolo realizzato alla fine degli anni settanta, più precisamente del 1979, diretto da Juan Piquer Simon, con protagonisti John Caffarel, Michael Coby, Dana Pollakov e Richard Yesteran. Film di fantascienza che ricalca il filone supereroistico derivato dai fumetti, infatti il protagonista Supersonic Man, alieno dotato di incredibili poteri giunge sulla Terra per far trionfare la giustizia, a parte alcune “licenze poetiche”, è in tutto e per tutti ispirato al grande Superman, compreso anche il un alter ego “umano”  come Clark Kent.

In un lontanissimo pianeta, i cui abitanti hanno raggiunto un grado di civiltà e di tecnologia molto evoluto, essi hanno deciso di utilizzare il loro sapere e la loro scienza per il bene degli altri popoli, così essi inviano un loro campione in incognito nei vari sistemi stellari, per far rispettare la giustizia e la pace, sulla Terra viene così inviato Supersonic Man, un essere dotato di svariati poteri, tra cui l’abilità di volare e una forza straordinaria. Nel frattempo un misterioso commando di uomini ben addestrati agli ordini del dottor Gulik un losco figuro che utilizza il suo genio per i suoi scopi personali di conquista,  penetrano all’interno di un’installazione di ricerca scientifica. Con spietata efficienza e grazie anche all’aiuto di un sofisticato robot, essi riescono ad aver ragione dei sistemi di sicurezza e delle guardie e rapiscono il professor Morgan, uno scienziato che ha inventato una formula per la creazione di un raggio Laser ad elevata capacità distruttiva. Il professor Morgan nonostante le minacce e torture subite, rifiuta di collaborare con il dottor Gulik, così quest’ultimo organizza il rapimento della sua unica figlia Patricia con lo scopo di ricattare Morgan.  Gli uomini di Gulik dopo aver individuato Patricia, procedono al rapimento, però all’ultimo minuto, interviene una misteriosa figura mascherata con tanto di mantello, che riesce a sconfiggere gli uomini di Gulik e salvare Patricia, per poi tornare da dove e venuto, Patricia ancora sconvolta, viene soccorsa da Paul un investigatore privato, che si interessa al caso di Patricia e vuole aiutarla a ritrovare il padre scomparso. Nel frattempo Gulik saputo che il suo piano è stato intralciato da un misterioso super eroe, organizza una nuova strategia non solo per rapire Patricia, ma anche per sconfiggere il suo “angelo custode”.  Dopo varie peripezie, si scopre che Paul altri non è che Supersonic Man, e dopo aver salvato Patricia dall’ennesimo tentativo di rapimento, riesce a scoprire il quartier generale di Gulik, e dopo esservi penetrato all’interno del covo del bieco scienziato, riesce a distruggere la base e a liberare il professor Morgan, padre di Patricia. Però la questione con Gulik non è finita, infatti egli prima che Supersonic Man distruggesse la base segreta, Gulik riuscì a scappare su un satellite artificiale, dal quale vuole riprendere  mano ai suoi piani di conquista, ma Supersonic Man grazie ai suoi poteri riesce ad individuare l’ultimo rifugio di Gulik, mettendo fine una volta per tutte alla minaccia del perfido e malvagio scienziato. Finita la missione, a Supersonic Man viene richiesto di ritornare sul suo pianeta natale, in attesa di una nuova missione di pace, ma egli innamoratosi di Patricia decide di rimanere sul nostro pianeta.

Un film che nonostante la sua veneranda età, la povertà di effetti speciali confronto ad altre produzioni dell’epoca e alla trama presso chè prevedibile, esso a mio parere ha un buona dinamicità nelle azioni per quanto riguarda il nostro pese un buon adattamento ai dialoghi e quel pizzico di comicità che sdrammatizzano il film, facendo scorrere annullando gli eventuali punti morti; dopotutto per essere una produzione europea su un film di fantascienza è fatto abbastanza bene, specie in un periodo, gli anni 70 – 80; dove per esempio in Italia i film di questo genere venivano per lo più etichettati come “fantascemenza!”.

Marco Giovanni Lupani

Marco Giovanni Lupani

grande appassionato di cinema di fantascienza, fantasy, horror e Trash. Interessato anche ai fumetti di ogni genere dai comics ai manga a quelli d'autore. Cosplayer della vecchia guardia dagli anni 90
intrigato da ogni cosa che possa stimolare la sua curiosità

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