Oggi parliamo di Silvestro II, forse il personaggio più misterioso della storia di Roma. Silvestro II,al secolo Gerberto D’Aurrillac divenne papa il 2 aprile 999. Fu persona coltissima,esperta di ogni arte e dotata sicuramente di una mente acuta e insaziabile.Su di lui circolano numerose storie e sia che si voglia dar retta alle varie leggende nere, sia che si voglia credere alla sua figura storica, ci si accorgerà di trattare di un uomo fuori dal comune. La situazione storica in cui Gerberto divenne Papa era caratterizzata dall’apice della lotta per le investiture. Infatti il pontificato precedente ebbe una storia molto travagliata.
Ottone III, l imperatore tedesco aveva messo sul soglio pontificio suo cugino, Brunone con il nome di Gregorio V.(correva l’anno 996 ). Apertamente osteggiato dalla nobiltà romana, guidata da Crescenzio ( Quello dell’ omonima via parallela a via Cola di rienzo Ndr), Brunone fu costretto a rifugiarsi a Pavia. Nel frattempo a Roma venne eletto da Crescenzio un anti papa: Giovanni XVI.
Ma Ottone III, dopo essere venuto in soccorso di suo cugino, fece decapitare Crescenzio e fece appendere il suo corpo in cima a monte Mario, al tempo chiamato Mons Malus. All’ antipapa Giovanni XVI le cose andarono ancor peggio: gli vennero mozzati il naso e le orecchie e gli furono strappati lingua ed occhi. Morì su una gogna in convento. Ottone III ,forse pentito,inizio a pellegrinare tra conventi mentre Gregorio V morì qualche anno dopo. Ottone Poi cercò di riportare il Sacro Romano Impero ai suoi fasti originali, non riuscendoci.
Ma riprendiamo la storia di Gerberto. Dunque Gerberto nacque attorno al 940 da una famiglia di contadini. Inizialmente studiò nel convento di Saint Geraud. Li si dovette distinguere, perché il conte di Barcellona lo chiamò a studiarein una sua scuola in Spagna. Il territorio spagnolo era sotto il dominio arabo. Al tempo gli Arabi eccellevano in ogni campo della scienza, e le loro conoscenze di astronomia,alchimia,fisica e filosofia erano grandiose e le nozioni della matematica erano impressionanti. Gerberto rimase impressionato da questa cultura, e divenne mussulmano pur di entrare in possesso delle conoscenze più importanti. Fu quindi apostata ed abiuratore del cristianesimo. Ma la sua cultura era talmente ampia che L’ imperatore Ottone I lo volle come educatore dei figli.
La sua conoscenza era tanto strabiliante che molti credettero derivasse dalla magia o da qualche diavolo. In Fin dei conti al tempo si poteva venir considerati diabolisti per molto meno!
Comunque Gerberto divenne Vescovo di Reims. Nel 996 però fu scomunicato e gli fu tolta la mitra. Poco dopo venne riabilitato,gli fu tolta la scomunica e fu negata sia la sua aburazione del cristianesimo sia l’ apostasia. Divenne Papa nel 999 grazie all’ influenza di Ottone III. Ottone III venne a regnare a Roma,sperando di poter ricreare idealmente l’Impero Romano. E si fece costruire un palazzo sull’ aventino, proprio davanti al Palatino, sede dei palazzi imperiali di Roma.(non sono ancora riuscito a trovare questo palazzo o qualche segno della sua esistenza, tuttavia! Ndr)Ma i romani lo cacciarono da Roma,non volendo avere un re straniero.
Silvestro II fu anche il primo papa a richiedere una crociata (ma la prima sarebbe partita anni dopo) e sostenne la cristianità durante la grande paura dell’ anno mille.(Mille e non più mille) Anzi, fu il primo a cospargersi il capo di cenere la notte del 31-11-999 (San Silvesto!), quando tutta Roma invocò la pietà divina temendo la fine del mondo. Fin qui abbiamo trattato della parte storica,ma adesso ci addentriamo nella leggenda che poi è quello che tutti stavamo aspettando…
IL PAPA MAGO
Su Gerberto le leggende sono numerose e non tutte spiegabili con la semplice maldicenza popolare. Si dice che Gerberto fosse in tresca con una strega, che avesse incatenato un demone in una maschera d’ oro, che avesse un libro magico e un Djinn al suo servizio… In ogni caso vedremo che tutte le leggende cercano di spiegare la salita al potere di Gerberto con un potere esoterico.
