In questi giorni Londra ha ospitato la famosa Celebration di Star Wars, il più importante raduno annuale per gli amanti e gli appassionati della saga di Lucas nata nel lontano 1977. Alcuni fortunati (e previdenti) italiani vi hanno partecipato, ma anche per chi è rimasto in Italia ci sono stati tre giorni stellari da non dimenticare: l’orchestra Verdi, diretta magistralmente dal Maestro Simone Pedroni, ha riportato all’auditorium di Milano le leggendarie colonne sonore della saga, scritte dal mitico John Williams, in tre concerti.
I brani proposti spaziavano lungo tutta la cronologia degli eventi da Episodio I: La Minaccia Fantasma a Episodio VII: Il Risveglio della Forza. Ascoltare ad occhi chiusi il brano “Duel of Fates” e rivivere mentalmente lo scontro tra Darth Maul, Qui Jo Jinn e Obi-Wan, è semplicemente elettrizzante. Mentre sentire in successione “Anakin’s Betrayal”, “The Imperial March” e “The Death of Padme” fa crescere nel pubblico un senso di profonda tristezza e dolore.
Dopo l’intervallo ci pensa la spensierata “Cantina Band” (che per due giorni ha visto un Bith della Rebel Legion Italian Base accompagnare gli orchestrali) ad alleggerire i toni portando il pubblico istintivamente a ticchettare con le dita, poi arrivano altri temi classici come “Princess Leia’s Theme” e “The Forest Battle” prima di passare ad alcuni brani dell’ultimo capitolo della saga: “Rey’s Theme”, “The Jedi Steps”, “Scherzo for X-Wings”; il tutto per culminare con “The Throne Room and End Title” tema perfetto a premiazione di uno spettacolo musicale ricco di emozioni travolgenti.
Ho voluto citare solo alcune delle sinfonie per invitare i lettori più curiosi magari a presentarsi al possibile (non confermato al momento) nuovo concerto del prossimo anno. A rendere le tre date del concerto ancora più elettrizzanti e interattive sono stai i figuranti ufficiali della Rebel Legion Italian Base e della 501st Italica Garrison (supportati dai giovanissimi Jedi della Galactic Academy) i quali presidiavano l’ingresso dell’Auditorium accogliendo il pubblico in arrivo, erano disponibili per foto durante l’intervallo e al termine del concerto, durante il bis, sfilavano in parata in sala arrivando sotto il palco come per rendere “tangibile” la “Forza” delle note scritte da Williams.
Da spettatore non posso che battere nuovamente le mani al Maestro Pedroni e all’Orchestra Verdi, capaci di regalare veramente splendide emozioni in musica.
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