Le cose più incredibili possono sempre anche accadere: anche che il Papa stringa la mano ad un supereroe. Mattia Villardita non è solo un cosplayer di Spiderman ma è una splendida persona che fa parte del progetto “Supereroincorsia“, che ha ricevuto anche un riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con queste emozionanti motivazioni “l’altruismo e le fantasiose iniziative con cui contribuisce ad alleviare le sofferenze dei più giovani pazienti ospedalieri”.
Ieri, 23 Giugno 2021, Mattia, in perfetto costume da Uomo Ragno, si è presentato nel Cortile di San Damaso in Vaticano per la consueta catechesi del Pontefice e il suo outfit non è rimasto inosservato. Il giovane e intraprendente ligure, ha consegnato al Pontefice la maschera del Supereroe dichiarando la sua prossima “avventura”: far visita, in collaborazione con l’Ispettorato di pubblica sicurezza Vaticano e con la presenza della banda musicale della Polizia di Stato, ai reparti pediatrici del policlinico Agostino Gemelli.
“Io mi vesto da Spiderman per strappare un sorriso ai più piccoli che sono in ospedale: lo faccio perché ho una malattia congenita, per 19 anni sono entrato e uscito dal Gaslini di Genova, e mi sarebbe piaciuto tantissimo, quando ero lì, solo, nel mio lettino, vedere Spiderman entrare dalla finestra della mia stanza…”. E sì, è così che si diventa l’Uomo ragno, “con il cuore”. Non c’è “un corso da supereroe” anche se Mattia ha messo su l’associazione Supereroincorsia: “Siamo un gruppo di giovani impegnati nel volontariato che, appunto travestiti da ‘eroi’, portiamo momenti di spensieratezza nei reparti pediatrici”. “Ho indossato per la prima volta questa maschera 4 anni fa, a Natale: dovevo consegnare un computer al San Paolo di Imperia e mi sono inventato qualcosa che potesse far divertire i bambini che stavano vivendo quello che avevo vissuto anche io”.
Il nostro “supereroe di quartiere”, durante il lockdown non si è mai fermato: non potendo visitare di persona i suoi giovani amici ricoverati ha fatto oltre 1400 telefonata, ora, con l’affievolirsi delle restrizioni e il “ritorno alla vita” potrà torna tornare a organizzare eventi e a portare il sorriso in ospedale a bambini meno fortunati: grazie da tutto il “popolo cosplay italiano”!