Meridiana. Mentre Gerberto era a Reims, incontrò una donna,Meridiana. Meridiana era una fata o più prosaicamente un adepta a riti esoterici. Non ci è dato di sapere se Gerberto si innamorò di lei o della sua scienza, ma rimase ammaliato da Meridiana. Per conquistarla si indebitò e perse tutto, inutilmente ( e fu pure scomunicato!?!). Un giorno però,mentre Gerberto ormai fallito si aggirava per un bosco,Meridiana gli venne in contro e gli propose in cambio della fedeltà e del segreto,conoscenza e potere (chi non avrebbe accettato?) .Grazie a Meridiana Gerberto si riprese economicamente e moralmente ed ottenne il successo ( tipo tornare vescovo? Ndr). Per Esempio sembra che Meridiana gli avesse predetto che sarebbe divenuto papa entro la fine del secolo, nonostante l’ elezione nel 996 di Gregorio V. Questa leggenda ha dei riscontri tipici della favola medievale:La donna che corrompe l’ uomo giusto,Il protagonista che degrada moralmente e l’ amore passionale e struggente che distruge l ‘animo umano ( C’ era un tale Lancillotto che…).
Il libro nero e il tesoro di Cesare. Gerberto era venuto in pellegrinaggio a Roma .Al tempo nel campo Marzio ( quella zona attorno al parlamento) c’era una statua molto malridotta. Un dito di quella statua indicava un punto e sul basamento era inciso in latino “Percuoti qui”. Il dito e la testa della statua erano stati colpiti da numerosi colpi di maglio, sferrati da improbabili cercatori di tesori. Silvestro vi passò davanti e si fermò ad osservare. Aspettò mezzogiorno e segnò il punto raggiunto dall’ombra del dito della statua come avrebbe fatto un qualsiasi emulo di Indiana Jones mille anni dopo. Vi tornò nottetempo con un servo ed iniziò a scavare nel punto segnato. In poco tempo scoprirono un passaggio scuro con una scala che scendeva in profondità. In fondo alla scala c’era una stanza con un trono in fondo e 12 sedili attorno, sui sedili erano seduti 12 statue con una maschera d’ argento, mentre sul trono c’era una statua con una maschera d’oro. Al centro della sala vi era il tesoro di Augusto. Ma nulla si poteva prendere perché non appena si toccava qualcosa le statue si animavano. Gerberto scoprì che l’ unica cosa che poteva toccare era un libro nero.Tentò allora di aprire il libro e gli apparve un uomo dal nulla, vestito come un turco. Si presentò come il guardiano del libro e disse al monaco che poteva tenersi il tomo a patto che non lo avrebbe mai letto senza la sua presenza. Gerberto acconsenti e il guardiano tornò nel libro. Vi era scritto tutto il sapere ma Gerberto non poteva leggerlo liberamente perché il guardiano lo costringeva a vederne solo alcune parti. Il Guardiano disse anche che se avesse cercato di prendere il libro lo avrebbe cercato ovunque per terra e per mare. Ma un giorno il nostro Gerberto rubò il libro e scappò. Il guardiano volò alla sua ricerca, ma il monaco si era appeso con una corda sotto il ponte Sant’Angelo in modo da non trovarsi né in terra né in mare. Dopo un infruttuosa ricerca il guardiano sparì e non si fece (quasi) più rivedere. Questa leggenda è di chiaro sapore orientale: Il Guardiano sembra un Djinn arabo, mentre l’ astuzia dell’ uomo che lo intrappola, il libro e le statue sono tipiche delle favole islamiche e mediorientali. E’ molto interessante notare come le due leggende riassumano questo personaggio a metà tra le due culture.
