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Stairs, il manhwa di Ongoo

Torniamo in Corea, dove la produzione di manhwa, i fumetti, continua ad avere un ruolo di grande importanza. Oggi vogliamo parlare di Stairs, un titolo che si traduce letteralmente con “scale”. Questo lavoro fa parte della serie di opere fantasy che hanno come fulcro un dungeon, una torre o, in questo caso, un luogo particolare ideato per mettere alla prova quanti desiderano partecipare.

In Stairs ci troviamo alla fine del mondo conosciuto, dove si apre l’ingresso ad un immenso muro che ricorda la Grande Muraglia Cinese. Qui giungono i combattenti più abili provenienti da tutto il mondo. Alcuni di loro vogliono semplicemente mettersi alla prova, altri sono curiosi di scoprire cosa si cela all’interno di questa imponente struttura, mentre altri ancora sono attratti dalla leggenda che narra dell’esistenza di qualcuno o qualcosa in grado di realizzare i propri desideri. Tuttavia, nessuno è ancora riuscito a completare tutte le prove e raggiungere la fine del percorso.

Nella torre sono entrate molte persone. Alcune stanno ancora affrontando le innumerevoli rampe di scale che conducono da una prova all’altra, altre sono rimaste e si sono offerte di fare da giudici per prove che potrebbero risultare troppo pericolose per chi è meno esperto nell’arrampicata. Altre ancora hanno preferito abbandonare l’impresa e stabilirsi nelle piccole città all’interno del muro. In ogni caso, molte persone vivono ormai all’interno di questa imponente struttura.

La storia segue la scalata di tre ragazzi che hanno superato la loro prima prova e ora si incontrano sulle scale che conducono alla seconda. Ognuno di loro ha un obiettivo da raggiungere e un passato che prima o poi verrà a galla. Tuttavia, i protagonisti risultano un po’ stereotipati: una guerriera silenziosa con spade che nasconde segreti inconfessabili, un giovane e timido manipolatore di energie e infine il solito vivace e robusto scapestrato.

L’autore di questa opera, Ongoo, è abile nel narrare gli eventi e le prove che i tre protagonisti devono affrontare. Alcune idee sono ovviamente sfruttate in modo abbastanza usuale, mentre altre si rivelano un po’ più originali, ma si limitano al momento della singola prova. Le storie di fondo, ossia gli obiettivi per cui i tre protagonisti scalano la torre, vengono introdotte in modo sporadico e non sempre vengono riprese tra una prova e l’altra. Ciò significa che spesso assistiamo a prove molto diverse tra loro, che però, una volta concluse, non lasciano particolari ripercussioni e non contribuiscono allo sviluppo della trama

Tratto e continua a leggere su:

Stairs: prime impressioni

 

Scritto da MarcoF

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