Venticinque anni fa, più precisamente il 5 marzo 1998, usciva nelle sale cinematografiche italiane il piccolo capolavoro cinematografico Spawn, un film live action basato sull’iconico personaggio creato da Todd McFarlane. A soli cinque anni dalla sua prima apparizione nei fumetti, Spawn era già diventato un fenomeno culturale, e il film rappresentava un audace tentativo di trasporre l’atmosfera oscura e complessa delle tavole disegnate in una pellicola live action.
Diretto da Mark AZ Dippé, “Spawn” si basa sull’omonimo fumetto di Todd McFarlane, pubblicato da Image Comics. McFarlane, figura di spicco nel mondo del fumetto, aveva creato Spawn nel 1992, contribuendo a rivoluzionare l’industria con storie mature e visivamente innovative. Il film, con un budget di 40 milioni di dollari, vede McFarlane nel ruolo di produttore esecutivo, mentre Dippé, già noto per il suo lavoro nel campo degli effetti speciali, ha contribuito anche alla sceneggiatura.
La trama: un’odissea infernale
Il film racconta la storia di Al Simmons, un killer professionista tradito e ucciso dal suo superiore Jason Wynn. Finito all’Inferno, Simmons stringe un patto con il demone Malebolgia per tornare sulla Terra e rivedere la sua amata moglie Wanda. Tuttavia, il suo ritorno è segnato da una trasformazione: il suo corpo è orribilmente sfigurato e ora è costituito da necroplasma, una sostanza infernale che lo rende un “figlio dell’Inferno”, noto come Spawn.
Spawn deve navigare tra il desiderio di vendetta e la tentazione di guidare le truppe infernali contro il Paradiso. La sua odissea è complicata dalla presenza del Clown, la forma umana del demone Violator, incaricato di assicurarsi che Simmons rispetti il patto, e da Cogliostro, un ex assassino redento che cerca di guidarlo verso la redenzione.
Il cast: volti iconici per personaggi memorabili
Il protagonista, Al Simmons/Spawn, è interpretato da Michael Jai White, che porta sullo schermo un’intensità e una fisicità che rendono giustizia al tormentato antieroe. John Leguizamo, trasformato dal trucco e dagli effetti speciali, offre una performance memorabile come il malefico Clown/Violator. Martin Sheen interpreta il cinico e spietato Jason Wynn, mentre Nicol Williamson e Melinda Clarke completano il cast rispettivamente nei ruoli di Cogliostro e Jessica Priest.
Un’epoca difficile per i cinecomic
L’uscita di “Spawn” avviene in un periodo turbolento per i film basati sui fumetti. L’estate del 1997 aveva visto il deludente “Batman & Robin”, interpretato da George Clooney, che ricevette critiche negative e portò alla cancellazione del previsto sequel “Batman Triumphant”. Ancora più disastroso fu “Steel”, un flop colossale con Shaquille O’Neal che incassò solo 1.7 milioni di dollari contro un budget di 16 milioni. In questo contesto, “Spawn” riuscì a distinguersi, sebbene il suo incasso di 55 milioni di dollari, a fronte di un costo di produzione di 40 milioni, non fosse sufficiente a garantirne un seguito.
La colonna sonora: un connubio di metallo ed elettronica
Una delle caratteristiche più distintive del film è la sua colonna sonora, che unisce band di musica metal e artisti di musica elettronica per creare un’esperienza auditiva unica. Contributi da artisti come Metallica, Incubus, Marilyn Manson e The Prodigy arricchiscono la pellicola, riflettendo l’energia e la tensione delle vicende di Spawn.
L’eredità di Spawn
Nonostante i risultati finanziari non eccezionali, “Spawn” ha lasciato un segno nel panorama dei cinecomic, dimostrando che era possibile portare sullo schermo storie più cupe e mature. Il personaggio di Spawn è rimasto popolare e ha continuato a essere protagonista di fumetti, serie animate e progetti cinematografici. Todd McFarlane ha annunciato piani per un riavvio, alimentando le speranze dei fan di vedere una nuova incarnazione del loro eroe infernale preferito. A venticinque anni dall’uscita nelle sale italiane, “Spawn” rimane un esempio affascinante di come il mondo dei fumetti possa influenzare il cinema. La pellicola di Mark AZ Dippé, pur con i suoi limiti, ha saputo catturare l’essenza del personaggio di McFarlane, offrendo agli spettatori un’avventura oscura e avvincente. In un’epoca in cui i supereroi dominano il botteghino, “Spawn” ci ricorda che c’è spazio per storie di redenzione e vendetta anche nelle ombre del fantastico.
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