La Maschera D’ oro. Silvestro II, si fece costruire una maschera d’ Oro che rispondeva alle domande e prevedeva il futuro. Sembra che molte persone avessero visto questa maschera all’opera. Secondo alcuni Gerberto avrebbe incatenato un diavolo dentro la maschera e lo avrebbe costretto a rispondere senza menzogne. Il Migne nella mitologia latina scrisse : “Possedeva (Gerberto) nel suo palazzo, una testa di bronzo che rispondeva “si” o “no” alle domande che egli le rivolgeva sulla politica e sulla situazione della cristianità. Secondo Silvestro II questo procedimento era molto semplice e corrispondeva al calcolo con due cifre “. Possibile che Gerberto potesse costruire una macchian analitica in codice binario? Dai cronisti dell’epoca apprendiamo che egli inventò un ” globo celeste in cui tutti gli astri avevano proprie orbite e propri movimenti e compivano in tempi proporzionati le proprie rivoluzioni “. Si tratta, evidentemente, di un planetario: un’invenzione che fu ripresa solo nel XIX secolo.Inventò anche un orologio meccanico e un organo a vapore. Di tutte queste invenzioni e di altre ancora non abbiamo che notizie imprecise, poiché alla sua morte tutto fu distrutto.
I libri Occulti. Sembra che Silvestro fosse un gran conoscitore anche dell’ esoterismo e della demonologia. Probabilmente la sua sete di sapere lo aveva portato ad esplorare anche queste dottrine.Per Gerberto non si trattava di abiurare una fede,ma probabilmente pensava di dover conoscere tutto per esercitare al meglio i suoi doveri.Cerco vari libri occulti in europa e si dimostrò un grande conoscitore della materia.
La Morte Di Silvestro II. Un giorno Silvestro chiese alla sua maschera quando sarebbe morto. La maschera rispose “tu morirai officiando messa a Gerusalemme.” Gerberto rimase stranito: Aveva da poco richiesto ai Regni Cristiani di liberare Gerusalemme dagli arabi! Ma poi pensò che sarebbe bastato non recarsi in terra santa. Mentre Gerberto officiava messa a S.Croce in Gerusalemme, chiesa così chiamata per le reliquie portate da Sant’ Elena si sentì male e vide per l’ ultima volta il turco. Capì allora che era giunto il suo momento. Chiamò i prelati e i cardinali. Ordinò loro che d’ora in poi la consacrazione delle ostie fosse fatta di fronte ai fedeli e non di spalle, come era uso al tempo; poi confessò di essersi dedicato alla demonologia, alle arti proibite e alla magia. Si raccomandò di distruggere le sue invenzioni e chiese perdono a Dio. Infine come ultima volontà volle che il suo feretro fosse attaccatto ad un carro di buoi e lasciato andare liberamente,sarebbe stato seppellito lì dove i buoi si sarebbero fermati.(Al tempo,secondo l’ usanza,Il corteo funebre papale andava da S.Pietro a San Giovanni in Laterano,Passando per S.maria maggiore.) Ma i buoi seguirono precisamente il percorso funebre tradizionale e si fermarono solo dentro la cattedrale di San Giovanni, seguiti dal corteo inorridito e stupefatto! Questo forse fu un segno divino avesse voluto riabilitare il povero Gerberto.
Le Ultime Magie. La tomba di Silvestro II è ancora nella cattedrale di S.Giovanni. Si dice che quando stia per morire un papa la tomba faccia fuoriuscire un rivolo d’acqua,mentre quando stia per morire un cardinale si inumidisca. L’ultima magia Silvestro II la fece nel 1684,quando la tomba fu aperta per tacere questa leggenda.ll papa si presentò in perfetto stato di conservazione e in profumo di manna ai presenti (680 anni dopo!),prima di volatilizzarsi senza lasciare traccia! Silvestro II,mago,scienziato,papa in mezzo alla lotta per le investiture e alle sette millenaristiche,scomunicato,apostata,mussulmano diviene il simbolo di un momento storico come forse nessun altro.
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