Il film “Star Trek: Beyond” riporta gli spettatori nel mondo affascinante e complesso di Star Trek. La pellicola, diretta da Justin Lin e prodotta da J.J. Abrams, è terzo capitolo della saga, dopo “Star Trek” del 2009 e “Star Trek: Into Darkness” del 2013.
In Star Trek Beyond, l’equipaggio della USS Enterprise esplora gli angoli più remoti dello spazio conosciuto, dove lo attende un nuovo nemico misterioso, che metterà a rischio loro e tutto ciò che la Federazione rappresenta. Infatti durante il suo viaggio quinquennale, l’astronave subisce un violento attacco da parte di alieni sconosciuti che distruggono la nave. L’equipaggio sopravvissuto effettua un atterraggio d’emergenza su un pianeta dove dovrà affrontare un nuovo e pericoloso nemico.
Nel settembre 2013 J. J. Abrams annuncia di non poter dirigere il film a causa del suo impegno nelle riprese de Star Wars: Il risveglio della Forza. Nel maggio 2014 Roberto Orci viene considerato come possibile regista, ma nel dicembre successivo, lo stesso Orci conferma che sarà solo produttore della pellicola, e non avrà il ruolo di regista né sceneggiatore; allo stesso tempo viene pubblicata la short list dei registi candidati per il progetto, che comprende Edgar Wright, Rupert Wyatt, Morten Tyldum, Daniel Espinosa, Justin Lin e Duncan Jones. Nel tardo dicembre viene annunciato Justin Lin alla regia. Inizialmente, nel 2013, lo script viene scritto da Roberto Orci insieme a Patrick McKay e J. D. Payne, senza lo storico collaboratore di Orci, Alex Kurtzman, e con l’aiuto di Joe Cornish. Nel gennaio 2015, con l’abbandono di Orci, Doug Jung e Simon Pegg vengono ingaggiati per riscrivere la sceneggiatura. Le riprese del film sono iniziate il 25 giugno 2015 a Vancouver e successivamente si sono spostate a Squamish, nella Columbia Britannica, a causa dei ritardi dovuti alla sceneggiatura. Altre locations delle riprese sono state Seul e Dubai.
Piccola info totalmente “italiana”: in un’intervista rilasciata a Sky Sports News, l’allenatore Ancelotti ha confermato che interpreterà la parte di un dottore a bordo dell’Enterprise nel nuovo Star Trek Beyond: “Il marito dell’attrice Zoe Saldana è italiano (Marco Perego) e ho buone relazioni con la sua famiglia. Negli ultimi mesi erano a Vancouver a girare il film e mi hanno chiesto di presentarmi al regista, Justin Lin, che mi ha detto: “Ti metterò in una piccola scena”. Detto, fatto. Il “Dottor Ancelotti” avrà dunque il compito di esaminare un alieno finito a bordo dell’astronave e il suo volto sarà visibile a tutti.
Il secondo è stato Star Trek Beyond, il terzo film della serie di Star Trek reimmaginata da J.J. Abrams, e che son sempre andato a vedere SOLO per le parole Star Trek nel titolo. Questo perché sono cresciuto da bambino con la serie classica in TV e con i racconti novelization di James Blish pubblicati da Mondadori e questo mi ha creato un sense of wonder, che non mi è stato smosso da The Next Generation, Deep Space 9 e Voyager, ma che si era risvegliato solo con Enterprise, ma che in ogni caso mi porta al cinema a vedere qualunque film targato Star Trek. Nel caso del primo film, alla fine della proiezione mi alzai in piedi ed esclamai: “Per me… la corazzata Enterprise… E’ UNA CAGATA PAZZESCA!”. Per il secondo film, quasi non riuscii quasi neanche ad alzarmi dalla poltrona del cinema, e vedendo l’ultimo film di Star Wars compresi che J.J. Abrams è un vero fan di Star Wars che odia Star Trek. Per il terzo film mi son detto: “J.J. non lo dirige più, c’è un altro, l’ha scritto Simon Pegg… Proviamo… Alla peggio ho buttato quattro euro ed un paio d’ore di vita.”
E posso dire che non sono stati buttati. Certo, non tornerò a rivederlo o comprerò il DVD come ho fatto con altri film (come il mitico Predestination del 2014, 93 minuti di film tratti magistralmente da SETTE pagine di racconto, e girato con un tozzo di pane), ma le ore sono state state passate piacevolmente con un film del genere: “Adesso Sfasciamo un Astronave Seminuova/Quasi Usata e Salviamo un Po’ di Gente”. Del sense of wonder e del desiderio di esplorazione della serie originale c’era un modicum, e gli autori hanno cercato di inserirlo nella storicità dell’universo Trek, anche se distorta dai precedenti film. Ma almeno questa volta gli attori principali hanno cercato di recitare, e non solo di JiJioneggiare attorno ai personaggi, non vi erano effetti luminosi inutili e gratuiti, e la trama è ragionevolmente coerente, con Pegg che si mostra un ragionevole fan e sa delineare le parti per i vari personaggi, specie il suo.
Per cui, piena sufficienza per un film piacevolmente rumoroso vagamente ispirato a Star Trek e con qualche lacrimuccia di nostalgia sparsa in giro per varie citazioni, un valido motivo per passare due ore con l’aria condizionata dentro il cinema senza pentirsi per i soldi spesi.Ma Axanar è un’altra cosa. Axanar E’ Star Trek. Quello vero, quello delle origini, quello della grande esplorazione, ed io non posso che sperare che CBS e Paramount tolgano la testa da buco oscuro in cui l’hanno infilata, e la smettano di mettere i bastoni fra le ruote ai fan film.
Tuttavia, gli incassi di Star Trek Beyond, ma non solo, hanno deluso i suoi produttori, lo apprendiamo da una intervista su Geek Magazine a Simon Pegg, interprete di Scotty e co-sceneggiatore della pellicola diretta da Justin Lin. L’attore dfa delle ipotesi su cosa non sia andato durante il lancio del terzo film di Star Trek a livello di marketing internazionale alla luce anche dell’annuncio di un quarto episodio con il ritorno di Hemsworth:
“Credo che qualcosa sia andato storto nella fase di promozione – ha spiegato l’attore – Se guardiamo film come Suicide Squad, per esempio, di quello si è cominciato a parlare davvero con molto anticipo, così quando è uscito nelle sale tutte le persone già lo sapevano bene. La campagna marketing di Star Trek Beyond è iniziata troppo in ritardo. È andato benissimo, ma è stato una delusione se paragonato a Star Trek Into Darkness”.
Queste le parole in relazione al primo trailer:
“Mi fece davvero arrabbiare, perché mostrava già l’utilizzo di Sabotage nello stesso modo in cui veniva utilizzata nel film. Quello doveva essere un colpo di scena divertente e folle, ma hanno rovinato tutto nel primo trailer, che inoltre dava l’impressione si trattasse di un film d’azione. E se non sbaglio, avevano paura di menzionare il fatto che quell’anno fosse 50° anniversario della saga. Brancolavano un po’ nel buio”.
Anche se in generale Pegg dichiara che:
“Da un punto di vista professionale, si è rivelata un’esperienza davvero incredibile, perché l’accoglienza ricevuta era quella che sia io che il regista speravamo di ottenere. Il pubblico ha apprezzato il fatto di aver visto un vero film di Star Trek piuttosto che una pellicola camuffata da Star Trek”.