Storie Spaziali per Maschi del Futuro

È finalmente disponibile su Amazon “Storie Spaziali per Maschi del Futuro”, l’ultima creazione di Francesca Cavallo, autrice due volte best seller del New York Times. Questa raccolta di 12 fiabe, edita da Undercats, non solo ha fatto breccia nei cuori dei lettori, ma è subito balzata in cima alla classifica della Letteratura per Bambini e si è piazzata al quinto posto tra i Bestseller per adolescenti e ragazzi, guadagnando anche una posizione significativa nella classifica generale.

Le fiabe, splendidamente illustrate da Luis San Vicente, trasportano i lettori su 12 pianeti immaginari, ognuno dei quali è un riflesso di questioni cruciali che influenzano la crescita e l’identità maschile. In un’epoca in cui le aspettative sui maschi stanno evolvendo, Francesca Cavallo affronta domande provocatorie, come come sarebbe un mondo in cui i maschi si rifiutano di fare la guerra o non sentono il bisogno di essere eroi per sentirsi amati.

Ogni racconto è concepito per esplorare temi fondamentali: dalla capacità di riconoscere e accettare le proprie emozioni, all’importanza del consenso, passando per la difficoltà di confrontarsi con le aspettative familiari, fino alla gestione del rifiuto e il coraggio di riparare ciò che si è rotto. “Se un tempo si diceva ‘Auguri e figli maschi’, oggi forse si dovrebbe dire ‘Figli maschi? Auguri! Perché crescere un maschio non è mai stato difficile quanto lo è adesso”, afferma Cavallo, sottolineando l’urgenza di una nuova narrazione.

La scrittrice ha riscontrato un forte interesse internazionale per il suo lavoro: i diritti di pubblicazione di “Storie Spaziali per Maschi del Futuro” sono stati acquistati in lingue come spagnolo, tedesco, catalano, polacco, danese, portoghese e croato, confermando la sua rilevanza nel panorama editoriale contemporaneo. Tuttavia, la situazione in Italia è stata differente. “In Italia non ho trovato nessun editore che volesse investire nel progetto così com’era e allora lo pubblico con il mio marchio editoriale, Undercats, usando la piattaforma di self-publishing di Amazon”, racconta Cavallo, evidenziando la sua determinazione a far arrivare la sua visione al pubblico.

Per celebrare il lancio del libro, Francesca Cavallo ha organizzato una serie di eventi in tutta Italia. Tra i primi appuntamenti, il 4 ottobre a Milano, dove parteciperà Claudio Nader dell’Osservatorio Maschile, e il 6 ottobre a Brescia, al Festival Librixia, con Nicoletta Tonoli. A Venezia, il 7 ottobre, l’autrice sarà accompagnata da Francesca Zucchi, mentre a Roma, il 12 ottobre, parteciperà al XXI Congresso dell’Associazione Luca con Chiara Lalli. La tappa finale di questa prima serie di presentazioni si svolgerà a Bologna il 29 ottobre, con Vincenzo Branà.

Francesca Cavallo, originaria di Taranto e nata nel 1983, ha all’attivo 16 libri, tra cui il celebre “Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli”, un fenomeno mondiale con oltre 8 milioni di copie vendute. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per il suo contributo innovativo alla letteratura per l’infanzia e ha una lunga carriera di autoproduzione di progetti attraverso campagne di crowdfunding. Cavallo è diventata una voce autorevole sulla rappresentazione, l’inclusione e la diversità, portando il suo messaggio in contesti di prestigio come il Museo dei Nobel di Stoccolma e la Commissione Europea.

“Storie Spaziali per Maschi del Futuro” non è solo una raccolta di fiabe, ma un invito a riflettere su come si possa crescere un maschio nel XXI secolo, abbracciando una narrazione più inclusiva e complessa. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare i siti ufficiali www.maschidelfuturo.it e https://francescatherebel.com.

In questo modo, Francesca Cavallo non solo contribuisce al dibattito culturale attuale, ma crea anche uno spazio narrativo dove i giovani lettori possono esplorare e comprendere meglio le loro emozioni e identità in un mondo in continua evoluzione. La sua missione è chiara: costruire un futuro dove i maschi possano esprimersi liberamente, senza paura di essere giudicati o limitati da stereotipi obsoleti.

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