SLIM, la sonda lunare giapponese atterrata per sbaglio sottosopra, continua a stupire: ha superato anche la terza notte lunare, nonostante non fosse progettata per resistere alle rigide temperature notturne sulla Luna.
Un’impresa inaspettata: Gli stessi ingegneri della JAXA (l’agenzia spaziale giapponese) non credevano ai loro occhi quando SLIM si è riaccesa dopo la sua terza notte lunare. La sonda, infatti, non è dotata di alcun sistema di riscaldamento o di isolamento adeguato per proteggersi dal gelo estremo che avvolge la Luna durante le due settimane di buio.
We successfully communicated with #SLIM on 04/23, confirming that SLIM survived its 3rd night! This is the lunar surface taken by the navigation camera on 04/23. Because this was captured during the earliest Moon phase yet, the Moon is bright and shadows are short. #GoodAfterMoon pic.twitter.com/ppqanYWGvH
— 小型月着陸実証機SLIM (@SLIM_JAXA) April 25, 2024
Alla ricerca di risposte
Il team di SLIM è impegnato a capire le ragioni di questa incredibile resistenza. Nei loro post su X.com, spiegano che stanno investigando i fattori che hanno permesso alla sonda di sopravvivere per ben tre volte all’ostile ambiente lunare. Un ruolo importante potrebbe averlo avuto il tempo variabile necessario ai pannelli solari per generare energia sufficiente e il momento in cui la Luna diventa visibile dal Giappone.
Un successo oltre le aspettative
Nonostante il rocambolesco atterraggio sottosopra, SLIM ha già centrato gli obiettivi principali della missione: dimostrare la fattibilità di un atterraggio lunare con un’alta precisione (circa 100 metri di margine d’errore) e rilasciare due lander sperimentali a basso costo.
Una sonda tenace
La resistenza di SLIM va oltre il successo scientifico. Diventa un simbolo di tenacia e ingegno, dimostrando che anche di fronte a imprevisti e ostacoli apparentemente insormontabili, la tecnologia può riservare sorprese eclatanti.
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