In un mondo in cui ci sono milioni di ragazzini (e non solo…) che vanno dietro ai Pokémon in realtà aumentata, va piacere leggere la nascita di una nuova realtà dedicata ai “giochi di una volta”. Giochi che non sono dimenticati ma che hanno nuova linfa proprio grazie alla passione e al talento di persone comuni che vogliono “mettersi in gioco” e far conoscere e condividere un divertimento dal sapore antico.
Stiamo parlando del Subbuteo e stiamo parlando di una nuova realtà, il “Subbuteo Lab” che aprirà il 10 settembre nella splendida cittadina toscana di Certaldo (via Borgo Garibaldi 17) con l’obiettivo di creare una realtà che fin’ora non si è mai vista. Un luogo fisico, punto di riferimento per tutti gli amanti di questo gioco che sempre più ricoinvolge persone di tutte le età in cui si svolgeranno tornei, campionati, e “corsi di gioco” con l’ambizione di portare questa simulazione calcistica “analogica” anche fuori dalla location in tutti gli eventi di settore
Il Subbuteo è un gioco da tavolo nel quale viene riprodotto, in miniatura, il giuoco del calcio. Il gioco nacque ufficialmente in Gran Bretagna nel 1947 da un’idea dell’ornitologo Peter Adolph, riprendendo quella di un gioco già esistente dagli anni trenta, il New Footy, creato da W.L. Keelings. Il gioco ha avuto grande diffusione anche in Italia soprattutto durante gli anni settanta e ottanta. Esistono inoltre edizioni “storiche” del gioco (prodotte in Gran Bretagna negli anni cinquanta del XX secolo) anche per il rugby, il cricket, l’hockey su prato, il baseball e il calcetto.