Nel cuore della campagna inglese, a pochi chilometri a nord-ovest di Salisbury, sorge imponente e misterioso Stonehenge, uno dei monumenti più iconici e affascinanti del mondo. Questo cromlech, un cerchio di enormi pietre megalitiche disposte in modo straordinario, ha suscitato l’interesse di studiosi e appassionati di misteri per secoli. Situato vicino ad Amesbury, nel Wiltshire, Stonehenge non smette mai di alimentare le curiosità di archeologi, storici e turisti. La sua maestosità e il suo enigma continuano a stimolare teorie, ricerche e congetture, nonostante siano passati oltre 5.000 anni dalla sua costruzione.
Il monumento si compone di un cerchio di enormi pietre erette, conosciute come megaliti, che sono sovrastate da architravi orizzontali creando una struttura di imponente bellezza. Alcune di queste pietre, che arrivano a pesare fino a 50 tonnellate, sono state estratte da cave lontane, situate a decine di chilometri di distanza. Le pietre più grandi, in gneiss, provengono da una collina a circa 30 chilometri, mentre le famose “pietre blu”, che aggiungono un tocco misterioso al sito, arrivano dal Galles, a oltre 200 chilometri di distanza. Come siano riusciti gli antichi a trasportare questi massi di tale grandezza rimane uno dei più affascinanti misteri, con teorie che suggeriscono l’uso di slitte, rulli di legno e manodopera altamente specializzata.
Stonehenge risale all’età del bronzo e del ferro, e la sua costruzione è avvolta nel mistero.
Alcuni racconti leggendari narrano che il mago Merlino sia stato coinvolto nel trasporto delle pietre dall’Irlanda all’Inghilterra, mentre altre storie parlano di re come Uther Pendragon e Costantino III, sepolti all’interno del cerchio di pietre. Questi miti, intrecciati con la storia, hanno conferito al monumento un’aura quasi magica, alimentando la curiosità che lo circonda. Sebbene ci siano numerose teorie riguardo alla sua funzione, una delle più accreditate suggerisce che Stonehenge fosse un osservatorio astronomico, progettato per allinearsi con eventi solari importanti, come solstizi ed equinozi. Tuttavia, anche questa teoria è al centro di discussioni tra esperti.
Recentemente, una nuova teoria ha suscitato grande interesse. Gli scienziati dell’University College di Londra e dell’Università di Aberystwyth hanno pubblicato uno studio che potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione di Stonehenge. Secondo la ricerca, le pietre del Wiltshire potrebbero non essere state erette solo per scopi religiosi, ma anche come simbolo di unificazione politica. Le pietre provenienti da regioni lontane come il Galles e la Scozia suggerirebbero che Stonehenge rappresentasse un potente emblema di identità condivisa tra le antiche tribù della Gran Bretagna. Questo spiegherebbe come il monumento sia riuscito a unire diverse comunità, attraverso l’impiego di materiali rari e preziosi, provenienti da tutte le parti della Gran Bretagna preistorica. In effetti, la logistica per il trasporto di queste pietre era straordinaria. Si ritiene che tribù di uomini abbiano impiegato mesi o addirittura anni per trasportare queste rocce, utilizzando tronchi di legno, imbarcazioni o altri metodi ingegnosi per spostare massi provenienti da luoghi lontani, dal sud-ovest del Galles fino alla Scozia.
Nel corso del XX secolo, il sito ha subito vari restauri, che hanno restituito a Stonehenge parte del suo antico splendore.
Tuttavia, questi interventi hanno sollevato dibattiti sulla fedeltà dell’attuale allineamento delle pietre rispetto a quello originario. Alcuni esperti sostengono che, sebbene il restauro sia stato essenziale per la conservazione del monumento, la struttura attuale potrebbe non rispecchiare esattamente l’aspetto che Stonehenge aveva millenni fa.
Nel 1986, Stonehenge è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, un riconoscimento che sottolinea la sua importanza storica e culturale. Oggi, oltre a essere una delle principali mete turistiche del Regno Unito, il sito è anche un luogo di pellegrinaggio per coloro che seguono tradizioni spirituali, come il celtismo e la wicca. Fino al 1984, Stonehenge ospitava un famoso festival musicale che si teneva durante il solstizio d’estate, ma che venne interrotto a causa di violenti scontri tra i partecipanti e la polizia.
Le scoperte recenti hanno reso ancora più intrigante il mistero di Stonehenge. Un’analisi chimica ha infatti rivelato che una delle pietre più significative, la Pietra dell’Altare, che si pensava provenisse dal Galles, potrebbe in realtà essere originaria della Scozia. Questa scoperta ha reso ancora più evidente la straordinaria impresa logistica che ha reso possibile la costruzione di Stonehenge. Gli studiosi suggeriscono che questo monumento non fosse solo un luogo di culto, ma anche un simbolo di unificazione politica tra le diverse tribù che abitavano la Gran Bretagna preistorica.
Stonehenge continua a essere una delle meraviglie più enigmatiche e studiate del nostro pianeta. Che si trattasse di un osservatorio astronomico, di un luogo di culto o di un simbolo politico, il monumento rimane un mistero che sfida le nostre certezze storiche, continuando a ispirare la ricerca e l’immaginazione di generazioni di studiosi e visitatori.
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