Songs of Silence: Strategia e Art Nouveau in un’epica avventura su console e PC

Songs of Silence, sviluppato da Chimera Entertainment, è un titolo che si inserisce nel panorama dei giochi di strategia 4X (esplorazione, espansione, sfruttamento e annientamento), con un approccio che semplifica alcune delle meccaniche classiche di gestione, rendendolo accessibile anche ai nuovi arrivati. Tuttavia, per i veterani del genere, nonostante le sue indubbie qualità, ci sono delle limitazioni che potrebbero risultare frustranti. L’esperienza, seppur affascinante, oscilla tra l’epica narrativa e un gameplay che non sempre soddisfa le aspettative.

Una Trama Epica, Ma Non Profonda

La trama di Songs of Silence ci trasporta in un mondo devastato da una guerra tra due fazioni principali: gli umani e i Celestiali. Dopo il conflitto, una fragile pace regna su un pianeta dilaniato, ma una nuova minaccia, i “Purgatori”, minaccia di distruggere tutto. In questo contesto, il giocatore assume il comando di un esercito, cercando di salvare il mondo dalla rovina.

Nonostante l’ambientazione prometta grandiosi sviluppi, la narrazione, pur mantenendo un tono classico di alta fantasia, manca di quella profondità emotiva che ci si aspetterebbe. La storia si sviluppa attraverso una serie di eventi lineari, e seppur arricchita da colpi di scena, non riesce a coinvolgere appieno il giocatore. I personaggi sono ben delineati visivamente, ma risultano poco originali nelle loro motivazioni, e le interazioni tra di loro non riescono a trasmettere il peso emotivo della guerra che infuria. La semplicità della trama potrebbe non essere sufficiente per affezionarsi ai protagonisti e alle loro vicende.

Gameplay: Semplificazione e Frustrazione

Dal punto di vista del gameplay, Songs of Silence cerca di semplificare le meccaniche classiche del genere 4X, ma non sempre con successo. La gestione delle risorse e lo spostamento delle truppe sulla mappa seguono un sistema a turni, ma la possibilità di effettuare mosse rapide e la gestione delle città risulta limitata. Ad esempio, l’unione di eserciti o il tracciamento di percorsi complessi sulla mappa potrebbe risultare macchinoso, riducendo la libertà di manovra che ci si aspetta da un gioco di strategia.

Le battaglie, che si svolgono in tempo reale, sono uno degli aspetti che maggiormente definiscono il gioco. Nonostante ciò, la gestione delle truppe in battaglia non risulta particolarmente complessa, e l’intelligenza artificiale di queste ultime lascia a desiderare. Spesso, i soldati compiono azioni evitabili che possono portare a perdite inutili e rallentare il ritmo del gioco. Questo, unito a un sistema di battaglie che non sempre consente una grande varietà di strategie, potrebbe deludere chi cerca un livello di profondità maggiore.

Un Comparto Artistico Eccellente

Uno degli aspetti più riusciti di Songs of Silence è senza dubbio la sua direzione artistica. Il gioco vanta uno stile grafico ispirato all’arte liberty, con dettagli ricercati e colori vibranti che contribuiscono a creare un’atmosfera unica e affascinante. La bellezza visiva del gioco è davvero un punto di forza: la mappa e i paesaggi sono magnifici e ricchi di dettagli, dando vita a un mondo che affascina e cattura lo sguardo. Nonostante qualche piccolo difetto tecnico, soprattutto prima delle battaglie, la qualità grafica riesce a immergere completamente il giocatore nell’esperienza.

In aggiunta, la colonna sonora, composta da Hitoshi Sakimoto (già noto per le sue opere in Final Fantasy Tactics e Valkyria Chronicles), aggiunge un ulteriore strato di profondità emotiva al gioco. La musica è epica, coinvolgente, e accompagna perfettamente le battaglie, intensificando le emozioni che si provano durante le scelte strategiche.

Meccaniche di Battaglia e Gestione delle Carte

Le battaglie in tempo reale sono un punto cruciale di Songs of Silence. Quando gli eserciti si scontrano, il combattimento avviene in tempo reale, con le truppe che si muovono autonomamente. Il giocatore può influenzare la strategia di battaglia grazie alle abilità speciali dei comandanti e delle truppe, che vengono gestite tramite delle carte. Ogni comandante ha abilità uniche, che possono cambiare le sorti della battaglia, come il potenziamento delle truppe o la cura delle ferite.

L’utilizzo delle carte è uno degli aspetti distintivi del gioco, e sfruttarle al meglio è essenziale per ottenere vantaggi in battaglia. Tuttavia, la meccanica di gestione delle carte potrebbe risultare non sempre fluida, e per alcuni giocatori la necessità di sfruttarle al massimo potrebbe risultare frustrante, dato che la strategia tende a concentrarsi molto su questa componente.

Accessibilità e Traduzione

Un altro aspetto che potrebbe rappresentare un limite per alcuni giocatori è la mancanza della lingua italiana. Sebbene il gioco sia tradotto in diverse lingue, l’assenza della lingua italiana potrebbe limitare l’accessibilità per chi non è completamente fluente in inglese, specialmente per la comprensione della trama e delle varie dinamiche di gioco.

Potenziale da Sfruttare

In conclusione, Songs of Silence è un gioco che affascina grazie alla sua estetica unica e alla profondità strategica delle sue meccaniche. La sua atmosfera visiva, unita a una colonna sonora coinvolgente, offre un’esperienza che merita attenzione. Tuttavia, il gioco presenta alcuni difetti, come la narrazione superficiale, l’intelligenza artificiale delle truppe non sempre soddisfacente, e la semplificazione delle meccaniche che, per i più esperti, potrebbe risultare limitante. Nonostante questi difetti, Songs of Silence rimane un titolo solido e affascinante, che potrebbe evolversi ulteriormente attraverso aggiornamenti e espansioni, migliorando le sue debolezze e offrendo un’esperienza ancora più completa per i fan del genere. Seppur con qualche pecca, il titolo di Chimera Entertainment ha tutte le carte in regola per crescere e affermarsi come una delle sorprese più piacevoli di quest’anno.

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