Il catalogo Disney+ si ampia anche con storie e immaginari diversi dai loro, come la serie Angel di Joss Whedon, spin-off di Buffy, in arrivo a maggio su piattaforma.
Al di là delle polemiche che hanno travolto il suo showrunner, Angel è e resta una serie da vedere e rivedere, dai toni meno adolescenziali di Buffy, tra thriller paranormale, storia di super eroi cupa e urban fantasy: alla fine della terza stagione il vampiro con l’anima, interpretato da David Boreanaz, lascia Sunnydale e si trasferisce nell’assolata di solito ma qui particolarmente dark Los Angeles, dove diventa un detective dell’occulto e un paladino delle forze del bene contro il male. Con lui ci sono new entry, come l’afroamericano Charles Gunn e la fisica Fred, ma anche voti noti come Cordelia e Wesley Windham-Pryce, e nel corso degli episodi ricompaiono personaggi amati del Whedonverse, da Buffy a Spike, da Faith a Darla.
La vicenda si è snodata su cinque stagioni, dal 1999 al 2004, tra episodi singoli e continuity, vedendo Angel affrontare essenzialmente la perfida associazione soprannaturale Wolfram & Hart, anime nere da cui dipenderanno una serie di eventi crescenti nel corso delle stagioni, tra cui la nascita del figlio impossibile di Angel, Connor, la trasformazione di Fred in una divinità arcaica e l’arrivo dell’entità Jasmine.
Una serie interessante, che purtroppo ebbe una conclusione monca a causa di una cancellazione repentina: le avventure di Angel e amici sono continuate in fumetto, usciti nel nostro Paese per Italycomics nella serie Dopo la caduta, mentre recentemente Saldapress ha iniziato la pubblicazione di una nuova serie ispirata al vampiro con l’anima. Oggi l’urban fantasy è parte integrante dell’immaginario fantastico televisivo, e vedere o rivedere Angel fa senz’altro capire come questo fenomeno è iniziato, due decenni fa, per non sparire più da sogni e storie.