Il termine “Umarell” evoca immediatamente un’immagine familiare: uomini anziani, mani dietro la schiena, sguardo fisso su un cantiere, pronti a elargire consigli non richiesti agli operai. Questa figura, un simbolo inconfondibile della cultura urbana italiana, ha trovato una nuova celebrazione in Smemorell, il memo degli Umarells, il libro-gioco di Danilo Masotti, finalmente disponibile.
Dietro questo progetto c’è una storia curiosa e nostalgica. Masotti, blogger e osservatore della realtà bolognese, ha coniato il termine “Umarell” nel 2005, ispirato da un incontro casuale con un anziano signore che passeggiava con il suo cane in un parcheggio ghiacciato. Quell’incontro non solo ha dato vita al neologismo, ma ha anche aperto le porte a un intero universo narrativo e sociale, culminato nella consacrazione del termine nel dizionario italiano nel 2022.
Con Smemorell, Masotti ci porta a esplorare questo universo fatto di dettagli apparentemente semplici, ma straordinariamente affascinanti. Il cofanetto include un libriccino scritto dallo stesso Masotti e illustrato dal talentuoso Mauro Squiz Daviddi. Il libro racconta con ironia e affetto l’essenza degli Umarells: le loro abitudini, i loro hobby, le posture iconiche (le mani intrecciate dietro la schiena sono ormai leggendarie). Accanto al libro, il cofanetto propone un gioco di memoria che richiama il celebre Memory, con 42 tessere raffiguranti gli oggetti e le situazioni tipiche della vita da Umarell, come la ruspa, le bocce e persino il mitico giubbotto multitasche.
Questo gioco non è solo un passatempo, ma un vero e proprio omaggio alla memoria, non solo quella ludica, ma anche culturale. Presentato con una “Smemorell Night” a Bologna, l’evento ha visto gli Umarells stessi sfidarsi in un torneo che ha celebrato il loro ruolo di custodi della lentezza in una società sempre più frenetica.
Masotti sottolinea che gli Umarells non sono semplicemente dei “rompiscatole”. Sono figure che incarnano un amore profondo per il territorio e per i piccoli dettagli che spesso sfuggono nella vita di tutti i giorni. In un condominio dove i vicini si ignorano, l’Umarell diventa il punto di riferimento, quello che attacca cartelli per far rispettare le regole o che si assicura che tutto fili liscio. Dietro ogni grande Umarell, dice Masotti, c’è una grande zdaura, termine bolognese che indica le mogli energiche e organizzatrici che, con saggezza e un pizzico di strategia, spingono i loro mariti fuori di casa, verso una vita di osservazioni attente e commenti critici sui lavori in corso.
Smemorell non è solo un gioco o un libro, ma una celebrazione di un mondo che Masotti studia da quasi vent’anni con affetto e ironia. È un invito a guardare con occhi nuovi una categoria umana che, sebbene spesso oggetto di scherzi, rappresenta un pezzo fondamentale del nostro tessuto sociale. Perché, in fondo, un po’ Umarell lo siamo stati tutti.
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