Rian Johnson, in una intervista su Empire ha dichiarato che avrebbe voluto chiudere Star Wars: The last Jedi con la scena in cui Leia e Rey sono sul Falcon assieme ai sopravvissuti. “Per me è stato molto importante avere quella scena finale, perché così è chiaro che ciò che Luke ha fatto non è stato soltanto per salvare quelle 20 persone ma per ispirare un’intera galassia. La nozione che quello che stiamo preparando, qui, è qualcosa di più grande nel prossimo capitolo. E quando Leia dice ‘Abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno’, lei sta parlando di tutto ciò che è a bordo del Falcon, ma anche di quello che vediamo dopo, ovvero che ora abbiamo una galassia che ha visto questo faro di speranza e si sta ispirando per affrontare un buon combattimento.”
Però, se lui avesse chiuso il film in questo modo, il sacrificio di Luke sarebbe risultato piuttosto futile, oltre ad aver spezzato i cuori di molti fan, sarebbe anche stato uno spreco, perché è vero che Rey ha dimostrato di essere degna della forza e di saperla usare molto bene, ma è anche vero che quella scena ha smosso e commosso, un po’ di anime in pena per la dipartita di Luke.
La scena di cui sto parlando, dovreste ormai saperlo tutti, è quella in cui il bambino/schiavo/stalliere, prende la scopa utilizzando con molta naturalezza la forza. Un bambino di cui nessuno sa nulla e che sembrava non avere nessuna finalità all’interno della narrazione, se non quella di personaggio secondario, si è reso in un certo qual modo protagonista. In fondo, anche se non sappiamo se Kylo abbia detto o meno la verità a Rey sulle sue origini, in un qualche modo il bambino è come Rey: nessuno, eppure in questo nessuno dimora la scintilla di una nuova speranza.
Ovviamente non sono mancati i paragoni tra questa scena e la scena di Topolino apprendista stregone, ma questa è un’altra storia.
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