Solo Leveling è un manga coreano, la storia è tuttora in svolgimento, ma mi ha spinto a scrivere un pezzo perché ha pizzicato alcune corde interessanti. Da buon nerd, adoro tutto quello che riguarda Dungeons & Dragons, e amo le storie fantasy con cavalieri, maghi, draghi, ecc … Adoro anche i videogiochi alla Baldur’s Gate, con cui posso interagire impersonando un manipolo d’avventurieri in cerca rogne. In Solo Leveling ho trovato un connubio di entrambe le cose, ma rivisitato in chiave moderna.
Sung Jin-woo è un ragazzo dei nostri tempi che tenta di sbarcare il lunario con un’attività del tutto fuori dal comune; lui è uno dei pochi sul pianeta in grado di entrare in grandi portali che si aprono casualmente nel nostro mondo e che lo connettono con dungeon pieni di mostri. L’obiettivo è sconfiggere il Boss prima che il tempo scada ed il portale collassi, permettendo ai mostri libero accesso al nostro mondo.
La struttura della storia è tutta qui; un bel videogame costruito attorno al nostro protagonista che, come sempre accade, ha qualcosa di speciale. Sung Jin-woo è riuscito a sopravvivere ad un dungeon stranissimo e ne è uscito con la capacità di accumulare esperienza e salire di livello; una cosa che è preclusa a tutti i suoi colleghi “Hunters” che nascono e muoiono con lo stesso livello di potere. Tutti gli Hunters sono legati a delle caratteristiche base (forza, destrezza, intelligenza, ecc …) simili a quelle di D&D; oltre a questo, i nostri eroi sviluppano delle classi, come guerriero, mago, assassino, curatore, ecc … Insomma, sembra proprio di essere di fronte ad una sessione di D&D fusa con tutte le problematiche sociali della nostra epoca; perché i più forti Hunters sono capaci d’imprese eroiche, ma sono anche considerati alla stregua d’armi di distruzione di massa.
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Scritto da MarcoF
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